Via libera BCE al rimborso del bond MPS 2030
Le obbligazioni subordinate Tier 2 denominate “€400.000.000 8,000 per cent. Reset Callable Subordinated Notes” vanno al rimborso (www.risparmioggi.it)

Neppure 24 ore dopo la decisione di Unicredit di procedere con il rimborso anticipato di ben due diverse obbligazioni in scadenza nel 2026, anche Monte dei Paschi di Siena ha adottato una decisione simile su un suo bond. Le obbligazioni MPS oggetto del rimborso anticipato rispetto alla naturale data di scadenza sono quelle denominate Mps-Fix To Cms Call Sub 22ge30 e listate sul MOT di Borsa Italiana con ISIN XS2106849727. Come di può leggere nella denominazione, la data di scadenza prevista è il 22 gennaio 2030 e di conseguenza la data di esercizio del rimborso anticipato sarà il prossimo 22 gennaio 2025 con ben 5 anni di anticipo rispetto al normale iter.

Rimborso bond Monte dei Paschi 2030: tutte le specifiche

Il via libera all’esercizio da parte di Monte dei Paschi del diritto al rimborso anticipato è arrivato dalla Banca Centrale Europea come impone la normativa vigente su operazioni di questo tipo. Il riacquisto da parte dell’emittente riguarda titoli per un ammontare complessivo pari a 400 milioni di euro di tipo subordinato Tier 2. L’operazione di rimborso integrale è stata decisa da MPS in linea con il funding plan della banca toscana. Non si tratta di un bond collocato presso investitori retail. Il titolo, infatti, al momento dell’emissione venne collocato interamente presso investitori istituzionali.

Molto interessante il rendimento attuale del bond che è pari al 10,28% lordo ossia al 7,59% netto (tassazione del 26%).

Il rimborso sarà eseguito alla pari assieme agli eventuali interessi che sono maturati e non sono stati corrisposti alla data del 22 gennaio 2025.

Perchè MPS rimborsa in anticipo il suo bond Tier 2 scadenza 2030?

In finanza due comportanti dello stesso tipo fanno molto di più di un indizio. Prima Unicredit con il rimborso anticipato di due sue obbligazioni e ora Monte dei Paschi con la stessa decisione sono il segnale che qualcosa sul mercato sta cambiando. Le banche rimborsano in anticipo loro prestiti obbligazionari per risparmiare sugli interessi. Il bond MPS 2030 e quelli di Unicredit vennero collocati in un contesto di mercato che si sta progressivamente esaurendo: quello dei tassi alti e quindi degli alti interessi offerti ai sottoscrittori.

Attualmente i tassi di riferimento BCE sono in calo e di conseguenza anche i tassi di interesse sono in ribasso. Da qui la decisione di rimborsare in anticipo obbligazioni ad alto rendimento. Non è da escludere che tali operazioni possano essere propedeutiche al lancio sul mercato di altri bond che, visto il nuovo contesto del costo del denaro, esiterebbero rendimenti più contenuti.

Visto che siamo appena al 3 gennaio e che già due banche di primo piano del Ftse Mib hanno deliberato il rimborso in anticipo di alcune loro obbligazioni non è neppure da escludere che anche altre banche possano decidere di effettuare operazioni simili. Del resto tutte le previsioni indicano ulteriori tagli dei tassi BCE nel 2025 e quindi le stime sui tassi di interesse sono in ribasso rendendo sconveniente avere in circolazione bond che rendono troppo.