La caratteristica peculiare dei BTP Più è la facoltà per il sottoscrittore di ottenere il rimborso del capitale dopo 4 anni invece che attendere la scadenza naturale del titolo. Nessun titolo retail ha mai previsto un meccanismo. Con le altre famiglie di bond per i risparmiatori italiani, infatti, di rimborso del capitale se ne poteva parlare solo a scadenza (con l’aggiunta del premio fedeltà).
Nel caso del nuovo BTP Più, invece cambia tutto e non c’è da meravigliarsi se è proprio attorno a questa novità che si sta concentrando l’attenzione dei potenziali investitori. Tutto fantastico ma quanto può davvero convenire questo rimborso anticipato del capitale che il MEF ha ideato per fare breccia tra le famiglie italiane? E’ su questo punto che la questione si potrebbe complicare.
Cosa significa rimborso anticipato nel caso del BTP Più
Sulla questione del rimborso anticipato è necessario essere quanto più chiari e rigorosi possibile perchè quello cui fa riferimento il MEF non è ciò che da sempre è possibile fare con i BTP tradizionali, i BOT e tutti i titoli retail che si sono succeduti in questi anni. Chi è titolare di un bond statale lo può tranquillamente vendere in anticipo facendosi rimborsare. Il punto è che il rimborso classico avviene ai prezzi di mercato. Ciò significa che il valore può essere più alto di quello dell’acquisto ma può essere pure più basso. Insomma si può guadagnare o perdere. E infatti c’è tutta una disamina attorno ai vantaggi e agli svantaggi di vendere BTP prima della scadenza (idem anche per i BOT).
Tutto questo con il rimborso anticipato del BTP Più dopo 4 anni non centra un bel nulla. Centrerà (quando sarà) con la possibilità di vendere sul secondario ma non con il meccanismo alla base del nuovo titolo retail.
Rimborso anticipato del BTP Più significa che, dopo aver incassato le varie cedole trimestrali per 4 anni) lo Stato dà la possibilità di recuperare tutto il capitale investito chiudendo l’esposizione (è possibile anche esercitare un rimborso parziale con lotti minimi di 1.000€ ma il principio è sempre lo stesso). Dovranno essere gli stessi possessori interessati a sfruttare questa finestra comunicando la loro volontà di aderire.
Sul come funziona il rimborso anticipato alla pari, il MEF ha già chiarito tutto e altri chiarimenti darà di certo nelle prossime settimane prima dell’emissione.
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Quanto conviene il rimborso anticipato del BTP Più
La convenienza dell’esercizio del rimborso anticipato del BTP Più sarà possibile stabilirla solo tra 4 anni alla luce di quelle che saranno le condizioni del mercato di quel momento.
Tuttavia il BTP Più sarà in collocamento tra il 17 e il 21 febbraio prossimi e allora lo si potrà comprare. Occorrerà, quindi, farsi un quadro su quelli che potrebbero essere gli scenari dopo 4 anni anche perchè l’opzione di rimborso varrà solo per i BTP Più comprati durante l’emissione e non per quelli acquistati poi sul secondario.
Ragioniamo per ipotesi di scenario.
Quello più favorevole vede i tassi di interesse italiani tra 4 anni più alti di quelli attuali. In tal caso esercitare il rimborso sarebbe molto vantaggioso. Giusto per intendersi nello stesso contesto vendere sul secondario significherebbe rimediare una perdita. Il riscatto anticipato, invece, dà l’occasione di riprendere tutto alla pari.
Lo scenario più sfavorevole vede invece i tassi di interesse tra 4 anni più bassi di quelli attuali. In tal caso i prezzi dei BTP sul secondario aumenterebbero e quindi sarebbe più conveniente vendere in anticipo in modo classico generando profitto.
Il punto è che lo scenario più probabile tra i due non è il primo ma il secondo. Tutte le proiezioni per i prossimi anni vedono i tassi in ribasso per effetto del taglio del costo del denaro da parte della BCE. Una situazione simile spingerebbe i prezzi dei BTP sul secondario creando le condizioni tali per cui la vendita anticipata sarebbe profittevole. In un contesto simile il rimborso anticipato garantito del MEF verrebbe svuotato, almeno in parte, della sua utilità che da qui all’emissione (ne siamo certi) sarà molto sbandierata.
Certo c’è la cedola per i primi 4 anni da considerare ma essa sarà più bassa rispetto a quella degli altri 4 essendo i tassi del BTP Più basati sullo step-up. Attualmente il BTP tradizionale a 4 anni rende attorno al 2,8%. Il MEF per il primo quadriennio dovrà almeno arrivare al 3% perchè se andasse sotto il 2,8% allora il meccanismo del rimborso anticipato sarebbe ancora meno conveniente visto che converrebbe meglio tenere in sacca il BTP a 4 anni classico.
Focus sulle stime sulla cedola ➡ Nuovo BTP Più: quali saranno cedola e rendimento?
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