La prossima emissione del BTP Futura, calendarizzata a partire dal 6 luglio, rischia di introdurre elementi di incertezza in tutti quei risparmiatori diventati, nel corso degli anni, fedeli compratori del BTP Italia. Chi è solito comprare BTP Italia (l’ultima emissione di questo titolo c’è stata a maggio 2020), potrebbe avere dubbi su cosa fare con il nuovo titolo di stato pensato per i risparmiatori retail (come il BTP Italia).
Non ci sarebbe quindi nulla di cui meravigliarsi se i fedelissimi del BTP Italia dovessero avere dubbi e incertezze sulla convenienza del nuovo BTP Futura.
Questo post confronta proprio i due titoli di stato entrambi pensati per i piccoli risparmiatori che non vogliono tenere i soldi fermi su conti correnti e conti deposito che non rendono praticamente nulla (a proposito, dai un occhio alla tassa sui conti correnti che scatta a giugno) ma al tempo stesso non se la sentono di correre i rischi che si avrebbero investendo in obbligazioni societarie oppure in fondi comuni di investimento.
Analizzando differenze e somiglianze tra il BTP Futura e il BTP Italia è possibile avere un’idea in più su cosa è meglio comprare. Questo articolo è una sorta di integrazione ad un altro confronto che abbiamo fatto tempo fa: quello tra Buoni Fruttiferi Postali e BTP Futura.
Cedola BTP Futura luglio 2020 VS cedola BTP Italia maggio 2025
Con la pubblicazione dei tassi minimi garantiti del BTP Futura luglio 2020 (scadenza 2030), è ora possibile confrontare le cedole di questo bond con quella del BTP Italia maggio 2025. Ebbene, smentendo tutte le previsioni ottimistiche, non c’è paragone. Il BTP Italia maggio 2025 offriva un rendimento reale garantito dell’1,4%, superiore al rendimento lordo nominale del titolo di stato di pari durata. Grazie a questo tasso, la domanda del bond registrò un vero e proprio boom. Ci fu una corsa a comprare l’ultima emissione del BTP Italia, poichè la convenienza apparve subito evidente a tutti i risparmiatori.
Le cedole minime garantite del BTP Futura Luglio 2020, non fanno percepire alcuna convenienza immediata. Questo induce a pensare che ci sarà si una forte domanda ma non ci sarà alcun boom come avvenuto a maggio con il fratello maggiore BTP Italia. Del resto non appena il Tesoro ha comunicato l’ammontare dei tassi minimi garantiti, molti risparmiatori hanno subito iniziato a chiedersi quanto rende davvero il BTP Futura luglio 2030.
BTP Futura luglio 2020 VS BTP Italia maggio 2025: premio di rischio
Per confrontare i due titoli pensati per i piccoli risparmiatori, è necessario analizzare prodotti specifici altrimenti si resta nel campo della teoria che, oggettivamente, è poco utile a chi cerca di capire cosa conviene di più e quindi quale BTP comprare.
L’ultima emissione del BTP Italia effettuata a maggio ha portato al collocamento di un titolo con scadenza maggio 2025 e quindi durata pari a 5 anni.
Il premio di rischio per l’ultima emissione del BTP Italia è stato di 25 punti base. Il primo BTP Futura avrà una durata pari a 10 anni. Poichè la scadenza è più lunga rispetto a quella dell’ultimo BTP Italia è ipotizzabile che possa esserci un premio di rischio maggiore. Stando alle anticipazioni tale valore dovrebbe collocarsi attorno ai 60 punti base. Questo perchè se un risparmiatore decide di comprare BTP Futura luglio 2020 (qui trovi informazioni su come e dove acquistare) dovrà tenere i suoi soldi fermi per 10 anni e non per 5 come nel caso del BTP Italia.
Quindi il compratore dovrà accollarsi il rischio di una risalita dell’inflazione nel prossimo decennio. Ma dovrà anche accollarsi il rischio di una maggiore instabilità politica che potrebbe tradursi in tensioni sui titoli di stato. E’ vero che una crisi politica significa rischi ma non per i risparmiatori cassettisti, come spiegato in questo articolo, tuttavia a nessun investitore farebbe piacere fare i conti con questa situazione.
Tutti questi fattori, infatti, potrebbero portare il prezzo di mercato del bond riservato ai risparmiatori retail sotto il 100 del prezzo di sottoscrizione.
BTP Futura VS BTP Italia: premio fedeltà. Cosa conviene di più?
Il premio fedeltà è un altro degli elementi in comune tra il BTP Futura e il BTP Italia. La ratio del bonus è la stessa in entrambi i casi: premiare tutti quei risparmiatori che sono fedeli e non vendono. Nel caso del BTP Futura luglio 2020, appare poco probabile che il premio fedeltà (attenzione ai casi in cui il bonus si può perdere) possa salire fino al 3% come invece è stato prospettato da alcuni analisti (poi vale sempre il principio per cui mai dire mai…). Di certo c’è solo che il premio fedeltà, come si evince dalla scheda informativa completa del BTP Futura luglio 2020, è garantito.
Perchè questa prospettiva è poco probabile? Perchè significherebbe presupporre che l’Italia possa avere una crescita del Prodotto Interno Lordo del 3% medio. Si tratta di una pretesa non di poco conto. Se per il 2021 non ci dovrebbero essere problemi, considerando il rimbalzo post coronavirus, è più difficile prospettare quello che sarà l’andamento dell’economia italiana nel 2022. E nel 2023? Gli anni da considerare sono tanti: ben 10. La questione non è di poco conto se si considera che, emergenza coronavirus a parte, la crescita economica italiana è stata sempre tra le peggiori in Europa. Il Paese soffre da anni di problemi strutturali ai quali nessun governo ha mai messo mano.