Il calendario delle aste medio e lungo termine di novembre si chiude giovedì 28 con l’emissione di ben tre diversi BTP di diversa lunghezza più un CCTeu. L’ammontare complessivo del collocamento sarà pari a 8,25 miliardi di euro con scadenze ben scansionate almeno per quello che riguarda la parte a cedola fissa. Il MEF, infatti, collocherà un BTP 5 anni, uno a 10 e uno a 15 anni. Il CCTeu, unico titolo a cedola non fissa tra quelli in emissione, ha durata invece settennale (i titoli a 7 anni hanno fama di essere tra i più apprezzati dalle famiglie di investitori). Tutti e quattro i collocamenti sono emissioni di tranche titoli già in quotazione sul secondario. Nessuna nuova emissione quindi ma ciò ha anche un risvolto positivo: essendo bond già negoziati sul MOT, si conosce già quello che è il loro attuale rendimento a scadenza.
Prima di occuparci delle indicazioni che arrivano dal secondario, presentiamo i protagonisti dell’asta del 28 novembre 2024.
I 3 BTP in asta il 28 novembre 2024
Partendo dalla parte più corta della curva, il primo titolo in collocamento è il BTP a 5 anni scadenza 1 ottobre 2029 e ISIN IT0005611055. Si tratta del bond emesso per la prima volta il 2 settembre 2024 e ora arrivato alla sua settima tranche. Questo BTP offre una cedola annuale del 3% lordo ed è quello che fa la parte del leone tra i tre medio lungo termine in asta a fine novembre visto che il suo range di emissione è compreso tra 2,75 e 3 miliardi di euro.
Spostandoci sulla curva della scadenze, ecco poi il BTP a 10 anni scadenza 1 Febbraio 2035 e ISIN IT0005607970. Emesso per la prima volta l’1 agosto 2024, il titolo è alla sua nona tranche. La cedola annuale è del 3,85% con la prima data di stacco fissata il primo febbraio 2025. Forchetta di emissione compresa in questo caso tra 1,75 e 2 miliardi di euro.
Infine c’è il titolo a più lunga scadenza: il BTP a 15 anni 1 settembre 2033 e ISIN IT0005240350. Emesso per la prima volta il primo settembre 2026 ha oramai una vita residua di 9 anni ed è arrivato alla sua 19esima tranche. La cedola annuale è del 2,45% mentre il range di collocamento è tra 1 e 1,5 miliardi di euro. Nell’ambito della componente a cedola fissa, si tratta del titolo che sarà meno rappresentato nell’asta MEF.
Le indicazioni del mercato secondario
Trattandosi di emissioni di nuove tranche, i 3 BTP sono tutti già listati sul MOT di Borsa Italiana. Risulta quindi più facile farsi un’idea sui rendimenti che potrebbe scaturire dall’asta e quindi sul prezzo di collocamento.
Sempre partendo dalla scadenza più corta:
- il BTP ISIN IT0005611055 prezza appena sopra la pari (100,88) e presenta un rendimento a scadenza lordo del 2,84% che poi al metto scende al 2,46%. La duration modificata è di 4,4. Fino all’estate, il rendimento garantito da questa lunghezza era sicuramente più allettante ma il taglio dei tassi BCE lo ha compresso. Altamente probabile che la compressione possa proseguire con l’asta del 28 novembre anche perchè già scontato il taglio di 25 punti base dei tassi BCE nel board di dicembre. Attenzione perchè a partire dalla prossima asta, questo BTP sarà ammesso all’attività di stripping.
- il BTP ISIN IT0005607970 il giorno della vigilia dell’asta prezza a 103,89 abbondantemente sopra alla pari. Il rendimento è scadenza lordo è del 3,46%, quello netto 2,97%. Con una duration modificata dell’8,17%, a un orizzonte temporale decisamente lungo, il rendimento del titolo in asta dovrebbe confermarsi sui livelli in essere sul secondario.
- il BTP ISIN IT0005240350 scambia invece molto sotto alla pari (94,5 cent il giorno della vigilia dell’asta). Sul secondario il rendimento lordo è del 3,2% e netto del 2,9%. Duration modificata a 7,62, questo BTP scadrà prima del decennale pur essendo un titolo a 15 anni essendo stato emesso per la prima volta nel 2016.
Strumenti e risorse utili sui titoli di stato citati in questo paragrafo:
Anche un CCTeu a 7 anni nell’asta del 28 novembre
Come spesso accade nella seconda emissione medio e lungo termine del mese, ai titoli a cedola fissa il MEF affianca un titolo a cedola variabile come il CCTeu. In collocamento andrà l’11esima tranche del CCTeu scadenza 15 aprile 2032 e ISIN IT0005594467. Sul secondario il titolo scambia a 99,92 appena sotto la pari. In questo caso non c’è cedola prefissata ma l’ammontare della stessa è legato all’andamento del tasso Euribor a 6 mesi così come risulta due giorni lavorativi antecedenti all’inizio del semestre (quindi il 15 aprile e il 15 ottobre).
7 anni è una lunghezza molto apprezzata dai risparmiatori italiani ma questo giudizio favorevole riguarda i BTP tradizionali. E’ quindi da vedere se il CCTeu 2032 possa comunque essere guardato con lo stesso favore. Di certo chi lo comprerà lo farà in ottica speculativa sui tassi futuri. Attualmente, avendo uno spread dell’1,05%, il titolo presenta un tasso cedolare semestrale del 2,08%. Sui prezzi attuali il rendimento è quindi dell’1,08% contro il 3,07% del BTP a cedola fissa di pari durata. 2% è l’Euribor atteso per i prossimi sei mesi quando avverrà l’altro pagamento della cedola. A scadenza il rendimento effettivo è del 3,85% al lordo e del 3,36% al netto.
E con la triplice emissione di BTP più il CCTeu del 28 novembre, cala il sipario sulle aste del mese. Gli appuntamenti di dicembre saranno riportati alla pagina sulle prossime aste BTP ma mano che arriveranno le comunicazioni del MEF.