Domani 10marzo 2023 si terrà il primo appuntamento mensile con l’asta BOT. In emissione andranno Buoni Ordinari del Tesoro a 12 mesi (annuali). Molto interessante l’ammontare complessivo che il Tesoro metterà sul tavolo: quei 6,5 miliardi di euro potrebbero fare gola a molti risparmiatori tra i quali anche chi, magari, non se l’è sentita di comprare il nuovo BTP Italia il cui collocamento terminerà proprio oggi con la finestra riservata agli istituzionali.
Il fatto che il BOT in asta domani 10 marzo possa accendere l’interesse degli investitori non è una “profezia” ma il frutto di un semplice ragionamento sui rendimenti che l’emissione potrebbe strappare. E’ noto come oramai da tempo le previsioni BOT 2023 per quello che riguarda la rendita sono molto positive. Ebbene l’asta di domani potrebbe addirittura esitare un rendimento migliore delle già rosee previsioni. Cosa ci induce ad essere così ottimisti? Lo spiegheremo nel secondo paragrafo dell’articolo. Prima ci concentreremo sulla solita carta di identità del titolo in collocamento.
Asta BOT 12 mesi domani 10 marzo 2023: i dettagli
Il codice ISIN dal BOT in asta domani 10 marzo (primo appuntamento del mese) è da attribuire. Sappiamo invece che la scadenza sarà il 14/03/2024 e che quindi la durata sarà di 366 giorni. Per le altre informazioni dettagliate consigliamo di fare riferimento alla pagina sulle prossime aste BOT.
I precedenti collocamenti (qui il calendario aste BOT 2023) sono stati puntualmente caratterizzati da rendimenti migliori delle attese. All’inizio si pensava che la curva potesse aver raggiunto l’apice e che quindi potesse essere possibile una flessione. In realtà questo non è avvenuto a gennaio, non è avvenuto a febbraio e tutto lascia presumere che possa non esserci neppure a marzo (qui il programma asta BTP/BOT del mese corrente).
E allora vediamole in dettaglio queste previsioni sul rendimento dell’asta BOT di domani 10 marzo 2023.
Asta BOT 12 mesi domani 10 marzo 2023: previsioni sul rendimento
La prima asta BOT del mese di marzo si terrà giorno 10, lo stesso giorno in cui tenne la prima emissione di Buoni Ordinari del Tesoro del mese di febbraio. Allora i rendimenti furono brillanti e anche domani ci sono ottime probabilità che possa essere golosi.
Parliamo di numeri. Un’ipotesi valida potrebbe essere quella di un rendimento del 3,65%, in ascesa rispetto alle precedenti emissioni. Trattandosi di titoli senza cedola, un rendimento simile significherebbe un prezzo di aggiudicazione di 96,50 cent. Da dove nasce questa previsione?
Ovviamente non è campata in aria ma al contrario scaturisce dalla convinzione che la prossima riunione BCE in programma proprio a marzo possa decidere di incrementare i tassi al 3,5%. Attenzione perchè se un paio di mesi fa si ipotizzava che dopo il rally del primo trimestre 2023, l’EuroTower avrebbe poi invertito la rotta, adesso l’opinione più diffusa è che il costo del denaro possa essere portato fino al 4%.
Se così dovesse essere non solo nell’asta di domani ma anche nelle prossime ci sarebbe lo spazio per un ulteriore incremento del rendimento.
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A chi è indicata l’asta BOT di domani 10 marzo 2023
Quando ci occupiamo della redazione di articoli dedicati alle aste, siamo soliti tracciare un sintetico profilo dell’investitore medio che potrebbe avere interesse a particolare all’emissione. Lo facciamo anche in questo caso.
Se c’è un aspetto che rende interessanti i BOT è la possibilità di garantirsi un forte margine per esigenze di liquidità. In altre parole i BOT annuali sono l’ideale per chi è alla ricerca di soluzioni sicure dove mettere i risparmi per brevi periodo di tempo (appunto al massimo 1 anno) ma vanno anche bene per chi potrebbe avere la necessità di disinvestire. Vendere BOT prima della scadenza è infatti possibile e le perdite saranno comunque contenute o addirittura non ci saranno proprio.
Quindi i BOT a 1 anni con questi rendimenti sono una valida alternativa non solo ai conti correnti che non offrono nulla ma anche ai conti deposito a 12 mesi (qui un elenco dei migliori).
Appuntamento con la prossima asta BOT.