In un contesto caratterizzato da una spicca volatilità e da estrema incertezza sulle prospettive monetarie ed economiche globali, è più che naturale puntare a creare una rendita periodica per i propri risparmi. E’ proprio per questo motivo se, mai come adesso, c’è un forte interesse verso i titoli di stato. Se i BTP hanno tanto successo, infatti, non è solo grazie ai rendimenti record che essi sono in grado di offrire (il benchmark decennale rende oltre il 5%) ma anche per la stabilità garantita dalla cedola periodica (il discorso non vale, invece, per i BOT che non hanno cedola).
Tuttavia non è solo all’obbligazionario sovrano che si può guardare per creare una rendita. Anche la cedola di un fondo obbligazionario globale che investe su indici di titoli ad alto dividendo è una alternativa da tutti percorribile per plasmare una rendita che consenta di attraversare le fasi di incertezza.
I dati sui rendimenti trimestrali dei fondi che investono su azioni ad alto dividendo confermano non solo la fase positiva che questa tipologia di asset attraversa ma soprattutto il loro perfetto inserimento in una strategia di lungo termine che punta a garantirsi una rendita. Infatti, nonostante la fase di estrema incertezza, i più importanti fondi azionari focalizzati sul dividendo sono arrivati ai massimi da 15 anni. Ben si prestano quindi al disegno rendita.
I fondi azionari dividendo per creare una rendita periodica stabile
Attraverso gli stacchi dei dividendi è possibile creare rendite periodiche. Lo stacco della cedola, infatti, avviene una volta all’anno (2 volte nel caso in cui sia previsto un acconto e poi un saldo, 4 volte se il dividendo viene diviso in 4 tranche come ad esempio fanno Eni e STMicroelectronics).
Inserendo in portafoglio un solo titolo da dividendo si corre il rischio di non riuscire a creare una rendita periodica di lungo termine. Vero è che ci sono azioni che da decenni staccano la cedola riuscendo, anno dopo anno, anche da alzarne l’ammontare, tuttavia ci potrebbero essere mille motivi per cui, proprio in un certo anno, l’appuntamento con la remunerazione viene ridimensionato. Proprio per questa ragione gli investitori che puntano a creare una rendita da dividendo, preferiscono comprare più azioni che si prestano per questo intento. Anche questa, però, è una strada complessa e non adatta a chi non può vantare grande esperienza sul mercato azionario.
Ed ecco allora che si spiega il motivo per cui sono i fondi azionari dividendo ad avere grande popolarità tra chi ha come obiettivo la creazione di una rendita anche perchè si tratta di strumenti che si possono comprare sulle piattaforme di fondi online e quindi non è più necessario andare per forza in banca.
Tecnicamente i fondi azionari dividendo sono strumenti che garantiscono la massima diversificazione (a differenza dell’investimento in singole azioni da dividendo) privilegiando tutti quei settore che da sempre garantiscono alti dividendi (come quello farmaceutico, quello finance e quello del food) ma aprendo anche a quei comparti che ultimamente staccano cedole consistenti come ad esempio il settore tech e quello della salute.
Ma i fondi azionari dividendo garantiscono anche rendimenti stabili nel corso del tempo riducendo il rischio di perdite (anche in questo caso si tratta di un punto di vantaggio rispetto ai singoli titoli). C’è poi il valore aggiunto rappresentato dalla rendita periodica costituita dal dividendo passivo staccato dalle azioni che compongono il fondo e per finire un ottimo potenziale di crescita garantito dal fatto che le società che staccano la cedola spesso lo aumentano nel corso del tempo e quindi gli investitori possono anche beneficiare di un aumento del reddito generato dalla cedola.
Leggi anche >>> I 5 migliori ETF alto dividendo del 2023
Fondi azionari dividendo presenti in Italia con rendimento a 3 anni del 15%
Sul mercato italiano sono presenti molti fondi azionari che investono su titoli ad alto dividendo. Si tratta di un settore molto dinamico che gli investitori, da sempre, dimostrano di apprezzare tanto. Una certa quota di portafogli è sempre allocata su questa tipologia di fondi azionari proprio in ragione del discorso rendita.
Ad esempio Schroder Global Dividend Maximiser Classe A Acc Usd è un fondo che investe sull’azionario globale con esposizione su azioni o titoli connessi ad azioni di livello mondiale. Lanciato nel 2007, il rendimento del fondo a 3 anni è del 14,7%. La focalizzazione è principalmente su tre settori: salute, finance e comunicazione. Il 33% del fondo è investito in azioni europee mentre il 25% in quelle americane. E’ un fondo che si presta molto bene ad investitori con approccio speculativo visto che, tra le sue caratteristiche, ci sono anche contratti di opzione che vengono stipulati in modo selettivo per generare altri proventi che si vanno ad aggiungere alla rendita periodo garantita dal dividendo.
Abbassando l’asticella della complessità c’è poi Invesco Global Equity Income Fund Classe A USD DisM, un fondo azionario internazionale che che investe su azioni internazionali puntando sulla crescita del capitale nel lungo termine. Nato nel 2014, il fondo ha un rendimento a 3 anni del 15,55%. I settori più rappresentati sono quelli dei beni industriali e del tech mentre a livello geografico il 17% è investito in Usa e il 43% in Europa.
Altro fondo che si presta per creare una rendita da dividendo è M&G (Lux) Global Dividend Fund Classe A Eur Inc. A differenza dei primi due, questo è si un fondo azionario globale ma applica i criteri ESG. Nato nel 2018, è focalizzato sempre su tech salute e finanza ed investe per il 18% in Europa e per il 38% in Usa (proporzioni differenti rispetto ai precedenti due fondi e ciò significa che il target di riferimento è rappresentato da investitori più focalizzati su Wall Street). Il rendimento del fondo è stato dell’11,5% negli ultimi tre anni. Obiettivo del fondo è di quello di fornire un flusso di reddito che aumenta ogni anno. Quindi non solo rendita ma reddito in crescita costante.