I nuovi ETF Ethereum (ci riferiamo ai fondi con sottostante Ether spot) verranno approvati dalla SEC entro la fine di luglio. Il passaggio dovrebbe essere una pura formalità come affermato ad inizio mese dal Steve Kurz, Head of Asset Management di quella Galaxy Digital che figura nella lista degli otto gestori patrimoniali che ad oggi risultano aver fatto domanda alla Securities and Exchange Commission per l’autorizzazione alle negoziazioni di altrettanti ETF spot su Ethereum.
Il via libera della SEC renderà possibile comprare i nuovi ETF su Ethereum in Usa. Un ben passo in avanti visto che per adesso possono essere acquistati solo gli ETF con sottostante i contratti futures su Ether. Gli investitori americani possono quindi dormire sonni tranquilli perchè per loro sarà questione di settimane avere la possibilità di scegliere tra ETF Ether spot e i già listati fondi basati sui futures ETH. In pratica avverrà né più e né meno di quello che sta già accadendo con gli ETF su Bitcoin spot e gli ETF su Bitcoin futures.
E in Italia cosa accadrà una volta che dalla SEC arriverà l’ok ai nuovi ETF su ETH. Gli investitori potranno comprare anche in Italia i nuovi ETF su Ethereum o ci saranno delle limitazioni?
Visto che al via libera della SEC dovrebbero mancare poche settimane, vale la pena non farsi trovare impreparati a questo evento scegliendo già ora la piattaforma che consente di comprare gli ETF su Ethereum spot anche in Italia. Ci sono tantissimi broker per investire in ETF ma, considerando i precedenti, è probabile che non tutti includeranno i nuovi strumenti di investimento nella loro offerta di ETF criptovalute anche perchè ci sono precisi limiti normativi in Europa che sono difficilmente aggirabili.
Indice
Si potranno comprare i nuovi ETF Ethereum in Europa?
Come già avvenuto a inizio anno con gli ETF Bitcoin spot, è fuori discussione che anche i nuovi ETF su ETH spot faranno molto rumore a livello globale. E’ anche per questo che la decisione della SEC è attesa con così tanta ansia. In Europa però le cose sono più complesse perchè sui mercati del Vecchio Continente, per una questione di regolamentazione UCITS, non ci sono ETF ma tanti ETC e ETN. Nel caso specifico di Ethereum, quindi, non ci saranno ETF UCITS su ETH. Investitori europei a bocca asciutta, quindi?
Niente affatto perchè già da tempo in Europa si possono comprare ETP su Ethereum. L’acronimo sta per Exchange Traded Product. Fondamentalmente, senza scendere troppo in dettagli tecnici, si tratta degli ETF versione europea ma a differenza dei classici ETF, hanno durata illimitata, non pagano interessi e sono stati progettati per replicare la performance di un’attività sottostante, in questo caso Ether, senza il possesso indiretto di una quota della criptovaluta detenuta dal gestore, elemento quest’ultimo, che invece caratterizzerà i veri ETF su ETH.
La stragrande maggioranza dei 150 ETP su crypto presenti in Europa, tra cui molti su ETH, investono con contratti futures (anche su Ethereum). Tuttavia una quota significativa investe direttamente sulle criptovalute (e su Ether) con replica fiss (spot).
Per farla breve in Europa si possono già comprare ETP su Ethereum e c’è anche l’imbarazzo della scelta. Basta andare a spulciare la lunghissima lista degli ETP su crypto domiciliati in Europa e trovare quello più interessante.
Gli ETF Ethereum spot approvati dalla SEC arriveranno in Europa?
Gli ETF su Bitcoin spot in negoziazione in Usa da gennaio non possono essere comprati in Europa per la questione della regolamentazione UCITS. I prossimi ETH su Ethereum spot avranno lo stesso destino e quindi niente possibilità di acquisto in Europa.
Il punto è che fino a quando il legislatore europeo non modificherà la normativa che vieta la creazione di fondi che investono su un singolo asset (bitcoin, ethereum ma anche tutte le materie prime e infatti in Europa non sono quotati ETF oro ma ETC oro), nessun ETF classico potrà avere il lasciapassare.
Proprio per questa ragione è già assodato che in Europa i nuovi ETF Ethereum non potranno essere acquistati ma ciò non è detto che non possano comunque arrivare. Come già accaduto con gli ETF Bitcoin spot, anche quelli su Ether spot potrebbero essere inseriti nella proposta di alcuni broker.
Comprare gli ETF Ethereum in Italia è possibile?
Anche in Italia non ci saranno ETF UCITS su ETH. Tuttavia nel nostro Paese, come in Europa, è già da tempo possibile comprare ETC su Ether spot e futures.
Per gli investitori, quindi, nessun problema. Ciò però non significa che Borsa Italiana ospiti gli ETP su ETH. In realtà, infatti, i circa 150 Exchange Traded Product su crypto domiciliati in Europa (tra cui tanti su ETH) sono quotati su listini come l’Euronext Paris, l’Euronext Amsterdam e ancora XETRA e SIX Swiss Exchange. Non compare alcun indice di Borsa Italiana.
Cosa significa tutto questo? In pratica a Piazza Affari non è listato alcun ETP su ETH. E’ questo sicuramente un limite dell’offerta del mercato italiano ma la questione non interessa punto gli investitori.
Come comprare gli ETP Ethereum in Italia
La stragrande maggioranza dei circa 150 ETP crypto domiciliati in Europa e quotati sulle borse europee sono anche registrati per gli investitori italiani. Ci sono ETP su bitcoin, su ethereum, su solana e su tante altre criptovalute. Alcuni investono su asset spot e altri su contratti futures. La proposta è quindi completa.
Gli investitori che vogliono comprare gli ETP Ethereum in Italia devono solo accertarsi di una cosa: che il loro broker consenta di fare trading su questi ETP. Non deve interessare nulla il fatto che questi Exchange Traded Product non siano listati su Borsa Italiana ma solo sui più importanti mercati di ETF in Europa perchè comunque sono disponibili.
Non ci sono quindi problemi di alcun tipo. Già ora è possibile quindi iniziare ad investire sugli ETP Ethereum usando piattaforme di broker come ad esempio Scalable Capital o di banche come l’italiana Fineco.
Come funzionano gli ETP su Ether presenti in Italia
Comprando un ETF su Ether l’investitore possiederà, sia pure in modo indiretto, una quota dell’asset sottostante ossia di Ether. Comprando gli ETP su Ether, invece, il possesso riguarda un titolo di debito e non l’attività replicata. Questa è la principale differenza tra i veri ETF Ether che presto saranno approvati dalla SEC e gli ETP Ether che sono già presenti in Italia (ma non sono quotati su Borsa Italiana). Anche il trattamento fiscale tra i due strumenti è differente visto che gli ETP vengono in pratica tassati come delle azioni e quindi danno all’investitore la possibilità di compensare plusvalenze e minusvalenze in sede di dichiarazione dei redditi.
Questo “vantaggio” fiscale viene annullato da due limiti oggettivi degli ETP rispetto agli ETF: l’esposizione al al rischio di controparte verso l’emittente (negli ETF il patrimonio non solo è segretato ma è diviso da quello dell’emittente) e i costi di gestione (comprese le commissioni) più alti.
Non è colpa di nessuno se c’è questa situazione. E’ la normativa UCITS (Undertakings for the Collective Investment of Transferable Securities) a bloccare, nel nome della sacrosanta tutela dell’investitore, la quotazione di ogni fondo che sia caratterizzato da una forte concentrazione. Questa legge prevede che gli ETF autorizzati in Europa non passano avere più del 20% concentrato su un solo asset. Se superano questo limite non possono essere classificati come ETF nè funzionare come i classici ETF.
Ebbene nel caso degli ETF Ether in approvazione SEC siamo sul 100% di concentrazione e quindi non c’è proprio margine per una autorizzazione. In Italia esta l’alternativa, già praticabile, degli ETP su Ether (pur con tutti i limiti citati in precedenza compresa anche l’assenza di garanzie sulla replica fedele del prezzo spot del sottostante e ovviamente la non presenza delle tutele UCITS che riguardano solo i prodotti classificati come ETF).