Che fine ha fatto l’ETF sul Bitcoin Spot per il quale BlackRock ha richiesto l’autorizzazione alla SEC? Il dossier è sul tavolo dell’autorità di controllo assieme a tutte le altre richieste presentate negli ultimi mesi.
Non sappiamo quale prodotto otterrà il via libera, ma ciò che si profila è una svolta epocale: la SEC è pronta ad approvare il primo ETF su Bitcoin Spot. A dirlo non è una fonte qualsiasi ma un profondo conoscitore dei meccanismi della Securities and Exchange Commission. Un analista? Assolutamente no: si tratta dell’ex presidente della stessa SEC Jay Clayton.
Chi meglio di lui può conoscere la modalità di approccio dell’autorità di controllo? Chi meglio di lui può sapere quali in passato sono stati gli scogli che hanno impedito di dare il via libera al primo ETF sul Bitcoin Spot? Clayton è stato presidente della SEC dal maggio 2017 al dicembre 2020. Fu nominato dall’allora presidente Donald Trump e durante il suo incarico ha gettato nel cestino un bel pò di richieste riguardati la quotazione dell’ETF su BTC spot. Attualmente l’amministrazione americana è di tutt’altro colore ma su una questione come quella dell’ETF su Bitcoin questi discorsi di partito centrano poco.
Perchè l’ETF su Bitcoin Spot sarà approvato
Il fatto che la SEC approverà l’ETF su BTC spot è stato ribadito da Clayton durante una intervista alla CNBC nel corso della quale, però, non sono state date indicazioni sulle tempistiche né sono state date certezze assolute.
L’ex SEC si è limitato a dire che laddove le proposte presentate dai richiedenti presentino strumenti finalizzati alla protezione per gli investitori e presenti meccanismi di sorveglianza simili a quelle del mercato dei futures, la SEC le approverebbe.
Praticamente il prodotto dovrebbe avere un’efficacia simile a quella del mercato a termine e in tal caso non ci sarebbero problemi per avere il via libera.
Noi non sappiamo se nelle proposte sul tavolo della SEC, a partire da quella di BlackRock, siano contenuti dispositivi di protezione simili. Tuttavia, tenendo conto che i precedenti rigetti sono stati basati proprio su questi punti, è plausibile che ci siano.
Non sappiamo neppure quale potrebbe quindi essere il primo ETF su Bitcoin ad essere approvato. Il prestigio del richiedente e la cura nella strutturazione, portano ad ipotizzare che possa trattarsi dell’ETF Bitcoin Spot di BlackRock.
Ad ora, comunque, l’ETF su BTC spot resta all’esame della SEC e il solo modo per operare rimangono gli ETF su Bitcoin Futures (qui la lista dei migliori).
GrayScale infuriato contro la SEC
Una notizia che potrebbe essere il segnale di un certo nervosismo tra i concorrenti di BlackRock riguarda una lettera che Grayscale, società di investimenti in digital asset, ha inviato alla stessa SEC. Nella missiva Grayscale protesta contro il via libera della SEC alla negoziazione di un ETF con leva 2x Bitcoin.
Grayscale ha accusato la SEC di incoerenza, sostenendo che il via libera dato ad un ETF a leva sul Bitcoin 2x implica il riconoscimento dell’interesse degli investitori ad avere un’esposizione a leva sul Bitcoin. E allora, si chiede Grayscale, se è stato fatto questo passo, perchè non c’è ancora un riconoscimento dell’ETF su Bitcoin Spot che addirittura consente un’esposizione diretta su BTC senza leva? L’accusa di Grayscale è pesantissima: quale logica segue la SEC quando approva un prodotto di investimento e né rifiuta uno che ha uno scopo simile?
In altre epoche questa lettera verrebbe intesa come uno sfogo ma adesso, alla luce di quanto detto dall’ex SEC, viene il dubbio che sia unicamente uno scatto d’ira perchè altri richiedenti l’ok all’ETF su Bitcoin Spot potrebbero preso averla vinta.