Rialzo dei tassi di interesse per i buoni fruttiferi postali a fine ottobre: i risparmiatori che decideranno di investire su questo strumenti, potranno godere di tassi vantaggiosi dopo il recente rialzo che era nell’aria. L’incremento degli interessi ha riguardato tutte le tipologie di buoni postali e adesso andremo a riepilogarle, anche per capire qual è il buono che oggi conviene di più, ovvero qual è il buono che registra il rendimento più interessante.
Interessi più alti per i Bfp a breve-medio termine
Il Buono 3 Anni Plus, fino a poche ora fa, contava su un rendimento annuo lordo massimo dell’1%. Dopo il rialzo dei tassi di interesse si è arrivati a 1,50%. Investendo oggi 5.000 euro su questo buono, a scadenza si otterrebbe un rimborso del valore di quasi 200 €.
Il Buono Rinnova è un titolo dedicato a chi ha rimborsato un buono fruttifero scaduto a partire dal 20 settembre 2022 ed entro il periodo di collocamento del Buono Rinnova. Reinvestendo il valore rimborsato su questo titolo postale, si potrà ottenere un rendimento annuo lordo a scadenza del 3,25%, ovvero un netto +1% rispetto al rendimento precedente. Flessibile e della durata di 6 anni, se decidi di chiedere il rimborso dopo 3 anni potrai avere un rendimento netto del 2% sulle somme depositate.
Il Buono 3×2 anche ha una durata di 6 anni, ma un rendimento minore rispetto al Buono Rinnova, che però resta dedicato solo a chi ha già investito in buoni e ottenuto i relativi rimborsi. Il Bfp 3×2 offre ora un rendimento annuo lordo a scadenza del 2% (1,25% dopo 3 anni). Investendo 10.000 €, a scadenza, quindi dopo 6 anni, si otterrebbero 1.103,92 € di interessi.
Cambia anche il rendimento del Buono 4 anni risparmiosemplice, buono fruttifero riservato a chi ha sottoscritto un piano di risparmio risparmiosemplice: il rendimento annuo lordo a scadenza (il buono ha una durata di 4 anni) è dell’1,50% (prima era dell’1%), mentre il rendimento premiale (una volta raggiunte 24 sottoscrizioni periodiche) è del 2,50% (prima era dell’1,50%).
Buoni fruttiferi postali a medio-lungo termine: quale conviene di più?
Proseguiamo nel vedere com’è cambiato il rendimento dei buoni fruttiferi a medio-lungo termine, iniziando dai Buoni 3×4, della durata di 12 anni. Rispetto a prima c’è un rialzo di mezzo percentuale che matura ogni trimestre. Il rendimento annuo lordo a scadenza (dopo 12 anni), è del 2,50%: dalla fine del primo trimestre al compimento del terzo trimestre, il rendimento passa dall’1,25% al 2,25% (con un 1,75% maturato dopo 6 anni). Investendo 10.000 euro sul Buono 3×4, si otterrebbero a scadenza 3.017,78 €.
Per quanto riguarda il Buono 4×4, il rendimento annuo lordo a scadenza (dopo 16 anni) resta del 3%, ma si alzano i tassi di interesse che maturano nei quadrienni precedenti: 1,50% dopo il primo quadriennio, 2% dopo il secondo quadriennio e, infine, 2,25% dopo 12 anni. Investendo 5.000 €, dopo 16 anni otterresti un rendimento netto di 2.645,59 €.
Migliorano leggermente anche i rendimenti del Buono ordinario, di durata ventennale: i tassi di interesse iniziano a crescere dopo 12 mesi dell’1,20% per arrivare al 2,50% a scadenza naturale. Con 5.000 euro, il rendimento dopo 20 anni garantirebbe 7.789,68 € (compresa la quota inizialmente investita).
Il miglior rendimento, però, lo offre sempre il Buono dedicato ai minori, che aumenta i tassi di interesse nel corso del tempo in modo molto interessante. Infatti, si parte dal 2,50% di interessi che maturano dopo appena 1 anno e 6 mesi, fino ad arrivare al 4,5% al compimento del 16° anno di età. Investendo 10.000 euro su questo tipo di buono per un bimbo che nasce in questi giorni, si andrebbero a ottenere a scadenza 10.432,94 euro di interessi al compimento del 18° anno di età.