giacimenti di materie prime
La guida per investire in materie prime (www.risparmioggi.it)

Investire nelle materie prime, o commodities, significa impiegare una parte dei propri capitali in strumenti finanziari il cui valore è direttamente o indirettamente legato all’evoluzione dei prezzi di oro, argento, petrolio, rame, caffè e così via.

Proprio il lungo elenco di materie prime su cui potresti investire rende molto difficile trattare in modo omogeneo questo tema. Tuttavia, proprio di questo vogliamo oggi occuparci in questa guida: come investire nelle commodities nel modo più conveniente e con gli strumenti più adatti a quelli che sono i tuoi scopi e a quelli che sono i tuoi orizzonti temporali.

❓ TematicaInvestimenti materie prime
🛠 StrumentiCFD e ETF
🥇Miglior piattaforma per investireXTB
🥈 Migliore alternativa con spread più bassiPepperstone (CFD e futures)
Il 69% – 75,9% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando fa trading di CFD con questi fornitori.

Ti invitiamo dunque a ritagliarti qualche minuto di tempo per leggere la nostra guida: alla fine avrai tutte le informazioni utili per scegliere in modo autonomo e consapevole in che modo fare trading delle materie prime.

Cosa sono le materie prime?

Le materie prime possono essere definite come quei materiali che sono utilizzati per produrre altri beni o per essere utilizzati in lavorazioni e processi industriali al fine di ottenere il prodotto finale desiderato.

Per esempio, il greggio può essere utilizzato per ottenere la benzina. I chicchi di caffè possono essere utilizzati per ottenere delle miscele tostate da utilizzare nelle nostre macchinette domestiche. Il grano può essere lavorato per produrre la pasta. L’oro può essere impiegato per realizzare gioielli.

Al di là dei processi tecnici e delle tante classificazioni che potremmo illustrare sulle materie prime, ai nostri fini importa comprendere un concetto di base: investire nelle materie prime può essere molto conveniente e il ventaglio molto vasto ed eterogeneo di commodities su cui oggi puoi fare trading da casa lo rende un utile bacino per la costruzione di qualsiasi portafoglio.

Tra le materie prime più presenti nei portafogli di investimento ci sono:

  • oro
  • argento
  • petrolio
  • rame
  • nichel

Come investire sulle materie prime? Gli strumenti migliori

Oggi per investire finanziariamente sulle materie prime hai la possibilità di ricorrere a numerosi strumenti di particolare convenienza, in grado di garantirti un posizionamento sulle commodities molto competitivo e versatile. Puoi investire in materie prime in tantissimi modi diversi, stando comodamente a casa ma soprattutto non sei tenuto più a comprare materie prime fisiche come invece accadeva fino a pochi anni fa.

Cerchiamo dunque di comprendere come investire sulle materie prima attraverso gli strumenti migliori a disposizione online, e come creare un portafoglio di commodities in maniera innovativa e personalizzata.

Lasciando l’acquisto fisico di materie prime, gli strumenti migliori per speculare sulle commodities sono:

  • CFD: consentono di speculare sul prezzo delle materie prime senza possedere fisicamente il bene sottostante. I CFD sono strumenti a leva, il che significa che puoi esposizione a un valore di mercato maggiore rispetto al capitale investito (ma sale anche il livello di rischio)
  • ETF: fondi quotati in borsa che replicano l’andamento di una o più materie prime o di un indice legato al loro prezzo. Questi strumenti ti permettono adi ottenere un’esposizione alle materie prime in modo semplice e a costi relativamente bassi, senza dover acquistare direttamente il bene fisico o operare nei mercati dei futures. A differenza dei CFD (ma anche dei futures) gli ETF non offrono esposizione con leva finanziaria
  • fondi comuni di investimento: strumenti finanziari collettivi che permettono agli investitori di accedere ai mercati delle materie prime senza dover acquistare direttamente i beni fisici o operare con contratti derivati. In pratica, raccolgono il capitale di più investitori e lo investono in un portafoglio diversificato legato alle materie prime. Il fondo è gestito da un team di professionisti che decide come allocare il capitale tra diverse materie prime o strumenti finanziari correlati. Obiettivo del fondo è quello di battere l’indice berchmark a differenza di quello che avviene nel caso degli ETF
  • futures e opzioni: strumenti derivati che consentono di negoziare e speculare sul prezzo di una materia prima in una data futura, senza possedere fisicamente il bene sottostante. Sono strumenti largamente utilizzati sia per scopi di copertura (hedging) che per speculazione. Poco adatti ai semplici traders (sia principianti che con esperienza), futures e opzioni sulle materie prime si rivolgono soprattutto ai trader professionali.

Vediamo nel dettaglio i vari strumenti cui abbiamo accennato per investire in materie prime (tranne l’ultimo che, come accennato, si rivolge ad un tipologia di trader più professionale).

Come investire sulle materie prime con gli ETF

La prima strada per investire sulle materie prime è quella di usare gli ETF. Si tratta dello strumento in assoluto più popolare. A beneficio dei neofiti di questo ambito, ricordiamo che gli ETF sono fondi che replicano un benchmark, un punto di riferimento da cui cercano di ricalcare il valore. Nel caso di il fondo potrebbe replicare un indice sulle materie prime, o il valore di uno di esse.

Ciò premesso, l’ETF è pertanto uno strumento molto utile per prendere posizione sulle materie prime senza possedere direttamente la risorsa di base, e con tutti i vantaggi tipici della gestione passiva di questo strumento.

La scelta di ETF su cui puoi investire è peraltro molto ampia. Puoi ad esempio scegliere fondi che escludono alcune materie prime che non ritieni particolarmente utili, oppure puntare su ETF che sono dedicati a una specifica materia prima. Ancora, puoi adottare un posizionamento sugli ETF che privilegiano un’esposizione di brevissimo termine, o quelli più bilanciati sul lungo termine.

Risorse utili per investire in materie prime con gli ETF:

I CFD per investire sulle materie prime

Un CFD è un contratto tra l’investitore e il broker per scambiare la differenza di prezzo di una materia prima tra l’apertura e la chiusura della posizione.

  • se il prezzo della materia prima aumenta, il trader realizza un profitto vendendo a un prezzo più alto.
  • se il prezzo diminuisce, il trader subisce una perdita.

Come si può facilmente intuire, quindi, i CFD non prevedono il possesso del sottostante.

Ma se una materie prima costa (esempio) oltre 1.000 (l’oro nel 2025 ha sfondato i 2.000$ l’oncia) come fare per comprare anche un solo lotto di questa commodity.

E’ qui che entra in gioco la leva nel trading grazie alla quale è possibile amplificare i guadagni ma anche le perdite che si corrono. Per gestire la leva è possibile usare strumenti di protezione del rischio come:

  • stop-loss: livello di prezzo al quale la posizione verrà chiusa automaticamente per limitare le perdite
  • take-profit: livello di prezzo al quale la posizione verrà chiusa automaticamente per bloccare i profitti.

Per iniziare ad investire in materie prime è necessario scegliere un broker che offra CFD sulle materie prime. Essenziale è assicurarsi che il broker sia regolamentato da autorità affidabili (es. CySEC, FCA, CONSOB in Italia) e che offra una piattaforma intuitiva con in più strumenti di analisi tecnica e fondamentale. Molto importante, inoltre, controllare i costi associati al trading di CFD (spread, commissioni e costi overnight).

Piattaforme per investire in materie prime con gli ETF e i CFD

Una piattaforma completa deve consentirti di investire in materie prime sia tramite CFD per speculare sulle rapide oscillazioni di prezzo (trading intraday) con la possibilità di operare anche al ribasso (short trading) che attraverso i ETF, strumenti più adatti a chi cerca una strategia di lungo periodo. Sempre restando nell’ambito degli ETF reali, una funzionalità sempre più richiesta è la possibilità di acquistare frazioni di ETF, evitando di dover disporre dell’intero capitale necessario per comprare un’unità completa.

Fin qui siamo rimasti sul piano della semplice operatività ma una piattaforma davvero avanzata dovrebbe permetterti anche di costruire PAC su ETF (Piani di Accumulo del Capitale). Questa opzione è ideale per chi vuole investire gradualmente, distribuendo l’investimento nel tempo.

Sebbene esistano numerose piattaforme di trading disponibili, non tutte soddisfano i criteri sopra indicati. Concentrandosi su servizi completi e funzionalità avanzate, il ventaglio di opzioni si restringe notevolmente.

Dopo un’attenta analisi, è possibile individuare le piattaforme che combinano affidabilità, convenienza e un’ampia gamma di strumenti, garantendo un’esperienza di trading sugli indici di borsa davvero completa.

1 – XTB

nuovo logo di XTB

Tra i broker disponibili oggi, XTB si distingue come l’unico in grado di offrire tutte le caratteristiche essenziali che una piattaforma completa dovrebbe avere per investire in materie prime. La sua proposta è apprezzata per la flessibilità e la completezza, rendendola adatta sia a trader attivi sull’intraday che a investitori orientati al lungo periodo. Con XTB, quindi, è possibile sia investire in materie prime con i CFD che con gli ETF.

E allora vediamo meglio nel dettaglio tutti gli strumenti offerti da XTB per investire in materie prime:

  • CFD sulle commodity: 24 tipologie di CFD su altrettante materie prime con spread bassi e lava 1:10 ad eccezione dell’oro dove si può fare trading con leva fino a 1:20.
  • ETF reali sull’argento: zero commissioni per volumi fino a 100.000€ al mese, poi 0,2%. Oltre 1350 ETF reali, inclusi quelli sulle materie prime per costruire un portafoglio diversificato senza costi aggiuntivi.
  • Acquisto di ETF frazionati: grazie alla possibilità di acquistare frazioni di ETF, anche gli strumenti più costosi diventano accessibili. Proprio questo strumento rende XTB una scelta ideale per chi dispone di un capitale iniziale contenuto.
  • PAC su ETF: XTB consente di avviare un PAC con un investimento minimo di soli 15€.

Ora tutti questi strumenti possono essere gestiti da un solo account. Sempre dalla stessa piattaforma, XTB consente di:

  • Fare trading intraday con CFD operando a leva
  • Investire in lungo termine con gli ETF reali (anchefrazionati)
  • Puntare alla pianificazione finanziaria con PAC.

Per iniziare senza rischi, XTB offre anche una modalità demo, ideale per familiarizzare con la piattaforma e testare le strategie.

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2 – Pepperstone

Se fai trading sulle materie prime solo con i CFD e per giunta con una forte frequenza o se sei un scalper, allora la migliore soluzione è Pepperstone (qui la recensione). Questo perchè la tua esigenza è quella di tagliare gli spread al livello più basso possibile in modo tale da poter effettuare tante operazioni day trading senza far divorare i profitti dai costi. Pepperstone ti offre a tal scopo il conto RAZOR che è quello a spread bassi e con commissioni. In alternativa c’è poi il conto STANDARD che presenta spread sempre più bassi di quelli dei mercato (ma più alti del primo tipo di conto) ma non ha commissioni.

Oltre ai bassi spread perché scegliere Pepperstone per il trading sulle materie prime?

✅ Massima rapidità nell’esecuzione degli ordini: le elaborazione dei trade avvengono in meno di 30 millisecondi, il massimo se sei uno scalper

Assenza di commissioni: nessun costo nascosto per l’esecuzione delle operazioni (non ci sono commissioni di inattività a differenza di tanti altri broker)

Ampia gamma di strumenti: disponibilità di CFD su metalli, energia e soft commodities

Leva finanziaria fino a 1:30: per amplificare le opportunità di trading.

Piattaforme avanzate: accesso a MetaTrader 4, MetaTrader 5, cTrader, TradingView oltre alla piattaforma trading proprietaria Pepperstone

In più ci sono gli orari di trading flessibili, la liquidità elevata e tutta una serie di strumenti di analisi avanzati che rendono Pepperstone un broker molto competitivo per fare trading sulle materie prime con i CFD.

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Il 75.9% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro quando scambiano CFD con questo fornitore. Dovresti considerare se hai capito come funzionano i CFD e se puoi permetterti di correre l’alto rischio di perdere il tuo denaro.


3- eToro

etoro nuovo logo

Una alternativa ad XTB per investire in materie prime è eToro. Valida ma più limitata perchè, e questo lo possiamo subito dire, eToro non consente di creare i piani di accumulo. Ci sono però sia i CFD sulle materie prime che gli ETF (anche frazionati). Purtroppo però la proposta di ETF reali da parte di eToro è molto più contenuta rispetto a quella di XTB fermandosi ad alcune centinaia di prodotti.

Un valore aggiunto di eToro (che invece XTB non copre) è la possibilità di usare lo strumento del copy trading grazie al quale è possibile replicare le strategie dei traders più bravi che investono sulle commodity sia con i CFD che con gli ETF.

Come XTB anche eToro offre la demo gratuita per imparare ad operare senza il rischio di perdere soldi reali.

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Come investire sulle materie prime con i fondi comuni

Una terza strada per investire sulle materie prime è quella di usare i fondi comuni di investimento. Così come avviene per gli ETF, anche l’investimento tramite fondi comuni è una presa di posizione indiretta sulle materie prime: non comprerai cioè direttamente la materia prima, ma investirai i tuoi risparmi su strumenti che sono collegate alle materie prime (ad esempio, azioni di società che gestiscono miniere aurifere nell’ipotesi di un fondo comune di investimento sull’oro).

Contrariamente agli ETF, che sono fondi a gestione passiva quotati sui mercati regolamentati, i fondi sono strumenti finanziari contraddistinti da una gestione attiva. In altri termini, il gestore del fondo non si limita solamente a replicare i valori dei benchmark a cui fa riferimento, ma cerca di “battere” il mercato grazie a una gestione più dinamica.

Di conseguenza, le prestazioni di valore del fondo comune di investimento non dipendono esclusivamente dal valore dell’asset di riferimento, quanto anche della politica del fondo e dell’abilità del gestore. Purtroppo i fondi comuni sulle materie prime (ma il discorso vale in generale per questo strumento) sono caratterizzati da alti costi e commissioni. In più c’è il limite rappresentato dall’oggettività delle banche. Visto che si tratta di prodotti creati da loro, ogni banca tenderà a spingere i proprio fondi comuni.

Come creare un portafoglio di materie prime

Se vuoi investire in materie prime, una delle prime regole che dovresti seguire è quella della diversificazione del portafoglio sulla base del tuo profilo di investitore e degli obiettivi che ti sei preposto. In altri termini, la soluzione più efficace non è mai quella di investire in un’unica materia prima, ma destinare al tuo portafoglio una quota da impiegare nelle commodities, da suddividere a sua volta su diversi asset e strumenti finanziari.

Ebbene, per aiutarti a costruire un buon portafoglio di materie prime, personalizzato e su misura delle tue ambizioni, esistono oggi diversi servizi innovativi che ti permetteranno di fare proprio questo.

In tale ambito, tra i migliori non possiamo che annoverare Moneyfarm: la piattaforma, dopo aver coinvolto l’iscritto in una serie di questionari che permetteranno di profilare l’investitore, attribuirà ad ogni cliente un diverso livello di rischio e, sulla base di ciò, suggerirà dei portafogli personalizzati che potranno poggiare anche sulla presenza delle materie prime.

La facilità di utilizzo del servizio, la sua sicurezza e la trasparenza sui costi – molto competitivi, hanno consentito a migliaia di investitori italiani di usufruire di una proposta di consulenza innovativa e concreta.

Investimenti in materie prime: quando convengono?

A margine di questo approfondimento sugli investimenti in materie prime, potresti ben domandarti se – in fin dei conti – investire in materie prime conviene o no.

Iniziamo subito con il ricordare che questo tipo di impiego è sufficientemente volatile da poterlo considerare rischioso, e che la scarsa correlazione tra molte materie prime e gli investimenti in azioni e in bond può essere utile in certi momenti, e gravare di ulteriori rischi in altri.

Di contro, se è pur vero che gli investimenti in materie prime rivestono delle caratteristiche comuni (come la tendenziale prevedibile ciclicità), è anche vero che all’interno del mondo delle commodity esistono tantissime diverse alternative. E che, insomma, investire in palladio non è certo equivalente a investire in alluminio, così come investire nel mais non è equivalente a investire in oro.

Proprio per i motivi di cui sopra ti consigliamo di:

  • investire in materie prime all’interno di una strategia di diversificazione del portafoglio ampia ed articolata
  • destinare alle commodity solamente una parte minoritaria del tuo portafoglio
  • riservare una parte degli investimenti nelle materie prime ai principali safe haven come l’oro, al fine di compensare la volatilità delle azioni e delle obbligazioni
  • sfruttare i servizi di investimento in materie prime in fondi o ETF per mitigare i rischi e fruire di una professionalità dedicata
  • valutare la costruzione di un portafoglio personalizzato usando i servizi di roboadvisor.

Cosa puoi fare adesso?

Un passo fondamentale se vuoi investire in commodities specifiche è scegliere quella su cui vuoi speculare. Le guide come investire in oro e come investire in argento possono esserti di aiuto.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa.
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