C’è un interessante report redatto dagli analisti di Intesa Sanpaolo che è ingiustamente passato in sordina nonostante contenga un’informazione fondamentale per chi investe in BTP: il numero e la tipologia delle nuove emissioni di titoli di stato nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2023. L’analisi è stata citata dalla stampa specializzata solo per il calcolo (che pure noi faremo) sul probabile ammontare delle emissioni nette negli ultimi 4 mesi dell’anno. E invece contiene un dettaglio molto più prezioso per chi ha in portafoglio titoli di stato e quindi deve programmare la sua attività per i mesi a venire.
Vero è che settembre rientra nel terzo trimestre 2023 e c’è già a disposizione il programma trimestrale delle nuove emissioni decise dal Tesoro. Tuttavia, per i mesi a seguire, ottobre, novembre e dicembre, non c’è ancora alcuna decisione ufficiale e così lo studio di Intesa Sanpaolo diventa fonte imprescindibile. In più (e questo riguarda una sorta di soddisfazione personale) nel studio di Intesa Sanpaolo si cita espressamente la possibile emissione di un nuovo titolo retail tra un BTP Valore e un BTP Italia ossia quello che abbiamo noi stessi affermato appena alcuni giorni fa (ecco l’articolo).
Ci saranno 7 nuove emissioni di titoli di stato tra settembre e dicembre 2023
Saranno 7 le nuove emissioni di titoli di stato nel periodo compreso tra settembre e dicembre. Di queste 2 sono già note trattandosi di BTP citati nel programma emissioni del terzo trimestre e quindi, a meno che non ci siano clamorosi colpi di scena nell’ultima asta BTP di agosto, in collocamento tra ottobre e dicembre andranno ben 5 nuovi BTP (di vario tipo) tra cui anche un titolo destinato solo ai retail.
Nell’analisi di Chiara Manenti, Fixed Income Strategist, vengono anche avanzate delle ipotesi riguardo ai 5 nuovi collocamenti. Ecco le previsioni:
- nuovo BTP a 5 anni a ottobre;
- nuovo BTP a 15 anni tramite collocamento sindacato di grandi dimensioni (8 miliardi di euro);
- nuovo BTP€i indicizzato all’inflazione europea;
- un global bond in USD di ammontare medio (circa 3,5 miliardi);
- nuovo BTP Italia oppure un BTP valore di ammontare consistente (almeno 8 miliardi di euro)
Accanto a questi 5 nuovi titoli di stato, ci sono poi le 2 emissioni certe che si terranno a settembre (salvo anticipo nell’asta BTP d fine agosto):
- nuovo BTP a 5 anni
- nuovo BTP a 10 anni
Emissioni nuovi titoli di stato settembre – dicembre 2023: le previsioni
Sempre nel report dell’analista di Intesa Sanpaolo, vengono anche formulate delle ipotesi sullo scenario migliore e su quello peggiore. Nel caso in cui si dovesse verifica la situazione migliore, non è da escludere che il Tesoro possa aumentare l’offerta di BOT e BTP a breve termine. Nell’ipotesi peggiore, invece, il Tesoro potrebbe lanciare nuovi bond per gli investitori retail o ancora fare ricorso all’asta riservata agli specialisti. L’ipotesi migliore sarebbe però negativa per il MEF. Ad ogni modo, come si può vedere da questa carrellata di previsioni, le opzioni sul tavolo sono più di una e tutto è ancora da vedere.
A fine anno le emissioni nette di titoli di saranno zero?
Facendo due conti, il report di Intesa Sanpaolo afferma che, alla fine, le emissioni di titoli di stato italiani dovrebbero avvicinarsi a quasi zero nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2023 (precisamente 2 miliardi di euro). Si tratterrebbe di un dato nettamente più basso delle emissioni nette per complessivi 98 miliardi di euro che sono state effettuate nel periodo compreso tra gennaio e agosto. L’indicazione scaturisce da emissioni lorde pari a circa 144 miliardi di euro e scadenze per 143 miliardi di euro.
Vedremo nel corso del tempo se la stima elaborata da Intesa Sanpaolo sulle emissioni di titoli di stato italiani nell’ultimo quadrimestre si rivelerà esatta ed, eventualmente, fino a che punto lo sarà.