Tutto come da attese nell‘asta di BOT annuali del 12 febbraio 2025. Calo dei rendimenti doveva esserci e ribasso c’è stato. Non poteva andare diversamente visto il taglio dei tassi BCE avvenuto a gennaio e l’imminente altro ribasso di ulteriori 25 punti base che ci sarà nel prossimo board dell’EuroTower.
Ma vediamo più nel dettaglio come è andata analizzando domanda, prezzo esito e quindi il rendimento strappato. Prima però una nota tecnica: il BOT a 12 mesi collocato è identificato dall’ ISIN IT0005635351. Lo precisiamo per una motivo molto semplice: trattandosi di una nuova emissione, l’identificativo non era stato fornito dal MEF in sede di annuncio sulle caratteristiche dell’asta.
Risultati asta BOT scadenza febbraio 2026 nel dettaglio
Tutti i 8 i miliardi del BOT scadenza 13 febbraio 2026 messo in asta dal Tesoro sono stati ovviamente sottoscritti. La domanda non è stata delle più brillanti attestandosi a 12,13 miliardi di euro totali. Grazie a questo dato possiamo calcolare il cosiddetto rapporto di copertura ossia l’ammontare richiesto sul quantitativo offerto che, nel caso specifico, è stato pari all’1,52. Gisto per farsi un’idea sull’esito dell’emissione nell’asta di metà gennaio scaturì un rapporto di copertura pari all’1,49. Il parametro ha quindi evidenziato un frazionale rialzo.
Il MEF ha precisato che il prezzo di aggiudicazione del nuovo BOT annuale è stato di 97,705. Questo sarà il valore da cui partiranno le contrattazioni su questo titolo non appena verrà listato sul mercato secondario dove poi potrà essere acquistato ai prezzi correnti. La data di regolamento del nuovo BOT è il 14 febbraio. A partire da quel giorno, sarà sufficiente inserire il codice ISIN IT0005635351 sul sito di Borsa Italiana per sapere tutto della performance.
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Rendimento BOT ISIN IT0005635351 in asta il 12 febbraio 2025: ecco il dato
Come abbiamo già anticipato in precedenza, il calo dei rendimenti era scontato. I BOT in asta (anche se annuali) sono comunque titoli a breve termine e proprio su questa parte della curva è più evidente l’erosione del ritorno a causa del ribasso progressivo dei tassi FED.
Ciò premesso, il BOT scadenza febbraio 2026 ha esitato un rendimento del 2,325%. Questo è il dato al lordo, al netto si scende all’1,874%. Per farsi un’idea su come sia andata è sufficiente effettuare un raffronto con il BOT pari durata emesso nel mese precedente. Il titolo in questione è il BOT gennaio 2026 ISIN IT0005631533. L’emissione tenutasi il 10 dello scorso mese, esitò un rendimento pari al 2,517% (lordo) impressionando gli analisti che si attendevano un leggero ritracciamento rispetto all’asta del mese precedente. Ebbene con il BOT a 12 mesi ISIN IT0005635351 il ritracciamento è arrivato e verrebbe anche da dire che sia stato pagato anche caro. Siamo quindi passati nel giro di un mese dal 2,517% al 2,325% (lordi).
Il trend è molto chiaro. Probabilmente ad impattare sulla flessione dei rendimenti potrebbe essere stata anche la vicinanza con l’emissione del nuovo BTP Più. Coincidenza vorrà che proprio del giorno di regolamento del BOT febbraio 2026 (14 febbraio) saranno resi noti i tassi cedolari minimi del nuovo titolo retail.
Cosa puoi fare adesso?
Dal 14 febbraio il nuovo BOT annuale sarà quotato sul mercato secondario e potrà quindi essere comprato ai prezzi di corso. Per quello che riguarda le spese, accanto alla tassazione ci sono anche le commissioni per l’acquisto di titoli di stato. Ovviamente si compra e si vende sul MOT fermo restando che è sempre bene verificare se conviene vendere BOT prima della scadenza perchè ci sono pro e contro. Per ritornare a comprare dal MEF è invece necessario attendere la prossima asta BOT che vedrà in offerta un semestrale.