ETF in ribasso
Comprare a sconto ETF in ottica investimento (www.risparmioggi.it)

Molti investitori approfittano della caduta dei prezzi di un titolo azionario per comprarlo a sconto e metterlo nel cassetto. Con gli ETF avviene la stessa cosa ma con il vantaggio che il profilo di rischio rispetto alle azioni è molto più contenuto quindi quando gli ETF scendono di prezzo possono essere acquistati a un valore più conveniente. L’ottica è di lungo termine e quindi l’acquisto scaturisce dalla convinzione che il mercato azionario, alla distanza, sia sempre destinato a salire perchè le società che lo compongono, anno dopo anno, continuano ad aumentare i loro profitti e i casi di quotate in crisi sono molto sporadici.

Assumendo questo approccio qualsiasi calo a breve termine si può considerare un’opportunità di acquisto. Non vogliamo estremizzare il tutto ma tra gli investitori americani, i più schietti in assoluto, c’è un detto che la dice lunga: solo i venditori dovrebbero rallegrarsi del rialzo dei prezzi di un asset (azioni o ETF) mentre i compratori dovrebbero far festa se questi valori dovessero crollare poichè potrebbero finalmente entrare.

Il ragionamento sugli acquisti di ETF a sconto è teoricamente sempre valido ma praticamente le cose si complicano perchè è oggettivamente difficile scegliere su quali asset entrare. Tristan Harrison di The Motley Fool è un analista che apprezziamo molto per via della sua visione molto larga. Non fermando le sue valutazioni ad un singolo mercato, ecco che Harrison è andato a scovare due ETF quotati sull’ASX australiano che negli ultimi tempi non se la possano bene. Ebbene proprio questi due asset potrebbero essere gli ETF da comprare a sconto in ottica investimento.

I 2 ETF ASX da acquistare a sconto dopo il sell-off del mercato Usa

La borsa di Wall Street non se la sta passando bene negli ultimi tempi. Con il Trump Trade oramai consegnato agli scaffali e le tante tensioni commerciali in atto, gli ETF che replicano indici americani sono in ritracciamento.

In questo contesto ci sono due ETF sull’ASX che sembrano essere travolti da una vera e propria svendita:

  • Betashares Nasdaq 100 ETF (Ticker NDQ)
  • VanEck Morningstar Wide Moat ETF (Ticker MOAT)

Conosciamoli meglio.

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ETF Betashares Nasdaq 100 in ribasso del 4% in 10 giorni

Si tratta di un ETF che permette ai suoi possessori di esporsi alle 100 più grandi aziende statunitensi quotate sul Nasdaq 100. Graficamente questo indice nell’ultimo mese è rimasto sostanzialmente invariato. Lo stesso dicasi per la prestazione da inizio anno mentre rispetto a fine febbraio 2024 spicca un rialzo del 17%. Attualmente l’indice Nasdaq 100 è alle prese con una lateralizzazione che può essere sfruttata da compratori per entrare a sconto. A chi acquista questa situazione va bene.

Uno dei grandi vantaggi dei colossi tech che fanno parte del Nasdaq è che hanno margini di profitto elevati. La crescita continua dei ricavi si traduce in una forte crescita degli utili e ciò rende sostenibili prezzi delle azioni più alti. Tra le partecipazioni di maggiore peso dell’ETF Betashares Nasdaq 100 ci sono Apple, Nvidia, Microsoft, Amazon, Alphabet, Broadcom e Meta Platforms. Si tratta di nomi stra-conosciuti che oramai fanno parte della vita quotidiana di ogni persona. Molte di queste società sono attiva nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, il grande mega-trend dei prossimi anni.

Insomma le quotate che fanno parte dell’indice replicano non hanno bisogno di tante presentazioni e neppure lo stesso Nasdaq 100 essendo le rispettive potenzialità ben note a tutti.

Parliamo allora dell’ETF NDQ: negli ultimi 5 anni fino a inizio 2025, il total return di questo fondo è stato del 21% medio annuo. Le prestazioni passate non sono mai garanzia di quelle future ed è difficile pensare che il ritmo di crescita per i prossimi anni possa restare sui livelli dei precedenti cinque.

Perchè l’ETF Betashares Nasdaq 100 è da comprare? Perchè nel giro di 10 giorno, in scia proprio alle difficoltà del mercato Usa, ha perso il 4%. Chi era alla finestra da tempo, può accendere un faro anche solo per vedere cosa accade nelle prossime settimane.

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ETF VanEck Morningstar Wide Moat in calo del 4,5% da gennaio 2025

La situazione del secondo ETF suggerito da Harrison è simile alla prima: il VanEck Morningstar Wide Moat ETF da fine gennaio 2025 ha perso il 4,5% ma la sua prestazione dal momento dello sbarco sul mercato resta pimpante. Da giugno 2025, infatti, il MOAT ha segnato un rendimento medio annuo del 16,3%. Anche in questo caso le prestazioni passate non sono mai garanzia di quelle future ed è impensabile che nei prossimi 10 anni il trend possa essere simile a quello della prima decade, tuttavia accendere un faro di valutazione non costa nulla.

L’ETF, anche esso quotato sull’ASX australiano, replica quelle aziende Usa che presentano forti vantaggi competitivi. Per gli addetti ai lavori si tratta di titoli “economic moat” ossia società che sono nelle condizioni per produrre ritorni sul capitale investito superiori ai concorrenti per lunghi periodi di tempo. In inglese MOAT sta per fossato. Considerano che gli investitori vanno sempre dove ravvedono possibilità di guadagno, trovare società con ampio economic moat e e con valutazioni attraenti può essere una strategia vincente. Ebbene con l’ETF Morningstar Wide Moat di VanEck non c’è neppure bisogno di sforzarsi a rastrellarle perchè il fondo le raggruppa già sia pure con pesi diversi.

Attualmente, le tre maggiori posizioni nel portafoglio includono società come Gilead Sciences, Bristol-Myers Squibb e Walt Disney.

Cosa puoi fare adesso?

Se vuoi sfruttare la situazione di ETF come quelli citati nell’articolo allora ti conviene sapere tutto su come e dove comprare ETF. Puoi scegliere le banche oppure i migliori broker ETF. Trattandosi di investimenti in ottica speculativa, valuta la possibilità di creare PAC in ETF per investire a poco a poco ogni mese. Se i prezzi di ingresso dovessero essere troppo alti (parliamo di fondi reali) valuta gli ETF frazionati. La tua ottica non è da investimento ma speculativa? Allora invece dei fondi reali dai un occhio ai CFD su ETF che sono strutturati a leva (fino a 1:5).

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