Alcuni nostri lettori ci hanno chiesto un parere sulla possibilità di investire in CoCo Bond attraverso gli ETF. E’ questa una alternativa valida anche per ridurre il livello di rischio intrinseco ai contingent convertible additional Tier 1 bond?
Per dare una risposta a questa domanda è necessario esaminare cosa sono sono i CoCo Bond prestando particolare attenzione ai rischi di queste obbligazioni.
Questo post si articolerà quindi in due distinte parti: la prima è dedicata al funzionamento dei CoCo Bond mentre la seconda riguarda gli ETF CoCo Bond.
Indice
CoCo Bond cosa significa
CoCo Bond, come accennato nella premessa, è semplicemente un acronimo che sta per contingent convertible additional Tier 1 bond. Di cosa stiamo parlando concretamente? Semplicemente di obbligazioni bancarie. In realtà nella macrocategoria dei prestiti obbligazionari bancari, rientrano tipologie molto diverse di strumenti di debito. I CoCo Bond sono grossomodo le vecchie obbligazioni bancarie subordinate Tier1, un tempo molto diffuse, ma attualmente poco utilizzate a causa proprio del successo dei nuovi CoCo Bond che hanno mostrato di avere un appeal decisamente più alto presso gli investitori.
CoCo Bond cosa sono
Scendiamo ora più nel dettaglio dell’argomento. Tecnicamente i CoCo Bond sono obbligazioni ibride subordinate perpetual che prevedono il pagamento di un certo interesse al sottoscrittore e inoltre hanno la caratteristica di poter essere convertite in azioni della società emittente. Parliamo quindi di obbligazioni convertibili ma non in senso tradizionale.
Caratterista peculiare dei classici bond convertibili è la possibilità, in capo al sottoscrittore, di poter procedere alla conversione del prestito obbligazionario. Ebbene nulla di tutto questo avviene con i CoCo Bond la cui conversione si verifica in modo automatico oppure viene decisa dall’emittente. Il risparmiatore sottoscrittore, quindi, non ha alcuna discrezionalità nell’eventuale processo di conversione dei Coco Bond. La trasformazione in azioni diventa quindi un evento subito se non addirittura imposto.
La posizione subalterna del sottoscrittore è evidentissima soprattutto nel caso della conversione automatica del CoCo Bond. Essa si attiva immediatamente in presenza di determinate condizioni come ad esempio un brusco calo dei parametri patrimoniali della banca e viene subita senza possibilità di negoziazione dal sottoscrittore. Ad esempio se il Core Tier 1 Ratio della banca dovesse scendere sotto a un certo livello, i CoCoBond verrebbero subito convertiti automaticamente in azioni.
E’ proprio questa caratteristica che ha reso molto popolari i CoCo Bond tra le banche. Gli istituti hanno infatti bisogno di continuo capitale e i CoCo Bond sono uno strumento ideale visto che, proprio nel momento del bisogno, vengono convertiti in azioni. Attraverso l’obbligazione il livello di debito della banca si riduce dell’importo dell’obbligazione e, in parallelo, aumenta il livello di capitale.
Quindi senza fare tanti giri di parole, possiamo affermare che obbligazioni come i CoCo Bond sono molto convenienti per le banche. E per i risparmiatori?
CoCoBond rischi
Chi sceglie di investire in CoCo Bond lo fa perchè è attratto dalla possibilità di ottenere rendimenti fissi durante tutta la durata della vita del bond. Il risparmiatore che sottoscrive questo genere di obbligazioni riceverà il pagamento degli interessi maturati. Il fatto è che i rendimenti medi dei CoCo Bond sono molto allettanti e, considerando l’asfissia delle remunerazioni dei bond, non c’è nulla di cui stupirsi se la tentazione di investire in CoCo Bond è così alta.
Tuttavia, prima di inserire CoCo Bond nel proprio portafoglio, è il caso di procedere ad una valutazione dei rischi.
Inutile fare giri di parole: i risparmiatori che comprano CoCo Bond rischiano di perdere tutto o una parte del capitale investito.
A voler essere rigorosi, i rischi dei CoCo Bond sono di doppia natura:
- rischi noti in anticipo: rientrano in questo gruppo la frequenza delle cedole, il rating dello strumento, le leva finanziaria, la solidità dell’emittente
- rischi imprevisti: sono sconosciuti al momento della sottoscrizione, rientrano in questo gruppo possibili della posizione patrimoniale futura dell’emittente
Oltre a questi due gruppi di rischi, c’è poi una terza variabile di cui tenere conto: gli effetti che si verificano al momento dello scambio bond/azioni. Quando avviene la conversione delle obbligazioni in azioni, il risparmiatore diventa azionista ad un prezzo indicato nel prospetto di acquisto del CoCo Bond. Se tale valore è superiore a quello di mercato, il risparmiatore incasserà un guadagno ma se il prezzo è invece più basso, ci sarà una perdita.
Considerando tutti i rischi con cui il risparmiatore può fare i conti, ne consegue che i CoCo Bond sono molto convenienti alle banche ma potrebbero esserlo di meno ai sottoscrittori. I rendimenti offerti da queste obbligazioni sono però molto allettanti e allora c’è un modo per investire in strumenti simili senza doversi far carico di un rischio così alto? Non parliamo di investimenti sicuri ma almeno della possibilità di non ritrovarsi un bel giorno a fare i conto con un default automatico. La risposta è affermativa. Una valida alternativa ai CoCo Bond sono ETF che investono in queste obbligazioni senza l’incubo dell’alto profilo di rischio.
Parliamo proprio di ETF con sottostante CoCo Bond anzi, vista la limitazione del mercato italiano, parliamo di ETC CoCo Bond.
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ETC CoCo Bond vantaggi
Rispetto ai CoCo Bond, gli ETC che investono su queste particolari obbligazioni, consentono al risparmiatore di beneficiare di una buona diversificazione del portafoglio. In pratica viene salvata la possibilità di beneficiare degli alti rendimenti (caratteristica propria dei CoCo Bond) a fronte di un rischio più contenuto visto che il paniere ETF è molto diversificato.
Una soluzione interessante quindi soprattutto per chi non la sente di farsi carico dell’eccessivo sbilanciamento tra rischi e rendimento che caratterizza i CoCo Bond.
Migliori ETF CoCo Bond
Quali sono quindi i migliori ETF/ETC CoCo Bond su cui oggi è possibile investire?
Limitando l’analisi alla sola Borsa Italiana, si possono trovare tre strumenti molto interessanti:
- Wisdomtree At1 Coco Bond Ucits Etf – Usd
- Invesco AT1 Capital Bond Acc
- Invesco AT1 Capital Bond Eur Hdg Dist
In tutti e 3 i casi abbiamo a che fare con ETF indicizzati obbligazionario. Le caratteristiche, però, sono differenti essendo il primo e il terzo a distribuzione e il secondo ad accumulazione.
Wisdomtree At1 Coco Bond Ucits Etf – Usd
Emesso dalla WISDOMTREE ISSUER ICAV, il codice ISIN di questo ETF è IE00BZ0XVF52. Lo strumento investe in un paniere che è composto da CoCo Bond denominati in Dollari, Sterlina e Euro. Ciò significa esposizione al rischio cambio. La replica dell’ETF è fissa mentre la frequenza di distribuzione della cedola è semestrale. La performance a 1 mese evidenzia a inizio gennaio una flessione del 2,87% mentre, su base annua, la performance è positiva per il 2,78%.
Invesco AT1 Capital Bond Acc
Emesso da INVESCO MARKETS II plc, il codice ISIN di questo ETF è IE00BFZPF322. Come nel caso precedente, anche questo ETC è esposto al rischio cambio visto che investe in un paniere formato da da CoCo bond con denominazione in Euro, Dollari o Sterlina. AT1 Capital Bond Acc è ad accumulazione e replica fissa. Le commissioni totale annue sono dello 0,39% mentre la performance dell’ultimo mese evidenzia un calo dello 0,97% al contrario di quella annua che invece segna quasi un +11%.
Invesco AT1 Capital Bond Eur Hdg Dist
Il terzo migliore ETF CoCo Bond è emesso da Invesco ed è riconoscibile dal codice ISIN IE00BFZPF439. I proventi sono a distribuzione trimestrale. L’ETF investe in CoCo Bond denominati in Dollari Usa. Non è quindi presente il rischio cambio. Commissioni totali annue 0,39% e performance negativa sia su base mensile (-1,26%) che su base annua (-1,84%).