Ritiri dagli ETF Bitcoin
7 giorni consecutivi di deflussi dagli ETF Bitcoin (www.risparmioggi.it)

La vicenda del crollo di Bitcoin si intreccia con quella dei deflussi dagli ETF con sottostante BTC spot. Difficile dire dove siano le responsabilità e quindi se sia la fuga dagli ETF Bitcoin ad alimentare il ribasso del token o se al contrario siano le forti vendite di Bitcoin a causare i pesanti ritiri dagli ETF dei vari gestori. Molto probabilmente la verità è nel mezzo nel senso che si è creato un circolo vizioso in cui i due sell-off si alimentano a vicenda. Fino a quando non muterà il sentiment di mercato sia il Bitcoin reale che gli ETF Bitcoin continueranno quindi a soffrire.

Ma di che numeri stiamo parlando? A noi interessano i soli ETF ed è oggettivamente da giorni che non si fa altro che parlare dei continui deflussi in atto. Nomi come l’IBIT di BlackRock vengono citati come l’esempio della crisi in atto. E poi ci sono i sempre annessi ETF Ethereum che, come nel più classico degli effetti domino, vivono il riflesso dei “fratelli” maggiori. Quindi deflussi anche su di loro e altro circolo vizioso questa volta tra ETF (BTC e ETH).

Vediamo allora quali sono le dimensioni di questa “smobilitazione”

I deflussi sugli ETF Bitcoin e quelli sugli ETF Ethereum

Il primo numero è il 7. Tanti sono i giorni di deflusso consecutivo dagli ETF Bitcoin. Da una settimana il ritiro in atto sui vari strumenti non accenna a invertire la rotta.

Il secondo numero è invece il 5. Tanti sono i giorni consecutivi di ritiro dagli ETF Ethereum. C’è una differenza di due giorni che permette di confermare quella che è un’ovvietà per chi è addentrato su questo mercato: sono stati i forti deflussi sugli ETF BTC a far scatenare quelli sugli ETF ETH (e a questo punto verrebbe da affermare che è un bene che i vari ETF crypto in giacenza sui tavoli della SEC non siano stati approvati altrimenti anche loro sarebbero finiti nel tritacarne.

Ma andiamo avanti con i numeri.

Il terzo è 755 (milioni di dollari) ossia l’ammontare dei deflussi dagli ETF Ethereum solo nella giornata di ieri 26 febbraio. 94 (sempre milioni) sono stati invece i deflussi dagli ETF Ethereum sempre ieri.

Quinto numero è 3 ossia il numero degli ETF Bitcoin quotati (sui 12 totali listati) che sempre nella giornata di ieri non hanno subito deflussi.

Sesto numero di questo calvario è 95,16 (questa volta miliardi di USD) ossia quello che “resta” degli attivi totali degli ETF Bitcoin dopo la settimana peggiore a memoria recente. E poi i connessi 8,56 (sempre miliardi di USD) di masse gestite che restano negli ETF Ethereum dopo i 5 giorni di deflussi.

Questi due ultimi numeri sono i peggiori dal punto di vista psicologico. Infatti certificano che le masse sugli ETF Bitcoin sono scese sotto i 100 miliardi di dollari e che quelle sugli ETF Ether sotto ai 9 miliardi di dollari. Il problema è quando vengono sfondate al ribasso determinate soglie (vale per gli ETF come vale per le azioni) c’è il rischio che si crei un circolo vizioso ulteriore.

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Classifica degli ETF Bitcoin e Ethereum con i deflussi maggiori

Il trader che ha una certa dimestichezza con gli ETF già immagina quali sono gli ETF che hanno registrato i deflussi più forti. Per il principiante potrebbero essere quelli meno noti ma l’esperto sa che a pagare sono quelli con le più alte masse in gestione. E quindi chi nel caso specifico? Ovviamente il famoso ETF Bitcoin di BlackRock (IBIT) che solo mercoledì ha registrato un deflusso di oltre 418 milioni di dollari. Alle sue spalle l’ETF FBTC di Fidelity con ritiri per 145,69 milioni di dollari. A seguire ancora in questa poco edificante classica ci sono l’ETF ARKB di Ark 21share con deflussi per 60 milioni di dollari e quindi l’ETF di Grayscale che ha registrato deflussi per 55 milioni di dollari. Insomma più sono grandi, più hanno pagato dazio in questa fase.

Stessi rapporti di forza nella classica degli ETF Ethereum con più deflussi con l’ETF ETHA di Blackrock che ha rimediato ritiri per quasi 70 milioni di dollari e poi a seguire il fondo FETH di Fidelity con deflussi per 18,3 milioni di dollari. Anche in virtù delle già ristrette masse gestite, gli altri ETH Ethereum hanno registrato ritiri inferiori ai 5 milioni di dollari.

Questa la situazione mentre il prezzo di Bitcoin si muove attorno agli 85.000$ molto lontano dai 100.000$ sfondati nei mesi passati.

Cosa puoi fare adesso?

L’attraversamento di una fase così altamente instabile richiede un approccio prudente a chi vuole investire in criptovalute. Considerando che i migliori ETF Bitcoin citati in questo articolo non sono disponibili in Europa, il problema non si pone neppure. Tuttavia la forte volatilità in atto può essere un’occasione per entrare sulle crypto e sugli ETF BTC e ETH con strumenti derivati come i CFD (contratti per differenza). Essi danno la possibilità di fare trading a leva al rialzo e al ribasso. Un esempio sono i CFD di XTB.

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