È notizia recente che il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di innalzare di 75 punti base i tassi di interesse di riferimento (all’1,25%, all’1,50% e allo 0,75%) a partire dal 14 settembre 2022. La decisione è stata presa lo scorso 8 settembre e ciò avrà influenze non positive sui tassi di mutui e prestiti. Diverso il discorso per i buoni fruttiferi postali, i conti deposito e i Btp, i cui rendimenti sono al rialzo. E non finisce qui, perché dalla BCE fanno sapere che sono previsti a breve ulteriori incrementi dei tassi di interesse per contrastare la crescita dell’inflazione. La componente del comitato esecutivo della BCE Isabel Schnabel, infatti, ha dichiarato: “Ci attendiamo di alzare ancora i tassi di interesse in diverse riunioni”. Dopotutto i rialzi di settembre seguono quelli di luglio, quando l’aumento fu di 50 punti base. “Continueremo i rialzi fino a livelli che garantiranno il tempestivo ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo del 2% sul medio termine”, ha aggiunto.
Buoni fruttiferi postali: rendimenti ancora più alti in arrivo?
Il rendimento dei buoni fruttiferi postali è già aumentato nei mesi scorsi: basta confrontare i tassi di interesse odierni con quelli di 1 anno fa per capire che la musica è cambiata e che chi intende investire i suoi risparmi in un buono postale, può farlo oggi senza temere guadagni miserrimi. Il fatto è che con il rialzo dei tassi di interesse da parte della BCE, anche il rendimento dei buoni fruttiferi potrebbe risentirne (in positivo per chi vuole investire).
Tuttavia i rialzi non avvengono automaticamente: la procedura per stabilizzare i nuovi tassi non è tra le più rapide e inoltre deve seguire la conferma della Cassa Depositi e Prestiti. Al momento in cui scriviamo, il rendimento più alto per i Buoni a breve termine è garantito senz’altro al Buono 3 anni Premium, che offre un rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,50%. I buoni postali a lungo termine che offrono un migliore rendimento sono i buoni 4×4, che propongono un rendimento annuo lordo a scadenza del 3%. Elevato anche il rendimento dei buoni fruttiferi dedicati ai minori, con rendimento annuo lordo massimo fino al 3,50%.
Rendimento conti deposito in rialzo
Dopo un periodo di stanca, in cui i conti deposito sono quasi spariti dalla circolazione per colpa di rendimenti più che miseri, a oggi cresce l’interesse dei risparmiatori e crescono anche le soluzioni offerte dalle banche, con rendimenti più che discreti. Anche in questo caso i rendimenti potrebbero salire ancora. C’è da registrare il 3,20% di Cherry Bank con vincolo a 60 mesi, ma anche il 2,75% del conto deposito illimity, sempre con vincolo a 60 mesi.
Tra i conti non vincolati figura Conto Progetto di Banca Progetto, che propone un tasso dell’1,75% fino a fine 2022 e dell’1,50% fino a fine 2023, con imposta di bollo a carico della banca.
E i Btp?
Anche per i Btp c’è stato l’adeguamento del tasso di interesse con la nuova asta. I BTP a 3 anni sono saliti a un rendimento del 2,77%, con un aumento di 92 punti base rispetto all’operazione precedente, mentre i Btp a 7 anni sono saliti al 3,5% (+74 pb) e il Btp settembre 2046 ha raggiunto il 4,04% di rendimento.