Scende il sipario sul collocamento del BTP Italia novembre 2028. Come da regolamento ieri si è chiusa la fase dedicata ai risparmiatori retail mentre questa mattina si è aperta la breve finestra dedicata agli istituzionali.
Il dato sul riscontro di fondi e hedge manager lascia un pò il tempo che trova. Fondamentale, per valutare come è andato il collocamento del nuovo BTP Italia, è invece il dato sulla domanda retail (oltre a tutte le sotto-voci ad esso connesse).
Proprio grazie ai risultati del collocamento presso i risparmiatori retail, possiamo tracciare un identikit del sottoscrittore medio del nuovo BTP Italia. Insomma con le informazioni che lo stesso MEF ha fornito ieri sera, possiamo capire chi ha comprato il BTP Italia 2028.
Per alcuni questa informazione non serve a nulla (forse giusto a soddisfare una sete di curiosità) ma in realtà si tratta di un dato fondamentale dal punto di vista operativo in quanto consente di tracciare delle linee di tendenza ben precise.
BTP Italia 2028: gli istituzionali salvano la raccolta
Poco prima del giro di boa delle 13,30, il Tesoro ha reso noti i risultati definitivi del collocamento del BTP Italia 2028. Il dato comprende sia il parziale della raccolta retail (già noto ieri sera) che il dato sulla domanda degli istituzionali.
Ebbene la raccolta complessiva del nuovo BTP Italia è stata pari a 11,99 miliardi di euro, un dato nettamente superiore rispetto a quella della precedente emissione del BTP Italia che si tenne a giugno 2022. Allora, infatti, la raccolta complessiva (retail + istituzionali) fu pari a 9,44 miliardi di euro.
Non è tutto però è oro quello che luccica e infatti se i dati sulla raccolta retail sono più o meno uguali, allora è evidente che a fare la differenza è stato il più forte appeal che il nuovo BTP Italia ha riscontrato presso gli istituzionali.
Insomma i fondi ha salvato la faccia al nuovo BTP Italia. I risparmiatori retail, al contrario, hanno accolto il titolo indicizzato all’inflazione italiana allo stesso modo di giugno.
Questo per quello che riguarda il dato sulla raccolta ordini.
Ci sono però delle sfumature che danno proprio il senso al cambio di passo.
BTP Italia 2028: ordine medio più basso di sempre
C’è un record molto particolare che il BTP Italia 2028 consegnerà alla storia. Al termine della prima fase del collocamento è emerso che l’ordine medio del nuovo BTP Italia è stato pari a 28500 euro contro i 30800 euro della precedente emissione.
Non tanto la differenza di poche migliaia di euro a fare notizia ma il fatto che si sia trattato dell’ordine medio più basso di tutti i tempi.
Considerando che l’ammontare minimo dell’investimento, come espressamente riportato nella scheda informativa del BTP Italia 2028 era pari a 1000 euro, si può dedurre che la stragrande maggioranza dei compratori ha acquistato piccoli lotti del titolo. Segno dei tempi?
256000 famiglie hanno comprato il BTP Italia 2028
Impressionanti i dati che si possono evincere dalla comunicazione del MEF sui risultati dell’emissione del BTP Italia. Ad esempio avendo sottomano l’ordine medio e la domanda totale, si deduce che 256.000 famiglie italiane hanno comprato il nuovo BTP Italia.
Ovviamente il loro intento è proteggersi dall’inflazione (e questo era stra-risaputo) ma la liquidità impegnata è rimasta contenuta (e questo era meno prevedibile).
Quale è la ragione di tutto questo? Probabilmente ha giocato tanto la necessità di non impegnare tutto il capitale disponibile per paura di bisogni futuri ma anche la molla opposta: la necessità di tenere fondi liberi per poi puntare su investimenti più redditizi.