MPS lancia OPS sulle azioni Mediobanca
Il prezzo offerto da MPS implica premio del 5% (www.risparmioggi.it)

Crollo delle azioni Monte dei Paschi e rally delle quotazioni di Mediobanca: questo è il quadro che si profila sul Ftse Mib dopo la decisione di MPS di lanciare un’offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Piazzetta Cuccia. La reazione così estrema da parte dei due titoli è il segnale del diverso posizionamento dei rispettivi azionisti e investitori. Da un lato ci sono le azioni Mediobanca che salgono fino ad oltre il prezzo offerto da MPS, mentre dall’altro ci sono le azioni della banca toscana che invece vanno a picco come spesso accade in contesti simili alle quotate offerenti. In mezzo c’è quello che è il reale nodo operativo: la congruità del prezzo proposto da Monte dei Paschi. Il valore riconosciuto dall’offerente alle azioni Mediobanca è quello giusto oppure la valutazione può essere migliorata?

Attorno a questo interrogativo si giocherà la riuscita dell’offerta pubblica di scambio lanciata da Siena.

OPS Monte dei Paschi su Mediobanca: il nodo del prezzo

Monte dei Paschi offrirà per ogni azione Mediobanca portata in adesione all’offerta pubblica di scambio un corrispettivo unitario pari a 2,3 azioni di nuova emissione. Quindi, per semplificare il tutto, MPS darà 23 azioni per ogni 10 portate in adesione alla sua offerta. Non c’è quindi un corrispettivo in denaro alla base dell’OPS ma in titoli di nuova emissione.

Tuttavia è sempre possibile farsi un’idea della convenienza del corrispettivo andando a guardare all’ultimo prezzo delle azioni MPS e Mediobanca. Visto che l’operazione è stata annunciata questa mattina, i valori cui fare riferimento sono quelli della chiusura di borsa di ieri 23 gennaio e quindi 6,953 euro per quello che riguarda le azioni Monte dei Paschi e 15,227 euro quello che riguarda Piazzetta Cuccia.

Tenendo conto del prezzo di chiusura delle azioni MPS nella seduta di ieri, il corrispettivo di 2,3 nuove azioni implica una valutazione di Mediobanca pari a 15,992 euro per azione. Raffrontando questo valore con i 15,227 euro con cui Mediobanca ha chiuso la sessione di borsa di ieri, emerge un premio pari al 5%.

Ecco quindi la risposta alla domanda iniziale: l’OPS di Monte dei Paschi su Mediobanca è a premio del 5%. Tanto, poco o giusto?

A questo secondo interrogativo, correlato al primo, si potrà rispondere solo andando a guardare ai corsi dei due titoli, ai rispettivi fondamentali e a quelli che sono gli obiettivi dell’offerta pubblica di scambio. A tal riguardo Monte dei Paschi ha parlato di vantaggi per entrambe le parti.

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Il prezzo dell’OPS di MPS su Mediobanca può essere rivisto?

Quando si è in presenza di un’offerta pubblica di scambi (ma il ragionamento vale per tutti i tipi di OPA), l’offerente può sempre rivedere il prezzo offerto. Generalmente ciò avviene perchè il soggetto da acquisire non ritiene la proposta in grado di dare la giusta valorizzazione oppure non è proprio interessato a riceverla.

Nel caso specifico per capire se Monte dei Paschi alzerà o no il prezzo offerto per l’OPS sarà necessario attendere i prossimi giorni. Ci sarà di certo un primo esame da parte di un consiglio di amministrazione straordinario di Piazzetta Cuccia e già da lì si potrebbero avere degli elementi utili per provare a fare delle ipotesi.

Per adesso Monte dei Paschi, in merito al corrispettivo offerto e al premio incorporato si è limitata a dire che nel caso in cui prima della data di pagamento del corrispettivo dovuto, una tra le due banche o entrambe dovesse pagare un dividendo o comunque dovesse effettuare distribuzione di riserve ai propri azionisti, il corrispettivo fissato verrebbe rivisto per inglobare la cedola o le riserve distribuite. Questa eventuale modifica del corrispettivo sarebbe però successiva alla definizione del corrispettivo finale.

Azioni MPS e azioni Mediobanca a confronto

Prima della reazione di oggi, le azioni MPS e quelle di Mediobanca avevano scritto due storie diverse e Piazza Affari. Monte dei Paschi aveva infatti avuto grande visibilità grazie alla progressiva riduzione della quota in mano al Tesoro, alle indiscrezioni sul risiko del settore bancario e ai successi ottenuti nel risanamento interno (dopo anni è tornato il dividendo). Viceversa Mediobanca, più defilata rispetto ai rumors su operazioni di M&A e da sempre realtà affidabile e solida, si era mossa più in sordina.

Risultato di questo approccio è nei numeri: a prescindere dal crollo di oggi, le azioni MPS rispetto a un anno fa valgono oltre il 100% in più mentre Mediobanca anno su anno ha limitato la progressione al 35%.

Tutti e due titoli, a seguito del lancio dell’OPS, saranno ora accumulati dallo stesso destino della volatilità. Uno scenario forse di incertezza ma che, operativamente, offre spunti di ingresso agli investitori che intendono sfruttare questo nuovo dossier in chiave speculativa.