Contrariamente a quello che si poteva ipotizzare alla luce dell’andamento record registrato dai mercati azionari globali nel primo semestre 2023, anche a luglio è proseguito il trend positivo. Come si spiega tutta questa euforia in un contesto sempre caratterizzato dal rialzo dei tassi di riferimento da parte delle banche centrali e da “limiti” oggettivi di crescita economica?
A sciogliere l’enigma chiarendo definitivamente quello che è successo a luglio è stata una pregevole analisi della Reuters in cui si afferma che dietro al boom delle borse di luglio ci sia il radicale cambio di strategia da parte dei fondi comuni hedge. Sono stati questi colossi, con la loro azione, a generare un effetto a cascata su tutti i mercati. Ma cosa centrano i fondi comuni con l’andamento delle azioni. Questione di correlazioni come tutto in borsa.
Cosa sono i fondi comuni hedge in pillole
I fondi hedge sono fondi d’investimento gestiti da professionisti qualificati che puntano ad ottenere profitti per i propri investitori mediante l’utilizzo di diverse strategie di investimento spesso più complesse e flessibili rispetto a quelle adottate dai fondi comuni di investimento tradizionali.
Le caratteristiche distintive dei fondi hedge includono:
- Obiettivi di rendimento: L’obiettivo principale dei fondi hedge è ottenere rendimenti positivi indipendentemente dalle condizioni di mercato. Ciò significa che possono cercare di generare profitti sia quando i mercati sono in rialzo (bull market) che quando sono in ribasso (bear market).
- Diversificazione: investono in una vasta gamma di asset finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, materie prime, valute, derivati.
- Uso della Leva finanziaria: possono utilizzare la leva finanziaria, ossia il ricorso a prestiti o derivati, per aumentare il potenziale rendimento degli investimenti. Sale il guadagno possibile ma aumenta anche il rischio di perdita
- Strategie di investimento: solitamente adottano una vasta gamma di strategie di investimento, tra cui arbitraggio, hedging (copertura), trading direzionale, trading a event-driven (basato sugli eventi), trading quantitativo, e altre strategie complesse.
I fondi comuni passano sulle long position e creano euforia diffusa
Gli investitori retail, ultimamente, si stanno prendendo non poche soddisfazioni nei confronti dei fondi hedge. E’ un pò la vecchia storia di Davide contro Golia che, ciclicamente, si ripete.
Detto questo per capire perchè i tantissimi fondi abbiano deciso di stravolgere le loro posizioni, è necessario fare un passetto indietro. Prima di assumere posizioni long, i fondi andavano di short poichè convinti che dopo il rally di inizio anno, i mercati avrebbero iniziato a ritracciare. Dopo una serie di mancati appuntamenti con l’inversione, ecco la drastica decisione: visto che lo scenario atteso non si verifica e che le posizioni short stanno incassando continue batoste, meglio lasciar perdere e chiudere…o, più praticamente, invertire. Ecco quindi il contesto in cui è maturata la decisione dei fondi comuni di passare long.
Ma i fondi hedge sono parte essenziale del mercato e allora ecco che la loro mossa provoca un effetto su tutte le altre asset class. In poche parole i miliardi di dollari riversati sui mercati non sono passati inosservati ma hanno creato un’euforia diffusa anche tra ai retailer.
Diciamo la verità: a tanti piccoli investitori non è parso vero quello che sta accadendo. Non solo le borse hanno messo a segno un primo semestre da urlo ma il rally prosegue anche luglio. Ed ecco spiegato perchè, in scia alla mossa dei fondi comuni, gli investitori retail hanno iniziato a comprare azioni di tutti i tipi. Classica situazione di euforia diffusa quindi con l’entusiasmo che si propaga a macchia d’olio.
C’è un dato che la dice lunga su quello che è avvenuto a luglio (grazie ai fondi comuni): negli Stati Uniti i retailer hanno riversato ben 1,27 miliardi di dollari in azioni di Wall Street. Ah, 1,27 miliardi è il dato giornaliero quindi va moltiplicato per i giorni di borsa.