Le emissione ordinarie di titoli di stato del 2025 si apriranno ufficialmente domani con l’asta del BOT a 12 mesi. In collocamento andrà un titolo fresco di emissione che, come sempre, punta al tutto esaurito nonostante la festa dei rendimenti appartenga oramai ad un’altra epoca. E infatti non è necessario essere dei grandi esperti di curve obbligazionarie per intuire che anche la prima emissione BOT nuovo anno esiterà un leggero calo del rendimento offerto.
Ma prima di parlare di possibili risultati alla luce del trend in atto sulla curva, presentiamo al solito il BOT che il MEF metterà in asta insistendo sui dettagli tecnici e sull’ammontare offerto.
BOT scadenza 14 gennaio 2026 il protagonista delle prima asta 2025
Facciamo una breve presentazione sul BOT che inaugurerà la stagione 2025 delle asta di titoli di stato.
In emissione andrà la prima tranche del BOT a 12 mesi scadenza 14/01/2026 e durata 365 giorni. Trattandosi di un nuovo titolo, l’ISIN verrà assegnato nello stesso giorno del collocamento.
L’importo di emissione è pari a 8 miliardi di euro, grossomodo il solito montante delle prime tranche. Nella stessa comunicazione in cui sono riportati i dettagli dell’asta BOT del 10 gennaio 2025, il MEF fa anche il punto sull’ammontare dei titoli della stessa lunghezza che sono in circolazione e sul parallelo montante di quelli in circolazione. Alla data del 14 gennaio (quella di regolamento della nuova emissione) saranno in scadenza BOT a 12 mesi per un totale di 9,65 miliardi di euro mentre al 13 dicembre 2024 erano in circolazione BOT annuali per quasi 105 miliardi di euro. Ora pur considerando l’ammontare supplementare delle aste di Buoni Ordinari del Tesoro pari a circa il 10% dell’importo offerto, a seguito del collocamento del 10 gennaio 2025 non ci saranno variazioni significative. Il montante dei BOT in circolazione dopo la prima asta del 2025 resterà quindi uguale.
Strumenti e risorse per il potenziale investitore:
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Le stime sul rendimento per il BOT in asta il 10 gennaio 2025
Forse a qualche lettore ancora con la testa alle festività natalizie sfugge, ma il Tesoro non emette Buoni Ordinari del Tesoro in asta competitiva dal lontano 11 dicembre 2024. Quasi un mese fa si tenne l’ultima asta BOT del 2024 e in collocamento andò il 12 mesi ISIN IT0005627853 in scadenza il 12 dicembre 2025. La seconda asta del mese, per assenza di esigenze di cassa, venne invece annullata.
Il fatto che sia passato quasi un mese dall’ultima asta competitiva spiega perchè attorno all’appuntamento del 10 gennaio 2025 ci sia grande attesa. Non solo, ma poichè l’ultimo precedente riguarda proprio un titolo annuale, c’è la possibilità di fare una stima immediata sui rendimenti che il BOT annuale in asta domani potrebbe esitare.
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Il BOT annuale collocato a dicembre esitò un rendimento lordo del 2,411% corrispondente ad un prezzo di aggiudicazione pari a 97,62. Su questa lunghezza della curva è oramai da mesi in atto un calo dei rendimenti (almeno sul breve termine). Il fatto che nel primo board BCE dell’anno dovrebbe essere deliberata una nuova sforbiciata sui tassi (altri 25 punti base di taglio) rende scontata la prosecuzione del trend anche nell’asta del 10 gennaio. Di conseguenza una stima plausibile potrebbe essere quella di un rendimento attorno al 2,4-2,45% non oltre (si parla sempre di lordo, per il netto va poi considerata la tassazione del 12,5%). Un intervallo simile significherebbe un prezzo di aggiudicazione molto prossimo a quello di un mese fa ossia 97,6.
Vale a dire che 1.000 euro di lotto minimo si acquistano a 976 euro. Non male.
Dopo l’asta del 10 gennaio, nuovo appuntamento con questi titoli zero coupon per fine mese. Alla pagina sulle prossime aste BOT gli aggiornamenti real time.