Ci sono importanti novità per chi opta per l’addebito diretto su conto corrente delle tasse locali: chi opta per la domiciliazione bancaria, infatti, potrà avere diritto a degli sconti fiscali. Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 19 luglio 2020, ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 luglio. Si tratta della conversione in Legge del Decreto Rilancio (Legge n. 77 del 17 luglio 2020): qui è introdotto l’articolo 118-ter, avente come oggetto la “Riduzione di aliquote e tariffe degli enti territoriali in caso di pagamento mediante domiciliazione bancaria”. Precisiamo subito che lo sconto non avverrà ovunque e potrà essere solo a discrezione dei Comuni stessi, che dovranno ufficializzare tale agevolazione per mezzo di apposita delibera.
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Sconti fiscali per chi sceglie la domiciliazione bancaria: la norma
Andiamo a leggere cosa è scritto testualmente all’articolo 118-ter della Legge n. 77/2020:
Gli enti territoriali possono, con propria deliberazione, stabilire una riduzione fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle proprie entrate tributarie e patrimoniali, applicabile a condizione che il soggetto passivo obbligato provveda ad adempiere autorizzazione permanente all’addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale.
Sconto fiscale per addebito su conto corrente: come funziona
Quanto sopra scritto offre dunque pieno potere ai Comuni, che potranno premiare i propri cittadini con uno sconto fino a un massimo del 20% sul pagamento delle tasse locali. E quindi, per fare qualche esempio pratico, su Imu, Tari, Tasi, imposta sulla pubblicità e così via. Lo sconto sarà applicabile solo su chi sceglie l’opzione della domiciliazione bancaria come sistema di pagamento delle imposte.
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Il contribuente che sceglie questa soluzione si vedrà addebitato direttamente sul proprio conto corrente la tassa da pagare, già scontata fino al 20%. Ciascun Comune potrà decidere autonomamente se applicare o meno lo sconto a chi sceglie la domiciliazione bancaria, e dovrà farlo tramite apposita delibera.