rendimento BTP

Domani 13 ottobre 2022 si terrà la prima asta BTP del mese del nuovo mese. In collocamento ci sono ben 4 titoli di stato che, praticamente, coprono tutte le lunghezze spaziando dal brevissimo al lunghissimo termine. Dei 4 BTP in asta, 3 son semplicemente nuove tranche di titoli già in corso di emissione ma, accanto ad esse, c’è anche una nuova emissione.

Il programma che attende i risparmiatori è molto variegato. Il fatto che i titoli di stato italiani stiano vivendo una stagione caratterizzata da alti rendimenti (fino a poche settimane fa sembra utopia il rendimento del BTP a 10 anni ad oltre il 4% ma poi anche questo muro è crollato), è garanzia di profittabilità anche sull’asta del 13 ottobre.

Considerando assieme questi due fattori, si può dedurre come l’appuntamento di domani sia “adatto” a tutti. Ciascun risparmiatore può trovare in uno (o più) dei 4 BTP in collocamento, un bond adatto ai propri obiettivi di investimento. Insomma chi è alla ricerca di cedole belle consistenti non dovrebbe farsi sfuggire l’asta BTP di domani 13 ottobre.

I numeri del collocamento sono da capogiro: in emissione, andranno titoli di stato per un importo compreso tra un minimo di 7 miliardi di dollari e un massimo 8,75 miliardi di euro. Anche l’ammontare suggerisce che possano esserci occasioni per tutti gli investitori alla ricerca di profitti.

Per aiutare i lettori di RisparmiOggi ad orientarsi nella scelta dei BTP più adatti ai loro portafogli tra quelli in emissione domani, è fondamentale tracciare un identikit dei vari titoli in collocamento. Le caratteristiche sono state rese note dal Tesoro con comunicazione del 10 ottobre scorso che è possibile consultare nella guida alle prossime aste BTP>>>leggi qui.

Asta BTP 13 ottobre 2022: informazioni generali sul collocamento

Giovedì 13 ottobre saranno in collocamento questi 4 BTP: BTP a 3 anni (prima tranche) ISIN non ancora attribuito; nona tranche del BTP a 7 anni ISIN IT0005495731; quarta tranche del BTP a 15 anni ISIN IT0005496770; 22esima tranche del BTP a 30 anni ISIN IT0004286966.

Il calendario del collocamento è uguale per tutti e 4 i BTP in emissione: prenotazione da parte dei risparmiatori interessati a partecipare entro il 12 ottobre; presentazione domande in
asta entro le ore 11,00 del 13 ottobre; presentazione domande asta supplementare entro le ore 15,30 del 14 ottobre; regolamento emissione il 17 ottobre 2022.

A questo punto possiamo fornire la caratteristiche salienti dei BTP in asta.

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BTP 15 gennaio 2026 (ISIN: da attribuire)

La vera novità della prima asta BTP di ottobre è la nuova emissione del BTP a 3 anni. Con data di scadenza 5 gennaio 2026, nuovo triennale offre una cedola del 3,50% che è certamente molto golosa se si considera che stiamo parlando di un triennale (brevissima scadenza).

L’ammontare fissato dal Tesoro per questa lunghezza è compreso tra 3,25 e 3,75 miliardi di euro (range di emissione).

La prima cedola in pagamento è pero corta sarà pari a 0,855978% del valore nominale del titolo di stato. Questo perchè essa fa riferimento a un periodo di 90 giorni su un semestre di 184 giorni. In pratica la prima cedola del nuovo BTP a 3 anni scatterà dal prossimo 17 ottobre, vale a dire la stessa fissata che è stata per il regolamento delle sottoscrizioni.

BTP 15 giugno 2029 (ISIN IT0005495731)

Sempre restando tra i BTP a breve scadenza, una ulteriore occasione per chi è caccia di titoli di stato con cedole grasse, è la nona tranche del BTP a sette anni in scadenza il 15 giugno 2029. Questo bond riconosce una cedola del 2,80%.

Il titolo fu emesso per la prima volta il 16/05/2022.

Anche su questa lunghezza, l’ammontare offerto punta a soddisfare una domanda che non può essere che forte. Il range di emissione è compreso tra 2,25 e 2,75 miliardi di euro.

BTP 01 marzo 2038 (ISIN IT0005496770)

Con il BTP a 15 anni (quarta tranche dell’ISIN IT0005496770) ci spostiamo tra le scadenze più lunghe. Cambia la durata (la scadenza è il primo marzo 2038) ma non muta la consistenza della cedola che anche in questo caso è molto alta.

Il titolo a 15 anni in asta il 13 ottobre è stato emesso per la prima volta l’01/03/2022 e offre una cedola pari al 3,25% con prima data di pagamento il 01/03/2023. L’ammontare della remunerazione è davvero niente male e non a caso questo titolo rientra tra i migliori BTP a lunga scadenza da comprare oggi.

L’ammontare offerto dal Tesoro è allineato con quello delle precedenti tranche di questo titolo essendo compreso tra 750 milioni di euro e 1 miliardo.

BTP 01 agosto 2039 (ISIN IT0004286966)

Per i risparmiatori che preferiscono inserire in portafoglio BTP a lunghissima scadenza, l’asta del 13 ottobre può essere l’occasione giusta.

In collocamento, infatti, c’è la 22esima tranche del BTP a 30 anni in scadenza il 01/08/2039.

Emesso per la prima volta il 01/08/2007, questo titolo ha ora una vita residua di 17 anni. Per questa durata residua viene offerta una cedola del 5%.

Una cedola così alta è frutto di una quotazione molto bassa. Siamo sempre leggermente sopra la pari ma decisamente più bassi rispetto agli oltre 165 raggiunti all’epoca della nascita del governo Draghi. Cosa significa questo? Semplicemente che oggi è possibile su questo BTP a 30 anni a prezzi stracciati rispetto a quelli di appena 8 mesi con la garanzia di portarsi a casa una cedola pesantissima.

Asta BTP 13 ottobre 2022: conclusioni e partecipazione

Le cedole offerte dai 4 BTP in asta il 13 ottobre parlano da sole. Le riportiamo qui per consentire ai risparmiatori di avere un quadro immediato su quella che è la posta di domani:

  • BTP a 3 anni (nuova emissione): 3,5%
  • BTP a 7 anni: 2,8%
  • BTP a 15 anni: 3,25%
  • BTP a 30 anni (vita residua 17 anni): 5%

I numeri parlano da soli: è un buon momento per comprare BTP ed è inutile pensare che in giro possa esserci qualcosa di meglio in questa fase. Tuttavia raccomandiamo sempre di agire con consapevolezza (dai un occhio a cosa succederebbe ai BTP in caso di default dell’Italia) e di preferire un approccio diversificato nella gestione dei proprio risparmi. Non è da escludere che la tendenza possa anche proseguire nelle successive emissioni di titoli di stato in calendario per il mese corrente.

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