Per chi come noi tiene molto all’onestà nelle valutazioni è impossibile non affermare che l’arcinota Cathie Wood,è semplicemente un genio delle strategie commerciali. Mettendo le masi su Rize con la sua ARK Investment Management, la Wood non solo è sbarcata in Europa come tutti vanno ripetendo ma ha creato un portone per poter poter nel Vecchio Continente una tipologia di ETF che l’Europa, fino a ieri, si poteva soltanto sognare: parliamo degli ETF ad alto valore tech come ad esempio ARK Innovation ETF.
E brava quindi la Cathie Wood che spezza la monotonia dell’offerta europea di ETF creando le condizioni per un salto in avanti destinato ad impattare su tutto il mercato.
Per chi come il sottoscritto preferisce fare trading sugli ETF avendo la certezza di poter beneficiare della massima diversificazione possibile, la mossa della Cathie Wood su Rize, è uno degli eventi che si verificano raramente e che sono in grado di cambiare le carte sul tavolo. Perchè quello che ha fatto la fondatrice di ARK Investment Management è in primo luogo una bella occasione per tutti quegli amici investitori che, in questi anni, hanno sempre guardato agli Stati Uniti per avere la soddisfazione di trovare e conoscere quegli ETF tecnologi che vanno oltre la tecnologia universamente riconosciuta diventando qualcosa di molto simile al futurismo. Degli ETF super tech come è solito chiamarli un mio amico.
Cathie Wood compra Rize ETF e apre l’Europa al futurismo
Cathie Wood e la sua ARK Investment Management hanno comprato il gestore britannico specializzato in ETF tematici Rize Etf. Grazie a questa operazione ARK potrà consolidare la sua espansione globale vendendo i suoi ETF non più solo agli investitori americani ma anche a quelli europei e del Regno Unito.
La Wood si è detta sicura che il mercato europeo degli ETF su cui ora ARK entrerà proprio grazie all’acquisizione di Rize, sia destinato ad essere una grande occasione di crescita.
Rize Etf deve la sua notorietà alla particolarità dei fondi presenti nella sua offerta. Ci sono ad esempio asset che investono sulla cura degli animali oppure gli ETF cannabis che non sono proprio il massimo del generalista configurandosi invece come dei prodotti di nicchia.
ARK Investment Management, invece, deve la sua fama agli ETF che investono su prospettive tech spesso talmente avanzate da essere quasi impensabili almeno per il target dell’investitore medio europeo. Tecnicamente si parla di ETF sulle tecnologie emergenti innovative, personalmente mi piace da morire usare l’espressione ETF sul futurismo.
I vantaggi di questa operazione di M&A sono in primis per la Cathie che non solo mette le mani su un provider che in pancia ha qualcosa come 25 miliardi di dollari di masse ma che ora può portare in Europa in suoi ETF futuristici senza tanti problemi.
In tanti, compreso sempre il qui presente, la adorano proprio per questo suo metodo di lavoro oltre che la sua lungimiranza che, tra le prime, l’ha portata a scommettere sul ruolo delle piattaforme digitali come porta di accesso dei più giovani agli investimenti in ETF.
Rize, da parte sua, grazie al network globale di ARK potrà invece rafforzare rafforzare la sua presenza internazionale anche se, come evidenziato dal co-fondatore Stuart Forbes, l’operazione è da intendersi soprattutto come scambio di best practice e di intuizioni nella gestione patrimoniale globale. Chiaro no?
Quel genio della Cathie Wood che, se perde, alza la posta
Il nome di Cathie Wood è noto soprattutto a chi investe in ETF ma soprattutto ha il cuore impavido. ARK Investment Management significa infatti investimenti tutti settati su tecnologia e blockchain.
C’è un minimo comun denominatore che tiene unite le esposizioni su Tesla, Zoom e Coinbase ed è la proiezione verso il futuro. Se ARK Investment è la chiesa di un credo, la Cathie Wood è la sacerdotessa di questo credo.
E la broker di Dio, come è soprannominata negli ambienti finanziari Usa, a livello di fede è insuperabile come dimostra la sua ostinazione nella battaglia per l’approvazione da parte della SEC dell’ETF su Bitcoin spot. Ma è anche insuperabile perchè è facile essere sulla cresta dell’onda in pieno covid quando il fiore all’occhiello della scuderia futuristica sbanca Wall Street (pensate ad esempio al rally di Testa o dell’exchange Coinbase) ma è molto meno semplice esserlo quando la FED alza i tassi ad oltranza e il patrimonio di ARK Investment Management che a febbraio 2021 aveva raggiunto i 28 miliardi di dollari (+700% dal lancio nel 2024) crolla agli attuali appena 8 miliardi di dollari.
Comunque cosa pensate che abbia fatto Cathie Wood in tutto questo? Altri avrebbero mollato ma lei no perchè la scommessa resta sempre quella dell’innovazione digitale. Ecco perchè per tanti lei resta un genio ostinato. Per altri una folle.
E qui chiudo. Visto che sono in tema, a chi fosse sfuggito ricordo che pochi giorni fa ho pubblicato un post dedicato agli ETF senza commissioni (cosa sono, dove si possono trovare e un altro bel pò di domande) che ha riscosso un bel successo. Dateci una letta.