L’entrata in carica di Trump ha impattato anche sul mondo degli ETF azionari con reazioni divergenti non solo tra settori ma, in alcuni casi, anche all’intero dello stesso comparto. Trump, quindi, ha scompaginato anche il mondo degli ETF. Ovviamente la reazione dei fondi passivi non è stata causata dell’insediamento in senso proprio (un atto per quanto spettacolare pur sempre formale) quanto dai temi toccati dal nuovo presidente americano nel suo discorso a Capital Hill.
Come avvenuto nel mondo azionario, quindi, anche tra gli ETF si sono avuti vincitori e sconfitti. La reazione degli investitori potrebbe essere stata di pancia e potrebbe tradursi alla fine anche in una parentesi circoscritta. Tuttavia potrebbe anche essere il segnale di una tendenza con cui gli investitori si potrebbero trovare a fare i conti nei prossimi mesi.
Indice
Gli ETF in apprezzamento dopo il discorso di insediamento di Trump
La maggior parte dei fondi negoziati in borsa ha messo a segno un rally a seguito dell’insediamento ufficiale di Trump. Il generale impatto sul mercato degli ETF è stato quindi positivo.
Tra i fondi con maggiori masse, SPDR S&P 500 ETF Trust (Ticker SPY) e l’Invesco QQQ Trust (Ticker QQQ) hanno registrato una progressione di poco inferiore all’1% che è tanta cosa se si considera il profilo di volatilità contenuta che caratterizza queste due big della gestione passiva azionaria. Gli oltre 100 ordini esecutivi che Trump ha immediatamente firmato dopo il suo insediamento sono piaciuti ai trader posizionati sull’azionariato americano attraverso ETF.
L’andamento di questi due celebri ETF molto popolari anche in Italia riassume un pò la reazione generale del mercato all’insediamento di Trump. C’è poi la reazione settoriale e per esaminare quella cosa c’è di meglio che rapportare tutto a due grandi temi dell’agenda Trump: l’introduzione di dazi, lo stop agli incentivi per l’elettrico e la politica pro-crypto.
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ETF Messico, Canada e Cina in rialzo nonostante le minacce di dazi
Gran parte del discorso di insediamento di Trump è stata dedicata alla questione dazi. Il nuovo presidente ha detto che l’inasprimento delle tariffe sarà utilizzato per consentire agli Stati Uniti di raggiungere i suoi obiettivi. Messico e Canada dovrebbero essere i primi paesi a finire nel mirino con dazi del 25% sulle importazioni che addirittura potrebbero arrivare nel giro di poche settimane dall’insediamento.
Nonostante le dichiarazioni del presidente, però, gli ETF con sottostanti indici messicani e canadesi non hanno battuto ciglio. iShares MSCI Mexico ETF (Ticker EWW) e iShares MSCI Canada ETF (Ticker EWC) si sono apprezzati dell’1,9% e dell’1,8%.
Come si spiega questa reazione?
La spiegazione più probabile è che gli investitori stiano scommettendo sul fatto che le tariffe effettive di Trump alla fine saranno meno drastiche rispetto alle sue dichiarazioni. Non va però scordato che entrambi gli ETF a dicembre avevano registrato forti deflussi a causa proprio del timore di una guerra commerciale. I prezzi di EWW e EWC potrebbero quindi aver già scontato l’effetto-dazi e da qui il rialzo post insediamento.
Stesso ragionamento per quello che riguarda la Cina. Pechino non è stata citata a proposito della guerra commerciale e gli ETF esposti all’azionariato cinese hanno reagito bene: l’Shares MSCI China ETF (ticker MCHI) ha guadagnato lo 0,7%.
ETF energie rinnovabili e Tesla in ribasso
Completamente diversa l’aria tra gli ETF rinnovabili e quelli esposti sulle azioni Tesla. Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima e ha abrogato la normativa dell’amministrazione Biden che obbligava i produttori di veicoli a ridurre le emissioni di gas serra. Via anche tutti i sussidi per i veicoli elettrici.
Inevitabile la caduta degli ETF azionari che replicano questi settori. Invesco Solar ETF (Ticker TAN) ha perso il 2,1%, mentre il Direxion Daily TSLA Bull 2X Shares (Ticker TSLL) è sceso dell’1,3%.
La reazione era prevedibile e scontata. Del resto già tanti investitori, ben consapevoli delle intenzioni di Trump, si erano alleggeriti su questi settori.
ETF criptovalute ad andamento misto
La vera e forse unica sorpresa ha riguardato gli ETF criptovalute. I crypto-asset non sono stati citati nel discorso di insediamento di Trump. Tuttavia ci sono già i primi fatti visto che proprio ieri il presidente ha annunciato la creazione di una task force dedicata allo sviluppo di un quadro normativo chiaro e completo per gli asset digitali. Era una delle sue promesse alla comunità crypto in campagna elettorale.
A seguito di questo passaggio l’iShares Bitcoin Trust ETF (Ticker IBIT) di BlackRock ha guadagnato l’1,3% spinto dal valore del Bitcoin ai massimi storici. Parallelamente però iShares Ethereum Trust ETF (Ticker ETHA) ha perso il 6%. Il ribasso dell’ETF su Etherum spot potrebbe essere imputato alla serrata concorrenza della nuova Trump meme coin che si trova sulla blockchain della rivale Solana.
Cosa puoi fare adesso?
Tanti i fondi a gestione passiva citati in questo articolo. Primo passo per entrare su questo mercato è sapere dove e comprare ETF. Se sei del tutto digiuno dell’argomento allora meglio un passo indietro con la guida per principianti su come investire in ETF. Se invece sei già attivo sul mercato, allora puoi passare allo step successivo: quello della selezione. Effettua una cernita sui migliori ETF Bitcoin 2025 mentre per la composizione generale del portafoglio spunti li trovi nel report sui migliori ETF 2025 che è più generale e meno settoriale.
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