Martedì 30 gennaio 2024 si chiude il programma di emissioni BTP del mese corrente. Il sipario calerà in modo spettacolare per due diversi motivi complementari:
- la presenza di ben 3 BTP in asta (nessuna nuova emissione, tutte nuove tranche di titoli già quotati sul secondario) a cui si aggiunge anche un CCTeu
- il consistente ammontare di emissione: sommando i vari range di collocamento si arriva ad una super forbice compresa tra 7 e 9 miliardi di euro.
L’asta BTP del 20 gennaio 2024 potrebbe avere una scarsa visibilità a seguito dell’annuncio del MEF sulla nuova emissione del BTP Valore in programma dal 23 febbraio prossimo. Sarebbe un peccato perché tutti i titoli a medio e lungo termine che verranno offerti dal Tesoro nelle nuove tranche vantano un rendimento niente male sul mercato secondario e quindi è scontato che possano replicare questo dato nella nuova asta. Certo i rendimenti non sono più quelli di mesi fa (siamo lontani dai massimi) ma considerando il rischio nullo connesso a questa forma di investimento, è indubbio che anche l’ultimo collocamento medio e lungo termine di gennaio sia destinato ad essere un’occasione per mettere reddito in portafoglio.
Leggi qui i risultati e i rendimenti della maxi emissione.
I dettagli dei 3 BTP in asta il 30 gennaio 2024 coi potenziali rendimenti
Non capita in tutte le aste di vedersi offrire dal Tesoro BTP che coprono in modo così perfetto le varie scadenze. Ci sarà un BTP a 5 anni (ideale per le famiglie), uno a 10 e uno a 15. Questi ultimi due hanno comunque una vita residua più breve rispetto alla durata naturale.
Tra i 3 BTP in collocamento quello di durata più breve è il quinquennale. Si tratta della settima tranche del BTP 1 febbraio 2029 con cedola 4,10% e codice ISIN IT0005566408. Per questa lunghezza il MEF offrirà un importo compreso tra 3 e 3,5 miliardi di euro. Il potenziale rendimento? Tenendo conto che alla vigilia dell’asta il titolo sul MOT prezza in area 104, il rendimento lordo a scadenza ammonta al 3,23%.
A salire con la durata c’è poi l’undicesima tranche del BTP a 10 anni scadenza 1 novembre 2033 e cedola 4,35% identificato dall’ISIN IT0005544082. Il range di emissione è compreso tra 1 e 1,5 miliardi. Sul mercato secondario questo BTP prezza sopra la pari: si può comprare a 105 e quindi come rendimento lordo annuale si è attorno al 3,76%. Inutile dire che come rendimento siamo lontani dai record messi a segno dal benchmark a 10 anni tra settembre e ottobre 2023.
E per finire con i titoli a medio e lungo termine, c’è la nona tranche del BTP a 15 anni (ma la durata residua è di 11 anni) in scadenza il primo marzo 2035 e con cedola del 3,35% (ISIN: IT0005358806). Per questa lunghezza il range di emissione è 1,5 – 2 miliardi. Sul secondario Btp Tf 3,35% Mz35 Eur prezza a 95,8 il giorno della vigilia dell’asta e quindi presenta un rendimento a scadenza lordo del 3,94%.
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- Le indicazioni sui rendimenti previsti per l’anno in corso al post sulle previsioni BTP 2024
Anche un CCTeu nell’asta del 30 gennaio 2024
A completare il programma delle asta del 30 gennaio è la quarta tranche del CCTeu a 7 anni scadenza 15 ottobre 2031 e spread 1,15% (ISIN: IT0005554982). Il range di emissione è 1,5-2 miliardi. Non abbiamo a che fare con un BTP e quindi non è presente cedola fissa ma una cedola collegata al tasso Euribor a 6 mesi.
Il CCTeu è quotato sul secondario dove, nella seduta precedente all’asta, scambia a 100,27 e offre un rendimento in area 1,12% (5,13% quello lordo da cui va tolto il tasso a cui è legato). Il BTP a cedola fissa di pari durata ha un rendimento del 3,55%.
Con questa quaterna di titoli in emissione, cala il sipario sul mese di gennaio. I prossimi appuntamenti sono indicati nel calendario BTP 2024 mentre indicazioni su possibili nuovi BTP sono nel programma trimestrale di nuove emissioni (gennaio – marzo 2024).