certificato Vontobel sulle banche
Certificato Vontobel ISIN DE000VG7WJ04 con sottostante azioni Banco BPM, BPER e Intesa Sanpaolo (www.risparmioggi.it)

Il recente crollo delle borse ha impattato su tutto il mercato dei certificati di investimento. Con le quotazioni a picco, molti prodotti già quotati sul SEDEX sono finiti sotto la pari. Tra i comparti che hanno risentito maggiormente del sell-off di Piazza Affari c’è stato quello bancario. Di conseguenza proprio i certificati sulle banche sono tra quelli che hanno sofferto di più. Guardando ai titoli più venduti sul Ftse Mib spicca il rosso rimediato da BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Ebbene c’è un certificato che ha come sottostante proprio le azioni di queste tre banche e che, proprio i virtù dei meccanismi di causa-effetto sopra citati, ora si può comprare molto sotto la pari.

Il prodotto in questione è il certificato Multi Cash Collect con Barriera Vontobel con sottostante azioni BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Identificato dall’ISIN DE000VG7WJ04, il prodotto stacca una cedola condizionata dello 0,8% mensile e di conseguenza garantisce un rendimento nominale di circa il 10,8%.

Questo sulla carta perchè a causa del crollo delle azioni sottostanti, il prezzo di acquisto è appunto sceso e quindi il rendimento che si può ottenere comprandolo a sconto può arrivare anche al 14%. Logicamente vale il ragionamento per cui più i prezzi delle azioni BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM dovessero recuperare, minore sarebbe lo sconto al momento dell’acquisto e quindi il rendimento potenziale a scadenza si contrarrebbe in direzione della cedola annua.

Crollo azioni Banco BPM, Intesa Sanpaolo e BPER Banca fa deprezzare certificato Vontobel ISIN DE000VG7WJ04

Il settore bancario italiano è cresciuto tantissimo negli ultimi anni e l’andamento di quotate come Intesa Sanpaolo, BPER Banca e Banco BPM ne è la dimostrazione. A spingere i prezzi sono state prime le politica sui tassi BCE e, più recentemente, le tante indiscrezioni su operazioni di M&A nell’ambito del risiko bancario italiano. Tra le tre azioni che compongono il basket sottostante al certificato Vontobel ISIN DE000VG7WJ04, solo Intesa SP è esclusa dagli scenari di aggregazione (semplicemente perchè ha già dato a suo tempo inglobando Ubi Banca). BPER Banca e, soprattutto, Banco BPM sono parte attivissima.

La quotata modenese guarda, via Unipol, alla Banca Popolare di Sondrio che però si è sempre detta gelosa della sua autonomia, il titolo di Piazza Meda, invece, non solo ha in corso un’OPS per il controllo di Anima Holding (risparmio gestito) ma è anche nel mirino di Unicredit (sempre attraverso OPS).

Tutta questa visibilità ha fatto schizzare i prezzi di questi tre titoli. Nonostante il grande crollo delle borse mondiali, mitigato dal rimbalzo di ieri, i prezzi delle tre quotate sono più alti rispetto a quelli di inizio anno. In particolare le azioni BPER Banca da inizio 2025 sono in verde del 4% (+43% il rialzo anno su anno), le azioni Intesa SP registrano una progressione del 7% (+26% su base annua) e quelle di Banco BPM risultano apprezzate dell’11% (+41% rispetto a un anno fa).

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Rendimento certificato su BPER Banca, Intesa Sanpaolo e BPER Banca in rialzo ma si rischia

Il certificato Vontobel sulle tre banche italiane non ha una lunga vita visto che il suo primo giorno di negoziazione è stato il 17 marzo scorso. Il prezzo di osservazione iniziale dei tre sottostante risale a poco prima ossia al 13 marzo. In pratica non è passato neppure un mese dal fixing iniziale eppure da allora è successo di tutto. Con il crollo delle azioni BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Banco BPM, la quotazione del certificato è scesa fino a 83 per poi risalire fino a 89 quando i titoli inglobati hanno rimbalzato. Soprattutto nella giornata di ieri, il certificato ha guadagnato oltre il 10,7%.

Non ci sono più i prezzi a super-sconto dei giorni del sell-off ma comunque siamo su valori molto lontani dalla pari. Il fatto che le prospettive delle azioni bancarie siano incerte potrebbe mantenere alta la volatilità del certificato anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane giustificando accessi in ottica speculativa.

Il prodotto scade il 13 settembre 2027 ma è prevista l’autocall da parte dell’emittente se a una delle data di valutazione previste nel KID, i prezzi di riferimento di tutti e tre i titoli seguiti dovessero essere pari o superiori al pertinente livello di rimborso. In caso di scatto dell’autocall, i sottoscrittori riceveranno un importo pari al rimborso anticipato alla data di rimborso.

Non è quindi detto che il prodotto arrivi a scadenza. L’attuale distanza del livello barriera è del 30,5%. Con i prezzi attuali, il rendimento potenziale è scadenza è ben oltre il nominale 10,8%. Tuttavia alla data di scadenza i prezzi delle azioni BPER Banca dovranno essere sopra al livello barriera di 4,3824€, quelli di Intesa Sanpaolo sopra a 2,2814€ e quelli di Banco BPM sopra alla barriera di 5,8308€. Solo in questo scatterebbe il rimborso del capitale a 100 più tutte le l’effetto memoria si porterebbe appresso per un rendimento complessivo di oltre il 14% stando ai prezzi attuali.

Ovviamente il rischio è che tale situazioni non si verifichi. In tal caso il rimborso nominale non è garantito. Tutte le percentuali indicate sono al lordo e va quindi considerata la tassazione sui certificati del 26%.

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