I buoni fruttiferi postali 3×2 figurano tra i prodotti di risparmio più ricercati dai contribuenti, perché si tratta di investimenti sul breve-medio periodo garantiti dallo Stato e pertanto senza rischi. Come abbiamo spiegato in questa guida, infatti, investire in buoni fruttiferi postali è molto più sicuro sotto l’aspetto del rischio rispetto ad altri prodotti di investimento, sebbene devi sempre tenere a mente questa equazione: + sicurezza – guadagni.
Indice
Perché investire sui buoni fruttiferi postali 3×2
I buoni fruttiferi postali, che possiamo abbreviare in Bfp, non garantiscono i rendimenti di un tempo, ma con il passare degli anni possono incrementare, anche se di poco, il gruzzolo che hai messo da parte. Mettiamo il caso che tu abbia bisogno di depositare una certa somma e non toccarla per un periodo di tempo: potresti nasconderla sotto il materasso, ma i soldi sempre quelli resterebbero. Se invece non vuoi rischi depositarli in un prodotto di risparmio di breve-medio periodo potrebbe rappresentare la soluzione giusta, perché oltre a ritrovare i soldi che avevi messo da parte, li vedrai anche accresciuti di una piccola somma. Da questo punto di vista i buoni fruttiferi postali 3×2 potrebbero fare proprio al caso tuo.
Buoni fruttiferi postali 3×2: caratteristiche principali e condizioni
I Bfp 3×2 rappresentano la soluzione di risparmio ideale per chi vuole investire fino a un massimo di 6 anni e contare al tempo stesso su un rendimento fisso crescente ogni triennio. Inoltre, se dopo 3 anni ti serve nuovamente la liquidità, puoi chiedere il rimborso delle somme e ottenere gli interessi maturati fino a quel momento.
Se sei interessato a un deposito più a lungo termine, potrebbero interessarti i Buoni fruttiferi 3×4, che offrono rendimenti sulle somme per 12 anni.
La prima cosa che si guarda quando si studiano i buoni fruttiferi postali è il rendimento: come abbiamo anticipato, non dobbiamo aspettarci una cifra astronomica, ma comunque possiamo aspettarci un rendimento certo. Alla fine di quest’articolo faremo qualche simulazione per vedere se investire in questa tipologia di prodotto può fare al caso tuo o se è meglio che guardi altrove uno strumento che risponda di più alle tue esigenze.
Come si legge nel foglio informativo correlato a questo tipo di buoni, i Bfp 3×2 possono essere intestati solo ed esclusivamente a persone fisiche e possono essere cointestati, a condizione che i titolari del buono non siano più di quattro. Tuttavia cointestare un buono tra persone maggiorenni e minorenni o solo tra minorenni non è permesso. Si ricorda inoltre che i Buoni 3×2 sono sottoscrivibili per tagli da 50 euro e multipli.
Come e dove sottoscrivere i buoni 3×2
Ci sono due modi per sottoscrivere un Buono 3×2:
- Fisicamente, presso un ufficio postale;
- Telematicamente, online o tramite applicazione.
La sottoscrizione online può essere effettuata online se si è titolari di Libretto Smart con funzionalità dispositive del servizio di Risparmio Postale online attive, al fine di operare direttamente da dispositivo mobile (smartphone, tablet) o da PC. Pertanto, se già sei titolare di un conto abilitato ai servizi dispositivi online, è possibile sottoscrivere i Buoni fruttiferi con BancoPosta Online o con BancoPosta Click, sia da sito web, che tramite applicazione BancoPosta.
Buoni fruttiferi postali 3×2: costi, regime fiscale, tassazione
La sottoscrizione dei Buoni 3×2 non prevede nessun costo di apertura e tantomeno nessuna spesa prevede il rimborso dei titoli. L’unico costo da sostenere è in caso di richiesta di duplicato: in tal caso la spesa ammonta a 1,55 euro per ogni buono.
Passiamo ora al regime fiscale: se ti sei interessato ai Buoni fruttiferi, forse, è perché avrai sentito che godono di un regime di tassazione agevolato. Nessuna fake news, è esattamente così. Gli interessi fissi e gli altri proventi maturati sui buoni sono soggetti a una ritenuta agevolata del 12,50%.
I buoni sono inoltre esenti da imposta di successione, ma su di essi si applica l’imposta di bollo, a meno che il valore di rimborso complessivo non superi i 5.000 euro.
A proposito di imposta di bollo, può essere quanto indicato nel foglio informativo dei Bfp 3×2 a riguardo. Nel caso in cui decidessi per il rimborso anticipato dei buoni rispetto alla loro scadenza naturale, l’applicazione dell’imposta di bollo potrebbe determinare un valore netto di rimborso più basso rispetto al valore nominale sottoscritto. In questa eventualità ti vedresti restituito l’importo pari alla porzione dell’imposta di bollo applicata che abbia determinato un valore netto di rimborso inferiore rispetto al capitale investito.
Prescrizione buoni fruttiferi 3×2: tempi e durata
I buoni fruttiferi postali durano massimo 6 anni. Ciò significa che se decidi di sottoscrivere un Buono in data 31 ottobre 2022, a partire dal 1° novembre 2028 i titoli diventeranno infruttiferi, e quindi non matureranno interessi. I tempi di prescrizione, invece, e questo vale per tutti i tipi di Buoni, ammontano a 10 anni. Questo significa che si avrà tempo fino a 10 anni per riscuotere quanto dovuto presso l’ufficio postale.
Buoni fruttiferi postali 3×2: rendimento e interessi
Passiamo ora all’aspetto più interessante dei Buoni 3×2: il tasso di interesse applicato e quindi il rendimento. Come abbiamo scritto in anticipo, se decidi di sottoscrivere un Buono 3×2 hai la facoltà di chiedere il rimborso già a partire dal primo triennio. In verità puoi chiedere il rimborso quando vuoi, ma solo dopo il primo e il secondo triennio ti saranno applicati gli interessi che avrai maturato nel corso di questo tempo. Che possono essere riassunti come di seguito:
- Alla fine del 3° anno: 1,25%;
- Alla fine del 6° anno: 2,25%.
Il rimborso può avvenire in due modalità:
- Cartacea: il rimborso avviene in un’unica soluzione;
- Dematerializzata: puoi scegliere se ottenere il rimborso in una soluzione unica oppure in forma parziale, per importi pari a 50 euro e multipli e senza costi aggiuntivi.
Ribadiamo che prima del compimento del 3° anno il valore del rimborso è pari al valore nominale sottoscritto e non sono corrisposti interessi. Se invece decidessi di richiedere il rimborso tra il 3° e il 6° anno, riceveresti la quota nominale incrementata degli interessi maturati alla fine del 3° anno.
Esempio pratico: una simulazione
Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo di voler sottoscrivere un importo pari a 5.000 euro e volessimo poi richiedere il rimborso dopo 3 anni, a fronte di una spesa urgente e imprevista. Quanto riceveresti? È presto detto: il montante liquidato effettivo, al netto della ritenuta fiscale, sarebbe quindi di 5.166,12 euro.
Mettiamo che alla fine del primo triennio non ci sia alcuna spesa urgente da sostenere e quindi si arrivi alla durata massima di questo tipo di buoni, ovvero 6 anni. Il valore rimborsato effettivo sarebbe di 5.848,98 euro.
Riassumiamo nella seguente scheda:
- Alla fine del 3° anno
- Quota sottoscritta: 5.000 €
- Montante effettivamente liquidato: 5.166,12 euro.
- Alla fine del 6° anno:
- Quota sottoscritta: 5.000 €;
- Montante effettivamente liquidato: 5.624,86 €.
Come abbiamo scritto in precedenza, non dobbiamo aspettarci cifre astronomiche, ma se vogliamo un deposito sicuro che cresca (anche leggermente) nel tempo considerando un breve-medio termine, i Buoni fruttiferi postali 3×2 potrebbero rappresentare la soluzione più adatta alle tue esigenze.