Il crollo delle borse mondiali degli ultimi tre giorni e il rimbalzo registrati oggi dai mercati asiatici, europei e (sembrerebbe) anche americani, ha messo a fuoco nuove tendenze di investimento tra i trader di tutto il mondo. Chi si è ritrovato con una posizione bruciata essendo stato sorpreso dal sell-off, ci ha messo un pò di tempo per mettere a fuoco quello che stava accadendo sui mercati e quali potessero essere le contromisure da adottare.
Si è così arrivati alla situazione quasi paradossale ben espressa dai commenti sui gruppi social frequentati da investitori per cui accanto a chi si lasciava andare ad insulti di ogni tipo contro Trump, c’era chi invece riproponeva il sempre immortale principio del “Buy the dip” ossia comprare sui ribassi. Per carità acquistare quando azioni e indici di borsa sono in calo è sempre una strategia valida ma il punto è che la situazione attuale innescata dalla guerra commerciale è talmente fluida da rendere impossibile capire quando è il momento giusto per comprare sui ribassi. Vero oggi le borse sembrano rimbalzare ma il rischio che si tratti solo di una parentesi brevissima è alto.
Su RispamiOggi non diamo consigli di investimento, tuttavia quello che possiamo di certo rilevare è un cambio tanto repentino quanto marcato degli stessi strumenti di investimento usati dai trader per affrontare l’attuale dinamica dei mercati. Sempre sui social, molti hanno confidato di aver lasciato perdere per ora i certificati di investimento, optando per strumenti derivati più speculativi che “meglio” sembrano essersi rilevati per affrontare la volatilità. Non sono mancati gli utenti che hanno confidato di aver iniziato a fare trading con i CFD proprio per avere la possibilità di speculare in entrambe le direzioni (long e short trading). L’impressione che abbiamo in via informale dai social è stata poi confermata da una nota di XTB, uno dei più importanti broker CFD d’Europa, con cui è stato segnalato un aumento della domanda da parte degli utenti vecchi ma soprattutto nuovi proprio durante l’attuale fase di turbolenza di mercato.
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I trader guardano ai CFD con il crollo delle borse
Per comprendere le ragioni della crescita della popolarità dei CFD a seguito del sell-off delle borse, è necessario fare un passo indietro è guardare al funzionamento di questi strumenti derivati. Chi aveva azioni e ETF reali nel proprio portafoglio a meno che non ha venduto prima del sell-off fiutando l’imminente crollo, si è ritrovato bruciato (almeno per adesso). I CFD non implicano il possesso reale del sottostante ma solo solo uno strumento speculativo basato sulla differenza di prezzo tra il momento della vendita e quello dell’acquisto. Grazie a questa peculiarità con i CFD è quindi possibile fare trading sia al rialzo che al ribasso sempre senza possedere azioni o ETF reali. Questo è un primo motivo per cui la loro popolarità può essere cresciuta proprio durante il crollo delle borse.
La seconda ragione è strettamente correlata alla prima: i CFD consentono di speculare in day trading e anche intraday rendendo possibile sfruttare i vari cambi di direzione che sono tipici delle fasi di incertezza e volatilità. Si tratta di strumenti a leva che amplificano la portata dell’investimento ma al tempo stesso fanno salire anche il livello di rischio rispetto ad altre tipologie di investimento. Per chi già sa usare la leva nel trading, il passaggio ai CFD nell’attuale fase di incertezza dei mercati è stato più agevole. Va comunque sempre tenuto in considerazione che i Contratti per Differenza sono strumenti ad alto rischio che possono portare alla perdita del capitale investito e quindi va sempre valutato bene se è il caso di usarli onde evitare di cadere poi dalla padella alla brace.
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Fondamentale che i broker CFD sia autorizzati e in regola con l’ESMA
Come sempre accade nel momento in cui si scopre qualcosa di nuovo in una fase “emergenziale” il rischio di incappare in truffe è molto alto. Proprio per questo motivo, prima di scegliere un broker è necessario verificare che esso sia in regola con la normativa vigente e che quindi sia autorizzato, registrato nonchè in linea con la normativa ESMA che stabilisce, a tutela del trader, limiti ben precisi alla leva massima che può essere applicata oltra a tutta una serie di altre garanzie. Da evitare del tutto broker con leva fuori questi limiti e/o privi di autorizzazione e registrazione in Europa.
Nella guida ai migliori broker CFD disponibile su RisparmiOggi sono segnalate alcune delle più importanti realtà a livello europeo. Parliamo di broker usati da milioni di clienti che propongono condizioni economiche competitive. Alcuni di essi, come ad esempio Pepperstone, offrono spread molto bassi su alcune tipologie di conto (0.0 pip sui CFD Eur/Usd con il conto Razor) altri, come il citato XTB, danno anche la possibilità di comprare azioni e ETF reali e di creare PAC in ETF offrendo così soluzioni di investimento per tutti i tipi di investitori.
Come i trader stanno reagendo alla volatilità dei mercati
A prescindere dagli strumenti usati in questa fase di alta turbolenza dei mercati, come si stanno muovendo i trader? A dare una risposta a questa domanda è un altro broker sempre molto popolare in Italia: eToro. Da una rilevazione di ieri riguardante come si stanno muovendo gli investitori durante la volatilità, è emerso questo risultato:
- 48% tiene
- 23% bilancia
- 12% compra
- 8% vende
Si tratta di percentuali abbastanza chiare che rilevano una certa maturità da parte dei trader globali.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa.
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