Hai BTP in portafoglio e vorresti capire cosa sta condizionando il loro andamento in questa attuale fase? Esigenza più che legittima che, a conti fatti, riguarda anche gli amici che non hanno mai comprato BTP ma vorrebbero iniziare a farlo prima che la BCE cambi passo sui tassi e quindi prima dell’inversione della curva dei rendimenti dei titoli di stato italiani.
Premesso questo, nel mese di giugno c’è stato un evidente ribasso dello spread Btp Bund che, in alcune fasi, è sceso addirittura sotto ai 160 punti base. La flessione del differenziale di rendimento tra il decennale italiano e quello tedesco, è imputabile ad un fattore ben preciso che riguarda i fondamentali macro dell’Italia: nel terzo trimestre 2023 il Prodotto Interno Lordo dell’Italia ha messo a segno un’ottima performance grazie alla spinta del settore terziario. Una buona notizia per l’economia italiana è stata quindi alla base del restringimento dello spread.
Tuttavia c’è stato anche un risvolto negativo della medaglia. L’economia non si è raffreddata e l’inflazione continua a pesare più di altri Paese europei.
Parallelamente la BCE ha proseguito il suo intervento di sostegno dei paesi dell’area Euro. Sono infatti proseguiti gli acquisti netti e nel periodo compreso tra aprile e maggio, l’EuroTowwer ha reinvestito i proventi dei titoli di stato tedeschi, francesi e spagnoli scaduti in titoli di stato italiani, belgi e greci ossia titoli di paesi in difficoltà sul fronte del debito pubblico. Questo meccanismo ha condizionato l’andamento attuale dei BTP.
Cosa condiziona l’andamento dei BTP in generale
In generale valore e rendimento dei BTP sono condizionati da almeno 4 fattori specifici:
sono influenzati da diversi fattori:
- Tassi di interesse: Tanto per iniziare i BTP sono fortemente influenzati dai tassi di interesse di mercato. Quando i tassi di interesse salgono, il valore dei BTP diminuisce e i rendimenti salgono; al contrario, quando i tassi di interesse scendono, il valore dei BTP può aumentare e i rendimenti scendono
- Fiducia degli investitori: La fiducia degli investitori nell’economia italiana e nella sua capacità di onorare i propri obblighi di debito influisce sulla domanda di BTP. Se gli investitori ritengono che l’Italia abbia una solida situazione economica e finanziaria, saranno più inclini ad acquistare i BTP, aumentando la domanda e facendo diminuire i rendimenti. Al contrario, se c’è preoccupazione per la stabilità economica o politica del Paese, la domanda potrebbe diminuire e i rendimenti aumentare.
- Inflazione: Quando l’inflazione è alta, i rendimenti richiesti dai detentori di BTP possono aumentare, influenzando il loro valore.
- Rating di credito: Il rating di credito dell’Italia, assegnato dalle agenzie di rating internazionali, ha un impatto significativo sui BTP. Se il rating di credito dell’Italia viene declassato, c’è un aumento del rischio per gli investitori, il che potrebbe portare a una diminuzione della domanda di BTP e ad un aumento dei rendimenti richiesti per detenere questi titoli.
- Politica monetaria: Le decisioni e le azioni della Banca Centrale Europea (BCE) possono influire sui BTP. Ad esempio, se la BCE decide di ridurre i tassi di interesse o di implementare politiche di stimolo economico, ciò potrebbe ridurre i rendimenti dei BTP e aumentarne il valore.
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Il Tesoro punta a favorire i retail sui BTP
Dietro alla performance della carta italiana, c’è poi anche un motivo più pratico che su questo sito abbiamo evidenziato molto spesso: da tempo il Ministero del Tesoro sta perseguendo un obiettivo ben preciso che è quello di incrementare la quota di BTP detenuti dal retail domestico tagliando la quota riferibile agli investitori speculativi. Dietro a questa operazione c’è un preciso disegno che è quello di mettere le finanze pubbliche nelle condizioni di non dover subire gli effetti derivanti al possibile futuro minor supporto da parte dell’EuroTower.
Un disegno che il MEF e il governo perseguono tenacemente da tempo. Tra l’altro la stessa emissione del nuovo BTP Valore va letta proprio in quest’ottica. La risposta da parte degli italiani almeno per adesso appare positiva.
Il BTP Valore, infatti, è riuscito a raccogliere ben 18 miliardi di euro tra i risparmiatori italiani e non è detto che, alla luce del successo e tenendo conto di quello che è l’obiettivo di fondo perseguito dal MEF con queste operazioni, ci possa essere un secondo BTP Valore nel secondo semestre 2023. Staremo a vedere.