L’asta BTP del 13 febbraio 2025 vedrà l’emissione di tre nuove tranche di titoli di stato già in circolazione. Formalmente si tratta della prima asta medio e lungo termine del mese, tuttavia l’appuntamento potrebbe al massimo essere definito di medio e corto termine. Nessun BTP a lunga scadenza verrà collocato e questo perchè il Tesoro nei giorni scorsi ha preferito riservare l’emissione del nuovo BTP a 15 anni ad investitori selezionati tramite collocamento sindacato.
Orfana dei BTP a più lunga scadenza, quindi, l’asta del 13 febbraio potrebbe risentire (e neppure poco) della flessione dei rendimenti. Come noto a chi è sufficientemente pratico di titoli di stato, infatti, quando la BCE taglia i tassi, il calo dei rendimenti si avverte soprattutto sulle scadenze corte. E l’asta di metà mese è specializzata in durate brevi visto che in collocamento ci sono un BTP a 3 anni (titolo in assoluto più corto tra i Buoni Poliennali del Tesoro), e due BTP a 7 anni (di cui uno dalla vita residua di 6 anni). In pratica, a seguito della cancellazione dell’asta di BTP di durata superiore a 15 anni, l’asta del 13 febbraio è diventata l’appuntamento perfetto per le famiglie medie italiane.
Dettagli dell’asta BTP del 13 febbraio 2025
Tre BTP in collocamento, nessuna nuova emissione e ammontare totale compreso tra 4,75 e un massimo di 5,75 miliardi di euro sono i capisaldi dell’asta del 13 febbraio.
La proposta del MEF non sarà equamente diluita tra i vari titoli. Ci sarà il triennale a fare la parte del Leone e poi i due settennali a dividersi il resto del montante.
Il BTP a 3 anni che verrà collocato è la settima tranche del titolo in scadenza il 15 ottobre 2027 identificato dall’ISIN IT0005622128. Collocato per la prima volta il 15/11/2024, questo triennale paga una cedola annuale del 2,7%. Occhio perchè, come precisato dal MEF in fase di comunicazione, la prima cedola che verrà staccata da questo BTP sarà corta. Questo perchè la data di stacco è il prossimo 15 aprile. Dal giorno di collocamento (15 novembre) a quello di stacco della cedola intercorrono 151 giorni ed è su questi che va calcolato il possesso effettivo ai fini della determinazione della cedola. In pratica invece di 1,35% (tasso riferito al semestre pieno di 182 giorni) il tasso sarà dell’1,120055%. Le scadenze delle cedole successive saranno sempre 15 ottobre e 15 aprile di ogni anno.
Spostandoci nella parte più alta (per modo di dire) della curva, ci saranno due BTP a 7 anni.
La sesta tranche del BTP scadenza 15 novembre 2031 ISIN IT0005619546 e l’undicesima tranche del BTP scadenza 15 luglio 2031 ISIN IT0005595803. Questo secondo titolo ha una vita residua di 6 anni essendo stato emesso per la prima volta il 15/05/2024. Nonostante le scadenze siano prossime, tra le cedole annuali offerte c’è una leggera differenza: 3,15% per il primo titolo e 3,45% per il secondo.
Entrambi i settennali saranno collocati tra un minimo di 1 e un massimo di 1,25 miliardi di euro.
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Le indicazioni di ritorno dei 3 BTP in asta il 13 febbraio 2025
Il rischio maggiore che si profila con l’asta del 13 febbraio è quello di hype non proprio eccezionale. Non è solo questione di prevedibili cali dei rendimenti (soprattutto sul triennale) ma anche di interesse che potrebbe essere fagocitato dall’oramai imminente lancio del nuovo BTP Più che andrà in collocamento dal 17 al 21 febbraio prossimi. In tv sta già passando la réclame del MEF e proprio dopodomani saranno resi noti i tassi cedolari minimi garantiti del titolo (intanto impazzano le previsioni su cedola e rendimento del BTP Più).
Fatta questa premessa, facciamo comunque il punto sui rendimenti attesi nell’asta BTP del 13 febbraio. Trattandosi di nuove emissioni c’è subito il riscontro sul MOT. Quindi la previsione è abbastanza semplice da fare.
Il BTP a 3 anni Btp Fx 2.7% Oct27 Eur nel giorno della vigilia dell’asta scambia a 100,61 quindi sopra la pari e presenta un rendimento a scadenza lordo del 2,42% che scende al 2,08% considerando la tassazione BTP del 12,5%. Difficile potersi immaginare qualcosa di meglio per quello che riguarda i ritorni.
Il BTP a 7 anni IT0005619546 scambia a 100,108 con un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,16% che scende al 2,76%. L’asta di domani dovrebbe esitare qualcosa in linea fermo restando che comunque un settennale non sarà di certo lungo ma non è neppure un triennale e quindi la flessione ulteriore dei rendimenti ci sarà si ma meno di quello che potrà accadere al triennale.
Infine il BTP IT0005595803 (sempre 7 anni) alla vigilia prezza a 102,02 con un rendimento effettivo del 3,12% che scende al netto al 2,68%. Duration modificata 5,63.
Strumenti e risorse specifiche:
- Come calcolare il rendimento dei BTP
- Vendere BTP prima della scadenza: vantaggi e svantaggi
- Quanto costano i BOT e i BTP: commissioni per comprarli in asta e sul secondario
Cosa puoi fare adesso?
I tre BTP in asta il 13 febbraio prossimi, possono essere già acquistati sul secondario (nel caso). Se non sei interessato a questo appuntamento (magari perchè l’attenzione è già rivolta al nuovo BTP Più), segnati i nuovi appuntamenti del mese (trovi tutto nella pagina sulle prossime aste BTP).