La Manovra Finanziaria 2024 introduce importanti novità nel calcolo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), con l’esclusione dei BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) e dei buoni fruttiferi postali per i piccoli risparmiatori. Questa misura è volta a incentivare gli investimenti nei titoli di Stato, influendo positivamente sull’economia nazionale e sulle possibilità finanziarie delle famiglie italiane.
Esclusione BTP e buoni fruttiferi postali dal calcolo ISEE
Il nucleo della riforma prevede che i BTP e i Buoni Fruttiferi Postali fino a un limite di 50.000 euro non rientrino nel calcolo dell’ISEE. Ciò significa che le famiglie possono investire in questi titoli senza impattare sull’indicatore utilizzato per l’accesso a prestazioni di welfare.
Questo cambiamento è parte del “Pacchetto Famiglia” della Legge di Bilancio, mirato a sostenere i nuclei familiari a basso reddito. L’esclusione dall’ISEE favorirà le famiglie che scelgono di investire in titoli di Stato e Buoni Fruttiferi Postali, rendendoli strumenti attraenti per il risparmio e contribuendo alla crescita economica del Paese.
I buoni fruttiferi postali sono esempi di come i titoli garantiti dallo Stato (così come i BTP) possano offrire opportunità di investimento vantaggiose per i piccoli risparmiatori. Con alti tassi di rendimento (il Buono Minori propone un tasso fino al 6%) e la possibilità di acquisto diretto senza commissioni, questi prodotti finanziari diventano sempre più attrattivi.
Esclusione buoni fruttiferi postali dal calcolo ISEE: è una misura equa?
Nonostante i benefici, permangono dubbi sull’equità della misura. Vi è preoccupazione che tale disposizione possa avvantaggiare quelle famiglie che, pur avendo capitali da investire, godranno dei medesimi diritti ai fini ISEE di famiglie effettivamente povere.
Effetti su bonus e agevolazioni
La modifica dell’ISEE potrebbe avere implicazioni significative su vari bonus e agevolazioni statali, compreso l’assegno unico. Con un ISEE inferiore, alcune famiglie potrebbero ricevere un assegno unico maggiore, essendo il valore dell’assegno determinato in base a scaglioni ISEE specifici.
Adattamento alla normativa UE
Per evitare controversie con le regole UE sulla libera concorrenza nel mercato comune, il Governo ha esteso l’incentivo anche ad altre forme di investimento garantite dallo Stato. Questa estensione mira a mantenere l’equilibrio nel mercato finanziario e a promuovere una concorrenza leale.
Il Ddl di bilancio attuale non è ancora definitivo e deve concludersi l’iter parlamentare. Quindi, potrebbero esserci ulteriori sviluppi o modifiche alla norma. Sarà fondamentale monitorare il processo legislativo per comprendere il reale impatto della riforma ISEE sulla società italiana.
A ogni modo, se la novità dovesse andare a porto, può essere molto utile sapere che il possesso dei buoni fruttiferi postali (fino a un valore limite di 50 mila euro, non sarà considerato ai fini ISEE, con relative positive conseguenze sugli importi o la sussistenza di specifici bonus fiscali.