L’evoluzione del mondo finanziario e degli strumenti disponibili per l’acquisizione di capitale di rischio si è notevolmente accelerata negli ultimi anni. Un esempio evidente di questa trasformazione è l’introduzione del crowdfunding per le SRL in Italia, grazie al Decreto legislativo n. 30 del 10 marzo 2023. Questa rivoluzione, che esploreremo nel dettaglio in questo articolo, potrebbe cambiare significativamente il panorama del finanziamento per molte imprese.
Crowdfunding esteso alle Srl: cos’è l’Equity Crowdfunding?
Prima di entrare nel vivo del nostro tema, è importante comprendere cosa sia l’equity crowdfunding. Si tratta di una forma di finanziamento che permette agli investitori di acquistare una quota di partecipazione al capitale di un’impresa, diventando così parte della struttura societaria. Questa opzione era già stata estesa alle PMI costituite in forma di SPA, ma è solo grazie al D.Lgs. 30/2023 che si è aperta anche alle Srl.
L’intervento del D.Lgs. 30/2023 ha dunque svolto un ruolo chiave in questo cambiamento, consentendo alle Srl di ricercare capitale di rischio attraverso le piattaforme di crowdfunding. Questo è stato possibile grazie a una deroga al Codice Civile che ha tolto il divieto di offrire le quote di Srl al pubblico.
Per garantire la trasparenza del processo, le autorità competenti, Consob e Banca d’Italia, hanno il compito di implementare il regolamento e fornire le linee guida per l’operatività dello strumento. Inoltre, è previsto l’obbligo di informare adeguatamente i potenziali investitori riguardo i progetti di finanziamento delle Srl attraverso una dettagliata descrizione dell’operazione, redatta dai fornitori di servizi di crowdfunding.
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Come funzionano la sottoscrizione e il trasferimento delle quote
Il decreto legislativo prevede metodi snelli e semplificati per la sottoscrizione e l’alienazione delle quote di capitale emesse dalle Srl. Questo processo può essere gestito tramite intermediari abilitati, come banche e società finanziarie. Gli investitori, che decidono di sottoscrivere l’offerta, devono dare mandato a questi intermediari per effettuare l’intestazione delle quote a loro nome. A seguito di questo, gli intermediari devono rilasciare una certificazione che confermi la proprietà delle quote.
Anche l’alienazione delle quote è semplificata e avviene attraverso un’annotazione del trasferimento nei registri tenuti dall’intermediario. È importante notare che la sottoscrizione e l’alienazione delle quote non necessitano di un contratto scritto.
Crowdfunding esteso alle Srl: opportunità, ma attenti alle sanzioni
Grazie al via libera definitivo della Consob, ora anche le Srl ordinarie possono ricorrere al crowdfunding, offrendo le proprie quote di partecipazione al pubblico. Questa opzione offre un’alternativa di finanziamento particolarmente utile per le società che hanno difficoltà ad accedere a strumenti di credito alternativo.
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È evidente che l’introduzione del crowdfunding per le SRL rappresenta un’opportunità di crescita significativa per molte imprese. Tuttavia, è fondamentale rispettare le regole stabilite. La Banca d’Italia è l’organo competente per la supervisione e, in caso di irregolarità, può comminare una sanzione fino a 500 mila euro al fornitore di servizi. Pertanto, è di fondamentale importanza procedere con attenzione, rispettando tutte le norme e le procedure stabilite.