Durante la settimana avviata alla conclusione, l’interesse degli investitori è stato catturato interamente dall’asta BTP del 13 ottobre anche perchè il collocamento ha esitato rendimenti molto alti (per non parlare delle cedole). Non esistono però solo i BTP tradizionali a dare soddisfazione ai risparmiatori. C’è un titolo di stato di cui nelle prossime settimane si parlerà molto. Stiamo parlando del BTP Italia 2025 (ISIN IT0005410912).
Per quale motivo questo bond agganciato all’inflazione dovrebbe presto destare così tanto interesse tra i risparmiatori italiani? Il motivo è semplice: sta per arrivare la stagione degli incassi ovvero lo stacco periodico della cedola.
Il calendario dice che a novembre 2022, il BTP Italia 2025 staccherà la cedola. All’appuntamento mancano appena poche settimane ma l’interesse è già alto adesso. Non potrebbe essere diversamente visto che l’inflazione in Italia è al galoppo. Con un indice prezzi al consumo salito all’8,9% nel mese di settembre (dati Istat) come non essere in trepidante attesa della cedola del BTP Italia 2025?
Anche questo titolo di stato, quindi, trova grande visibilità grazie al momento storico. Probabilmente quando venne collocato nessuno si attendeva una evoluzione simile a causa della crescita impetuosa dell’inflazione.
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BTP Italia 2025: previsioni cedola novembre 2022
Quale potrebbe quindi essere la cedola che il BTP Italia 2025 staccherà a novembre? Il Tesoro ha reso noto che l’indice semestrale è pari a 109,6871. Questo dato andrà raffrontato con l’indice FOI dell’Istat di settembre e il risultato sarà appunto la cedola in stacco a novembre.
Considerando i dati preliminari, l’indice FOI di settembre dovrebbe essere attestato sopra quota 113,50. Questo è il dato clou per calcolare la cedola del BTP Italia 2025 in stacco il mese prossimo.
Tecnicamente il BTP verrà indicizzato per il semestre compreso tra maggio e novembre a un tasso di inflazione del 3,5% (frutto del rapporto tra 113,5 e 109,6871).
Quindi il capitale del BTP Italia 2025 sarà rivalutato di 35 euro lordi per ogni 1.000 euro nominali. C’è poi anche la cedola dello 0,7% di cui tenere conto (fa riferimento al capitale rivalutato). Essa ammonterà a 7,2450 euro.
Sommando le varie voci, chi ha in mano il BTP Italia 2025 in occasione dello stacco di novembre, riceverà sul suo conto deposito titoli, 42,2450 euro lordi (35 euro + 7,2450 euro) ogni 1000 euro di capitale nominale.
Ragionando in termini di percentuali, ciò significa il 4,23% lordo. Certo c’è sempre la tassazione BTP da considerare, ma anche tenendo conto di quella si andrebbe sempre su un netto del 3,70% che non è affatto male anche perchè questo è un dato parziale poichè si dovrebbe considerare l’arco temporale dei 12 mesi ed in tal caso ci si avvicina ad un rendimento lordo effettivo del 9%. Considerando l’andamento dell’inflazione siamo decisamente sopra. A novembre chi ha in portafoglio il BTP Italia 2025 sicuramente non piange.