investire in crowdfunding in Italia

Investire in crowdfunding si sta affermando come una delle soluzioni più interessanti e accessibili, specialmente in Italia, dove le piattaforme fintech offrono nuove opportunità per diversificare il portafoglio. Nonostante il nostro Paese sia stato il primo in Europa a regolamentare il crowdinvesting nel 2013, permane una certa diffidenza, spesso legata a una limitata educazione finanziaria. Tuttavia, strumenti come l’equity e il lending crowdfunding stanno dimostrando il loro potenziale non solo per investitori esperti, ma anche per chi si avvicina al mondo degli investimenti con capitali contenuti. Ecco cosa emerge dall’Indagine Crowdfunding 2024 di Opstart, che ha fotografato il comportamento e le percezioni degli italiani verso questo strumento.

Quando investire in crowdfunding in Italia? Sicuramente dopo averlo capito

Un dato significativo che emerge dall’indagine è la carenza di educazione finanziaria in Italia, che rappresenta una delle principali barriere all’adozione del crowdfunding. Sebbene negli ultimi anni sia aumentata la consapevolezza su concetti come inflazione (73,8%) e tasso di interesse semplice (46,5%), temi cruciali come diversificazione del rischio e tasso di interesse composto sono ancora poco compresi. Questo frena molti risparmiatori, che si limitano a investimenti a basso rischio, evitando alternative più redditizie come il crowdfunding.

L’educazione finanziaria diventa quindi fondamentale per abbattere i falsi miti sul crowdfunding, che viene spesso percepito come rischioso e poco affidabile. In realtà, con la giusta conoscenza e una strategia diversificata, il crowdfunding può rappresentare un alleato prezioso per ottenere rendimenti interessanti, pur sempre mantenendo la consapevolezza che ogni investimento comporta i relativi rischi.

Equity e lending crowdfunding: come funzionano e chi li sceglie

Tra le forme più diffuse di crowdfunding troviamo l’equity e il lending. L’equity crowdfunding consente agli investitori di acquistare quote di un’impresa, diventandone soci e partecipando ai suoi eventuali successi. Questo strumento è particolarmente indicato per chi cerca guadagni potenzialmente elevati, pur accettando un rischio maggiore legato al futuro dell’azienda. D’altra parte, il lending crowdfunding permette agli investitori di finanziare progetti imprenditoriali attraverso prestiti, con piani di ammortamento che garantiscono un ritorno del capitale più rapido.

Secondo l’indagine, il lending è apprezzato per la sua liquidità e accessibilità: con ticket d’ingresso minimi a partire da 50 euro, offre opportunità anche a chi dispone di risorse limitate. Di contro, l’equity richiede un approccio più consapevole, ma può portare rendimenti significativi in caso di successo dell’impresa finanziata.

Chi investe in crowdfunding in Italia? L’identikit dell’investitore

L’investitore medio italiano in crowdfunding è prevalentemente uomo (85%), laureato, e si colloca nella fascia d’età tra i 30 e i 50 anni. La maggior parte risiede nel Nord Italia, con Lombardia ed Emilia-Romagna in testa, confermando una forte concentrazione geografica legata alle aree economicamente più dinamiche del Paese.

Gli investitori tendono a effettuare più operazioni nel tempo, dimostrando un interesse crescente verso questo strumento. Oltre il 50% ha realizzato fino a 10 investimenti negli ultimi due anni, con un valore medio compreso tra 10.000 e 50.000 euro. Interessante notare anche l’aumento della partecipazione femminile, che raggiunge il 18% nell’equity crowdfunding.

Barriere e falsi miti: cosa frena investire in crowdfunding in Italia

Nonostante le opportunità, il crowdfunding è ancora poco sfruttato: solo il 6% degli italiani lo utilizza attivamente, nonostante il 44% ne conosca l’esistenza. Le principali barriere segnalate dagli intervistati includono la percezione di alto rischio (25%), la mancanza di informazioni chiare (31%) e una generale diffidenza verso gli investimenti alternativi.

Opstart, attraverso la sua campagna educativa, dedica parte del proprio report proprio a sfatare questi falsi miti, sottolineando che il settore è regolamentato da normative europee come il Regolamento Europeo 2020/1503, entrato in vigore a novembre 2023, che ha introdotto misure di trasparenza e sicurezza ancora più stringenti per tutelare gli investitori. A queste norme si aggiunge la supervisione di autorità come Consob e Banca d’Italia, che vigilano sul corretto funzionamento delle piattaforme di crowdfunding autorizzate.

Le migliori piattaforme per investire in crowdfunding in Italia

PIATTAFORMATIPOLOGIA PROGETTIINVESTIMENTO MINIMOLINK AL SITO UFFICIALE PER INIZIARE A INVESTIRE
EnerfipPiattaforma di crowdfunding che consente di investire in progetti di energie rinnovabili10 €Investi in progetti sostenibili
Ener2CrowdSulla piattaforma si può investire in progetti di energie rinnovabili100 €Investi in progetti 100% green
TrustersPiattaforma di crowdfunding immobiliare per finanziare progetti immobiliari250 €Investi nel crowdfunding immobiliare
RecrowdPiattaforma di lending crowdfunding immobiliare per finanziare progetti immobiliare250 €Investi in progetti innovativi
Re-LenderPiattaforma di lending crowdfuding immobiliare specializzata in progetti di riconversione50 €Investi in progetti di riconversione industriale, immobiliare, ecologica e tecnologica
Concrete InvestingPiattaforma di equity crowdfunding immobiliare dedicata a progetti immobiliari esclusivi5.000 €Investi in progetti immobiliari esclusivi
Invest-TPiattaforma di lending crowdfunding immobiliare dedicata a progetti di ristrutturazione e realizzazione immobiliare500 €Investi in progetti di ristrutturazione immobiliare