Se hai investito sui mercati almeno una volta o comunque sei interessato al mondo della finanza, ti sarai certamente imbattuto in queste due paroline magiche: “asset allocation“. Alcuni analisi, nei loro report finanziari utilizzano le due parole addirittura decine di volte. Soprattutto in tempi di turbolenza finanziaria, l’asset allocation sembra essere l’antidoto a tutto.
- Non sai come posizionarti su un certo settore? Focalizzati sull’asset allocation!
- Hai paura delle turbolenze e della volatilità dei mercati? Realizza un asset allocation efficiente
- Non sai proprio cosa fare con il tuo portafoglio in ribasso? Rivedi l’asset allocation
Insomma tutto sembra passare da queste due parole magiche. Ma è davvero così? Oppure c’è un abuso di questi termini?
Per chiarire questi dubbi, non devi far altro che leggere i prossimi paragrafi. Cosa troverai? Un’interpretazione lineare su cosa è davvero l’asset allocation e su quanti tipi ne esistono. Non solo ma anche un esempio di asset allocation e le “regole” da seguire per costruire un portafoglio modello.
Possiamo iniziare.
Indice
Cosa è l’asset allocation: definizione
L’asset allocation è una strategia di investimento che prevede la distribuzione del proprio portafoglio di investimento in diverse categorie di asset, come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e altri strumenti finanziari. L’obiettivo principale dell’asset allocation è quello di diversificare il rischio del portafoglio, riducendo la volatilità e aumentando la stabilità complessiva delle performance.
La scelta dei diversi asset da includere in un portafoglio dipende dalle esigenze e dagli obiettivi dell’investitore, nonché dal proprio profilo di rischio e dalla propria situazione finanziaria. Ad esempio, un investitore con una maggiore propensione al rischio potrebbe scegliere di investire una percentuale maggiore del proprio portafoglio in azioni, mentre un investitore più conservativo potrebbe preferire una maggiore esposizione a strumenti a reddito fisso come le obbligazioni.
L’asset allocation è un processo dinamico e può cambiare nel tempo, in base alle fluttuazioni del mercato e ai cambiamenti nelle esigenze e negli obiettivi dell’investitore. Una buona asset allocation può aiutare gli investitori a raggiungere una migliore gestione del rischio e a ottimizzare i rendimenti del proprio portafoglio di investimento.
Tipologie di asset allocation
Ci sono diversi tipi di asset allocation che un investitore può utilizzare, in base alle proprie esigenze e ai propri obiettivi di investimento. Alcuni dei tipi più comuni di asset allocation sono:
- Asset allocation basata sull’età: questa strategia prevede una distribuzione del portafoglio in base all’età dell’investitore. Ad esempio, un investitore giovane potrebbe avere un portafoglio più aggressivo, con una maggiore esposizione alle azioni, mentre un investitore anziano potrebbe preferire un portafoglio più conservativo, con una maggiore esposizione alle obbligazioni.
- Asset allocation basata sul rischio: questa strategia prevede una distribuzione del portafoglio in base al livello di rischio che l’investitore è disposto a assumere. Ad esempio, un investitore con una maggiore propensione al rischio potrebbe preferire un portafoglio con una maggiore esposizione alle azioni, mentre un investitore più conservativo potrebbe preferire un portafoglio con una maggiore esposizione alle obbligazioni.
- Asset allocation basata sull’obiettivo: questa strategia prevede una distribuzione del portafoglio in base agli obiettivi di investimento dell’investitore. Ad esempio, un investitore che mira a una crescita a lungo termine potrebbe preferire un portafoglio più aggressivo, con una maggiore esposizione alle azioni, mentre un investitore che mira a una maggiore stabilità potrebbe preferire un portafoglio più conservativo, con una maggiore esposizione alle obbligazioni.
- Asset allocation dinamica: questa strategia prevede una distribuzione del portafoglio che varia nel tempo in base alle fluttuazioni del mercato e ai cambiamenti nelle esigenze e negli obiettivi dell’investitore.
Ci sono anche altre strategie di asset allocation che gli investitori possono utilizzare, come l’asset allocation basata sul settore o sull’area geografica. La scelta della strategia di asset allocation dipende dalle esigenze e dagli obiettivi dell’investitore, nonché dal proprio profilo di rischio e dalla propria situazione finanziaria.
Cosa è l’asset allocation tattica
L’asset allocation tattica è una strategia di investimento che prevede la variazione della distribuzione del portafoglio in modo da sfruttare le opportunità di mercato a breve termine e/o per ridurre il rischio. In altre parole, questa strategia si basa sulla previsione delle fluttuazioni del mercato e sull’adattamento della composizione del portafoglio di conseguenza.
A differenza dell’asset allocation strategica, che prevede una distribuzione del portafoglio a lungo termine basata sul profilo di rischio dell’investitore, l’asset allocation tattica prevede una maggiore flessibilità e la possibilità di modificare la composizione del portafoglio in base alle condizioni del mercato. Ad esempio, se l’investitore prevede un rialzo del mercato azionario, potrebbe aumentare la propria esposizione alle azioni a breve termine, o viceversa.
Tuttavia, l’asset allocation tattica comporta un rischio maggiore rispetto all’asset allocation strategica, poiché si basa sulla previsione delle fluttuazioni del mercato, che possono essere difficili da prevedere con precisione. Inoltre, la modifica frequente della composizione del portafoglio può comportare costi più elevati, come commissioni e tasse di transazione. Per questi motivi, l’asset allocation tattica è più adatta agli investitori esperti e ai professionisti del settore che hanno accesso a informazioni e strumenti di analisi avanzati.
Cosa è l’asset allocation strategica
L’asset allocation strategica si basa sulla creazione di un portafoglio di investimenti diversificato, basato sulla tolleranza al rischio dell’investitore e sui suoi obiettivi di investimento a lungo termine.
La strategia prevede la suddivisione dei fondi dell’investitore in diverse classi di asset, come azioni, obbligazioni, materie prime e liquidità, in modo da diversificare il portafoglio e ridurre il rischio complessivo. La proporzione di asset nel portafoglio dipenderà dal profilo di rischio dell’investitore e dalla sua situazione finanziaria, ma generalmente si consiglia una maggiore esposizione alle azioni per i profili di rischio più elevati e una maggiore esposizione alle obbligazioni e alla liquidità per i profili di rischio più bassi.
Una volta stabilita la distribuzione del portafoglio, l’investitore può mantenere la stessa composizione a lungo termine, con eventuali aggiustamenti periodici per mantenere la distribuzione desiderata. L’asset allocation strategica prevede quindi una visione a lungo termine e la tolleranza a eventuali fluttuazioni del mercato, con l’obiettivo di ottimizzare il rendimento complessivo del portafoglio.
Questa strategia è adatta a investitori che cercano di raggiungere obiettivi a lungo termine, come la pianificazione pensionistica o la creazione di un patrimonio duraturo, e che preferiscono una maggiore stabilità e una minore esposizione al rischio. Tuttavia, è importante notare che l‘asset allocation strategica non può garantire il successo dell’investimento e che gli investitori dovrebbero valutare attentamente i propri obiettivi, il proprio profilo di rischio e le condizioni di mercato prima di prendere decisioni di investimento.
Esempio di asset allocation
Ecco un esempio di asset allocation:
Supponiamo che un investitore abbia un portafoglio di 100.000 euro e abbia un profilo di rischio moderato. L’obiettivo dell’investitore è quello di ottenere un rendimento a lungo termine e di diversificare il portafoglio per ridurre il rischio complessivo.
L’asset allocation potrebbe essere suddivisa in questo modo:
- Azioni: 50% (50.000 euro)
- Obbligazioni: 30% (30.000 euro)
- Materie prime: 10% (10.000 euro)
- Liquidità: 10% (10.000 euro)
La suddivisione del portafoglio potrebbe essere motivata dal fatto che l’investitore desidera avere una maggiore esposizione alle azioni per ottenere un rendimento a lungo termine più elevato, ma allo stesso tempo vuole avere una posizione diversificata includendo obbligazioni e materie prime per ridurre il rischio complessivo.
Inoltre, il 10% di liquidità potrebbe essere utilizzato come ammortizzatore in caso di fluttuazioni di mercato e per opportunità di investimento future.
L’asset allocation potrebbe essere rivista annualmente per mantenere la distribuzione desiderata in base alle condizioni di mercato e al profilo di rischio dell’investitore.
Come fare un’asset allocation efficiente
Per fare un’asset allocation efficace, è importante seguire questi passaggi:
- Definire il proprio profilo di rischio: prima di iniziare a investire, è importante capire quanto rischio si è disposti a correre. Questo dipende dalla propria situazione finanziaria, dai propri obiettivi e dalla propria propensione al rischio.
- Determinare gli obiettivi di investimento: una volta definito il proprio profilo di rischio, è importante stabilire gli obiettivi di investimento. Questi possono includere la creazione di un fondo pensione, il finanziamento degli studi dei figli, l’acquisto di una casa, il raggiungimento di una determinata somma di denaro entro una data specifica, ecc.
- Identificare le classi di asset: le classi di asset includono azioni, obbligazioni, materie prime, immobili, valute, ecc. È importante comprendere le caratteristiche di ciascuna classe di asset per poter decidere quale proporzione del portafoglio allocare a ciascuna di esse.
- Diversificare il portafoglio: una volta identificate le classi di asset, è importante diversificare il portafoglio allocando una percentuale a ciascuna classe. La diversificazione può aiutare a ridurre il rischio complessivo del portafoglio.
- Monitorare l’asset allocation: l’asset allocation dovrebbe essere rivista periodicamente per mantenere la distribuzione desiderata in base alle condizioni di mercato e al profilo di rischio dell’investitore.
È importante tenere presente che l’asset allocation è una strategia a lungo termine e che i rendimenti passati non sono garanzia di quelli futuri. Inoltre, l’asset allocation non elimina il rischio di perdita di capitale.
Migliori broker per fare asset allocation
Ci sono molti broker che offrono servizi di asset allocation, sia tradizionali che online. Alcuni esempi includono:
- Fineco: banca online che offre servizi di asset allocation personalizzati ai propri clienti.
- Unicredit Private Banking: offre servizi di gestione patrimoniale e di asset allocation a investitori con un alto patrimonio netto.
- Moneyfarm: un consulente finanziario online che offre portafogli di investimento diversificati e personalizzati in base alle esigenze dei clienti (scopri quanto si guadagna con Moneyfarm)
- eToro: una piattaforma di trading online che offre un servizio di copy trading che permette agli investitori di replicare le operazioni di trader esperti, includendo anche la possibilità di fare asset allocation (scopri come funziona eToro)
- Robo-advisors: Wealthfront e Betterment sono piattaforme di investimento online che utilizzano algoritmi per fare asset allocation in modo automatizzato, in base alle preferenze dei clienti e al loro profilo di rischio.
È importante scegliere un broker che soddisfi le proprie esigenze e che offra servizi di asset allocation in linea con il proprio profilo di rischio e gli obiettivi di investimento.
Asset allocation opinioni
Ed eccoci arrivati alla fine della nostra guida. Le opinioni degli investitori sull’asset allocation possono variare notevolmente, poiché dipendono dalle esperienze personali, dal profilo di rischio e dagli obiettivi di investimento.
Tuttavia, in generale, la maggior parte degli investitori concorda sul fatto che l’asset allocation è un importante strumento di gestione del rischio e che una corretta diversificazione degli investimenti può portare a una maggiore stabilità e a una riduzione della volatilità del portafoglio.
Inoltre, molti investitori ritengono che l’asset allocation debba essere personalizzata in base alle proprie esigenze e al proprio profilo di rischio, piuttosto che seguire una strategia generale di investimento.