Oggi 30 giugno 2023 il Tesoro chiude il programma di emissioni BTP del secondo trimestre e lo fa mettendo sul piatto ben 3 titoli di stato di durata variabile per un ammontare complessivo pari a 7,5 miliardi di euro. Si chiuderà, quindi, in bellezza e con l’oramai consueto tentativo del Tesoro di piazzare grandi quantità di titoli con l’obiettivo di bruciare i tempi sul soddisfacimento del fabbisogno.
I 3 BTP protagonisti dell’ultima asta di giugno saranno tutte tranche di titoli già in corso di emissione. Nessun nuovo titolo, quindi. Non per questo l’appuntamento è privo di interesse. Anzi, a voler essere precisi si tratterà di un collocamento specificatamente indirizzato a quegli amici risparmiatori che sono costantemente alla ricerca di alti rendimenti ma che, per loro motivazioni personali, non hanno alcun interesse ad andarsi a sobbarcare in lunghe durate.
Curiosi di sapere quali sono le ragioni di questa affermazione? Non dovete far altro che proseguire con la lettura del post. Prima, però, le presentazioni.
Asta BTP oggi 30 giugno 2023: i titoli in sintesi
I tre protagonisti dell’asta BTP del 30 giugno sono:
- BTP scadenza 1 agosto 2028 e cedola 3,80% identificato dall’ISIN: IT0005548315 (terza tranche)
- BTP scadenza novembre 2033 e cedola 4,35% identificato dall’ISIN: IT0005544082 (quinta tranche)
- BTP scadenza agosto 2034 e cedola 5% identificato dall’ISIN: IT0003535157 (quindicesima tranche)
A livello di ammontare a fare la parte del leone è il BTP 1 novembre 2033 con un massimale di titoli sottoscrivibili pari a 3,25 miliardi di euro.
Tirando quindi le somme, oggetto dell’asta BTP di domani saranno un titolo a 5 anni, un decennale e un ex-trentennale la cui durata residua è di 11 anni. Non andiamo oltre il medio termine, quindi, e questo già spiega perchè l’asta che si terrà tra meno di 24 ore è indirizzata agli investitori medi.
Con le presentazioni chiudiamo quindi, rinviando alla pagina Prossima asta BTP per tutte le altre info.
Particolarità dell’asta BTP di oggi 30 giugno 2023: rendimenti sono più bassi delle cedole
Parliamo di rendimenti non facendo riferimento alle previsioni previste per l’anno ma a quello che sta avvenendo sul secondario (si tratta di nuove tranche quindi abbiamo un’abbondanza di dati).
Tutte e tre le quotazioni sono sopra la pari sul MOT. Di conseguenza gli amici risparmiatori interessati dovranno spendere qualcosina di più rispetto al valore nominale del capitale per comprare il titolo.
Il BTP a 5 anni prezza a 100,71 e quindi sarà necessario pagare circa 1.007,10 euro per ogni 1.000 euro di capitale che viene investito. Il calcolo si può fare rapidamente anche per gli altri due BTP in collocamento.
Siamo dinanzi ad una situazione molto particolare. Essendoci sovrapprezzo, il rendimento lordo alla scadenza in tutti e 3 i casi è inferiore al valore delle rispettive cedole. E così il BTP a 5 anni ha un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,68% nel giorno della vigilia del collocamento contro la cedola annuale del 3,8%. Di conseguenza la cedola netta effettiva del BTP agosto 2028 è del 3,3%. Il calcolo è molto simile per gli altri due titoli. Cambiano i numeri ma non la sostanza che resta sempre quella di un rendimento più basso della cedola a causa della quotazione oltre la pari.
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Proprio il BTP a 5 anni potrebbe essere quello più ritagliato per un profilo di risparmiatore medio visto che ha dalla sua un equilibrio perfetto tra prezzo, cedola, rendimento e durata. Non è detto che dall’asta di domani questo BTP possa rivelare un rendimento netto capace anche di contrastare l’inflazione.
Gli altri 2 BTP protagonisti dell’ultima emissione del mese sono invece più adatta a risparmiatori sempre medi ma con un approccio più speculativo ossia a chi compra per poi vendere BTP prima della scadenza nel momento in cui gli sembra più opportuno farlo.