La campagna fiscale è alle porte, anche quest’anno nonostante l’epidemia in corso i centri fiscali apriranno le loro porte per accogliere le dichiarazioni dei redditi dei cittadini. Una delle domande più ricorrenti tra gli investitori e i risparmiatori riguarda le modalità con cui vanno dichiarati i redditi maturati tramite il conto deposito e il rendimento che frutta. Vediamo di seguito cosa comporta avere una quantità di denaro in un conto deposito in materia di dichiarazioni fiscali e di agevolazioni.
Conto deposito e trattamento fiscale: i dettagli
In genere le somme depositate su un conto deposito sono sottoposte a prelievo fiscale direttamente da parte della banca. L’istituto applica una ritenuta fiscale sugli interessi maturati nel conto deposito per una percentuale che a oggi si attesta sul 26%, mentre l’imposta di bollo è pari allo 0,20% della somma depositata nel caso in cui la giacenza media superi € 5.000, se invece la giacenza non raggiunge questa soglia l’imposta di bollo ha il valore di 1 €.
Ricordiamo comunque che oggi molte banche e molti istituti si fanno carico dell’imposta di bollo al posto del cliente, quindi dipende molto dall’offerta che si sottoscrive.
Sciogliamo ora i dubbi: gli interessi maturati nel conto deposito vanno dichiarati nel modello 730? E per quanto riguarda l’Isee, è necessario dichiararli?
Interessi conto deposito e 730
Essendo il conto deposito e il suo rendimento tassato già alla fonte dalla banca, gli interessi percepiti annualmente non vanno dichiarati in sede di dichiarazione dei redditi né nel modello 730 né nel modello Unico. La banca trattiene l’aliquota del 26% sul lordo e la gira in un secondo momento all’Agenzia delle Entrate. Attenzione però all’unica eccezione, che riguarda gli assegni familiari: se viene richiesto l’assegno si considerano nel calcolo del reddito anche quei redditi tassati alla fonte che superino € 1.032,92. Fanno parte di questi tipi di reddito anche gli interessi derivati dal conto deposito, anche se la cifra soglia è molto alta in quanto per avere un rendimento annuo superiore occorre depositare cifre che si aggirano intorno a € 50.000, tenendo conto della media delle percentuali di interessi nel panorama delle offerte. Nel caso comunque si rientri in questa categoria, gli interessi vanno dichiarati nel rigo D2 del 730 “Altri redditi diversi di capitale”.
Interessi e Isee
Se si presenta la documentazione per l’Isee, al fine di ottenere agevolazioni e benefici, gli interessi maturati sul conto deposito vanno sommati alla somma depositata indicando comunque nella sezione relativa al patrimonio mobiliare il saldo attivo al lordo degli interessi. L’Isee è uno strumento che fotografa la situazione economica della famiglia, pertanto il patrimonio mobiliare presente su un conto deposito rientra a pieno titolo tra quelli da dichiarare in sede, e non fanno eccezione gli interessi maturati, indipendentemente dalla giacenza media e dalla soglia, in quanto a tutti gli effetti si tratta di capitale disponibile alla famiglia.
Abbiamo quindi visto come comportarsi in sede di domande e dichiarazioni fiscali se si è titolari di un conto deposito e se si percepisce un rendimento legato agli interessi applicati sul conto.
In sede di dichiarazione dei redditi non c’è obbligo, a meno di cifre molto alte abbinate alla domanda di assegni familiari, mentre per l’Isee il conto deposito è da dichiarare in toto compreso di interessi.
Per ulteriori chiarimenti leggi il seguente approfondimento: Interessi conto deposito e ANF: cosa va indicato nel 730?