L’aumento bollette energetiche è un problema che sta colpendo le famiglie italiane che hanno scelto contratti nel mercato libero. In particolare, le famiglie più colpite sono quelle che hanno stipulato contratti di fornitura a un prezzo in promozione per un prefissato periodo di tempo, ma passibili di rimodulazioni tariffarie dopo la fine della promo.
Aumento bollette: +46% rispetto a primo trimestre 2022
Questi contratti prevedono la rimodulazione delle tariffe e sono esclusi dal blocco delle modifiche unilaterali, come previsto dal Dl Aiuti Bis. A causa di questa rimodulazione, la spesa annuale per famiglia per luce e gas è aumentata di ben 1800 euro rispetto all’anno precedente, e anche il confronto tra il primo trimestre 2022 e il primo trimestre 2023 è impietoso: +46%.
I vantaggi del mercato libero
È molto importante precisare che il fornitore ha l’obbligo di informare il cliente dell’aumento in bolletta almeno due mesi prima della rimodulazione. Ciò significa che l’utente avrà la possibilità di visionare le nuove offerte della concorrenza e, se lo desidera, di passare a un nuovo fornitore senza oneri. A tal proposito, va ricordato che Arera sta lavorando per permettere ai consumatori di cambiare fornitore in 24 ore, anche se è possibile che si debba attendere ancora un bel po’, forse sarà attivo dal 2026.
Confrontare offerte e tariffe per contrastare l’aumento bollette
Con la grande concorrenza nel mercato libero, molti fornitori stanno offrendo promo sempre più vantaggiose per attrarre nuovi clienti. Per sfruttare al meglio queste opportunità, è importante saper confrontare sempre le offerte e scegliere il contratto che meglio soddisfa le proprie esigenze, anche attraverso l’utilizzo di comparatori online.
In definitiva, l’aumento delle bollette per chi è nel mercato libero è un problema serio, ma ci sono anche opportunità per risparmiare. Con un po’ di attenzione e informazione, è possibile trovare la soluzione migliore per le proprie esigenze.