Nei giorni scorsi mi sono occupato dei migliori ETF petrolio da comprare per guadagnare grazie al crollo delle quotazioni del greggio. In quell’articolo ho fatto riferimento non solo agli ETF ma anche agli ETC elencano una serie di strumenti finanziari quotati su Borsa Italiana. Poichè questo è un sito che punta a fornire semplice suggerimenti su come investire i risparmi, credo che sia giusto approfondire il rapporto che c’è tra ETF e ETC.
Per alcuni ETF e ETC sono sinonimi o, nella migliore delle ipotesi, strumenti di investimento talmente simili da poter essere considerati sinonimi. La verità, però, non è questa perchè tra ETF e ETC ci sono differenze che è bene tenere presenti.
Capire come diversificare i propri risparmi non è facile ma se non si hanno ben in mente i concetti base è ancora più difficile. In questa guida, evidenziando le differenze che ci sono tra i due strumenti di investimento, ti aiuterò anche a capire cosa sono gli ETF.
ETF e ETC quale rapporto
Quindi abbiamo tre diverse sigle da definire: ETF e ETC e poi ETP. Parto da quest’ultima sigla che sta per Exchange Traded Products. Con ETP, quindi, si indica una grande famiglia di prodotti quotati che include sia gli ETF (acronimo di Exchange Traded Funds) che gli ETN (Exchange Traded Notes) che gli ETC (Exchange Traded Commodities).
Quindi ETF e ETC fanno parte della stessa grande famiglia degli ETP. Questo è il primo elemento che devi mettere a fuoco per poi cogliere le differenze oggetto di questa guida. Nel prossimo paragrafo farò un passo successivo fornendoti dettagli più precisi sulla natura stessa di questi fondi.
ETN, ETF e ETC cosa sono
Cosa sono gli ETF? E gli ETC? E’ vero che questa guida tratta del rapporto tra i due strumenti di risparmio citati ma poichè nel paragrafo precedente sono stato giocoforza costretto a fare riferimento agli ETN, credo sia giusto dare una definizione di tutte e tre queste tipologie di ETP.
Gli ETN sono titoli di debito che replicano un indice non di tipo azionario. Ad esempio possono replicare l’indice VIX che misura la volatilità dei mercati oppure un indici di materie prime.
Gli ETC, invece, replicano l’andamento di un indici che è prettamente riferito a una materia prima. Tecnicamente la replica può riguardare sia i prezzi a pronti che le quotazioni dei futures. Su Borsa Italiana ci sono numerosi ETC petrolio che si basano proprio su questo meccanismo di replica.
Per finire ci sono gli ETF che invece investono in titoli del tutto fisici o fisici per la maggiorparte.
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ETF e ETC differenze
Partendo dalle definizioni precedentemente date, quali sono le differenze tra ETF e ETC?
Gli ETC, a differenza degli ETF, non fanno riferimento a fondi ma sono invece simili ad una obbligazione senza cedola a lunghissima scadenza. Il rendimento di questo bond è legato ad un indice.
La differenza sostanziale tra ETF e ETC nasce proprio dalla diversa natura. Gli ETC (ma anche gli ETN e per questo si parla di ETC/ETN) a differenza degli ETF, presentano quello che tecnicamente viene chiamato rischio controparte.
Per essere quanto più chiaro possibile: se l’emittente dovesse fallire e tu hai sottoscritto un ETN/ETC, rischi di perdere tutto il capitale che hai investito. Si tratta di un bel colpo per i tuoi risparmi. Proprio per evitare che si profili un rischi simile che scoraggia il risparmiatore ad investire (e chi non sarebbe scoraggiato) cosa fanno molti emittenti? Accantonano una parte del capitale su un conto indipendente e in questo modo effettuano quella che viene definita come collateralizzazione degli ETC.
Ecco spiegato con parole povere quali sono le differenze tecniche tra ETF e ETC.
Una curiosità: sai perchè in Italia, ETF e ETC sono usati come sinonimi? Il motivo è semplice. In Italia, ma anche nel resto d’Europa, materie prime come petrolio ma anche come l’oro sono disponibili attraverso Exchange Traded Commodity ossia ETC. Fuori dall’Europa, invece, gli ETF su oro e petrolio sono molto comuni perchè sono autorizzati dai regolamenti in vigore.