Si chiama iShares MSCI Emerging ed è l’ETF che in tanti inseriscono in portafoglio per investire nei mercati emergenti. Negli ultimi 16 anni il prezzo di questo fondo è praticamente rimasto immobile. Lungo la curva ci sono stati alti e bassi ma, tirando le somme, dal 2007 ad ora il prezzo del fondo ha guadagnato zero.
Non è stata colpa sua ma dell’indice replicato. L’azionario paesi emergenti nello stesso arco temporale non solo non è cresciuto ma è stato uno dei peggiori panieri settoriali. Il comparto doveva essere la grande alternativa all’azionario dei paesi sviluppati ma, a conti fatti, la maggior parte di queste potenzialità sono rimaste solo sulla carta.
Il bello è che l’ETF iShares MSCI Emerging avrà anche guadagnato zero di prezzo negli ultimi 16 anni ma continua ad essere presente in tanti portafogli di investimento. Eppure dal 2007 ad oggi è un arco temporale bello lungo per poter trarre delle conclusioni. E allora se i guadagni di prezzo sono nulli, perchè tutti lo vogliono? Ovviamente nessuno ha perso il senno…
Per l’ETF iShares MSCI Emerging guadagni di prezzo nulli ma ci sono i dividendi
La performance su base annua dell’ETF iShares MSCI Emerging è stata quasi zero. Il dato riguarda però solo il prezzo perchè, in realtà, se si guarda ai dividendi, allora la prestazione diventa positiva con un guadagno del 50%.
Non male anche se, il fondo speculare, l’ETF iShares World, nello stesso intervallo di tempo con i dividendi ha guadagnato il 200% e senza dividendi il 120%. Insomma nella sfida tra azionario globale e azionario emergente a colpi di ETF è il primo a stracciare il secondo.
Perchè l’ETF paesi emergenti ha performato così male?
E’ stata la forte crescita cinese all’interno dell’indice MSCI Emerging (oramai arrivata a pesare circa il 30% del totale) ad aver snaturato il paniere determinando poi la sua performance molto debole.
10 anni fa i settori più pesanti nell’ETF MSCI Emerging erano finanza ed energia che pesavano per il 50% del totale. Nel corso del tempo i rapporti cono poi cambiati: la finanza pesa ancora per il 21% ma a condividere la posizione di primato non è più l’energia ma il settore tech che pesa al 20%.
E’ in questo contesto che è maturata la performance zero in 16 anni. Nell’ETF MSCI World, infatti, la finanza pesa il 12%, il tech il 22% e i farmaceutici il 13%. pesano il 12% mentre la tecnologia il 22%, seguita dai farmaceutici al 13%.
Proprio queste differenze di peso hanno determinato la performance piatta dell’ ETF emergenti iShares MSCI Emerging e soprattutto la sua sottoperformance rispetto al fondo che investe sull’azionariato globale.
Eppure tutti vogliono l’ETF iShares MSCI Emerging
Non ci sono solo i dividendi a spiegare il perchè l’ETF emegenti iShares MSCI Emerging sia presente in così tanti portafogli di investimento nonostante di prezzo abbia guadagnato zero in 16 anni. Del resto non potrebbe essere così visto che il rivale ETF iShares World coi dividendi ha guadagnato il 220%.
C’è quindi dell’altro a partire dal fatto che iShares MSCI Emerging è quotato su Borsa Italiana ed ha una vita lunghissima (18 anni). Inoltre il fondo continua ad essere ritenuto l’opzione ideale per diversificare il proprio portafoglio includendo anche asser emergenti. E poi c’è anche il fattore narrativa da considerare visto che fino a pochi anni fa era difficile trovare un consulente finanziario che non invitasse a considerare le grandi potenzialità dei mercati emergenti.
Oggettivamente il settore ha deluso e quindi andrebbe un pò ripensata la propria asset allocation per dare all’azionario emergente un peso che riflette la sua perdita di centralità avvenuta negli ultimi anni.