Con il maxi collocamento di fine gennaio è calato il sipario sulle emissioni BTP di gennaio. Nell’asta medio e lungo termine che il Tesoro ha tenuto oggi, era prevista l’assegnazione di tranche di tre titoli già in circolazione più quella di un CCTeu. Il risultato del collocamento è stato in tutti e quattro i casi positivo con tutto l’ammontare messo sul piatto dal MEF che è stato sottoscritto. Prezzi e rendimenti esitati sono stati in linea con quelle che erano le attese.
In particolare è stato confermando il trend al ribasso già in atto da alcuni mesi a causa del taglio dei tassi di riferimento BCE. Tra l’altro proprio nella giornata in cui il Tesoro ha effettuato questa maxi emissione di BTP e CCTeu si terrà anche la riunione di politica monetaria dell’EuroTower. L’evento è già in corso e porterà tra poche ore all’annuncio sui tassi che, stando a tutte le indiscrezioni degli analisti, dovrebbero risultare in calo di altri 25 punti base.
Ma vediamo come è andata con l’asta del 30 gennaio 2025. Partiamo dal titolo più corto, il BTP ottobre 2029, per poi salire e chiudere con il CCTeu aprile 2033.
Indice
BTP 1 ottobre 2029 ISIN IT0005611055
In collocamento c’era la nona tranche del BTP scadenza 30 ottobre 2029 e cedola annuale 3%. Il titolo è stato emesso al massimo della forchetta per complessivi 2,75 miliardi di euro. Decisamente forte la domanda che è stata pari a 4,45 miliardi di euro. Dai due dati, domanda e offerta, è possibile ottenere il cosiddetto rapporto di copertura che si è attestato all’1,64.
Alla luce della domanda, il rendimento esitato dall’emissione è stato pari al 2,95% (lordo), valore che corrisponde ad un prezzo di aggiudicazione appena sopra la pari: 100,3. Per farsi un’idea su come si andata è sufficiente tenere conto che lo stesso BTP nell’asta di novembre esitò un rendimento lordo totale del 2,79%. Il trend identifica quindi un leggero rialzo.
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BTP scadenza 1 febbraio 2035 ISIN IT0005607970
In asta c’era la tranche numero 11 di questo titolo a medio e lungo termine con vita residua di 10 anni e cedola annuale del 3,85%. Anche in questo caso l’emissione è stata al massimo dell’importo offerto (2 miliardi di euro) con un domanda pari a 3,698 miliardi. Di conseguenza è scaturito un rapporto di copertura dell’1,85.
Grazie alla domanda, il rendimento lordo totale è ammontato al 3,6% con un prezzo di copertura di 102,35 sopra la pari.
Nell’asta di novembre questo titolo ottenne un rendimento totale lordo pari al 3,39%, sulla base di un prezzo di aggiudicazione di 104,21.
BTP scadenza 1 marzo 2035 ISIN IT0005358806
Il collocamento del 30 gennaio ha riguardato la 14esima tranche di questo titolo che stacca una cedola annuale del 3,35%. L’ammontare massimo offerto era pari a 1,35 miliardi di euro ed è stato sottoscritto con ordini arrivati a 2,976 miliardi e quindi un rapporto di copertura di 1,99.
Il rendimento lordo esitato si è attestato al 3,57% con un prezzo di assegnazione di 98,42 sotto la pari.
La dodicesima tranche del BTP marzo 2035 venne assegnata nell’asta del 12 dicembre 2024 con un rendimento lordo del 3,19% e un prezzo di aggiudicazione di 101,58.
CCTeu 15 aprile 2033 ISIN IT0005620460
Il CCTeu aprile 2033 in asta oggi era il solo titolo privo di cedola fissa tra i quattro in collocamento. Il MEF ha emesso la terza tranche ottenendo una buona risposta da parte del mercato con richieste pari a 4,34 miliardi di euro contro un range di emissione tra 2,5 e 2,75 miliardi. Tutto l’ammontare del titolo è stato quindi sottoscritto (rapporto di copertura 1,58).
Alla luce della domanda, il rendimento lordo complessivo del CCTeu si è attestato al 4,11% con un prezzo di aggiudicazione pari a 100,24. L’attuale cedola del CCTeu è del 2,105%.
Cosa puoi fare adesso?
Confronta l’esito del collocamento con quelle che erano le stime in vista dell’asta BTP-CCTeu del 30 gennaio 2025. Trattandosi di nuove tranche, tutti i titoli emessi sono già listati sul secondario. Per comprare dallo Stato attendi le prossime aste BTP di febbraio.