Investire nelle materie prime, o commodities, significa impiegare una parte dei propri capitali in strumenti finanziari il cui valore è direttamente o indirettamente legato all’evoluzione dei prezzi di oro, argento, petrolio, rame, caffè e così via.
Proprio il lungo elenco di materie prime su cui potresti investire rende molto difficile trattare in modo omogeneo questo tema. Tuttavia, proprio di questo vogliamo oggi occuparci: capire quali sono le migliori materie prime del 2022 e come puoi investire nelle commodities nel modo più conveniente.
❓ Tematica | Investimenti materie prime |
? Strumenti | ETF, fondi comuni investimento |
? Miglior piattaforma ETF |
Ti invitiamo dunque a ritagliarti qualche minuto di tempo per leggere la nostra guida: alla fine avrai tutte le informazioni utili per scegliere in modo autonomo e consapevole in che modo partecipare al trading delle materie prime.
Indice
Cosa sono le materie prime?
Iniziamo subito con il rammentare che le materie prime sono definibili come quei materiali che sono utilizzati per produrre altri beni o per essere utilizzati in lavorazioni e processi industriali al fine di ottenere il prodotto finale desiderato.
Per esempio, il greggio può essere utilizzato per ottenere la benzina. I chicchi di caffè possono essere utilizzati per ottenere delle miscele tostate da utilizzare nelle nostre macchinette domestiche. Il grano può essere lavorato per produrre la pasta. L’oro può essere impiegato per realizzare gioielli.
Al di là dei processi tecnici e delle tante classificazioni che potremmo illustrare sulle materie prime, ai nostri fini importa comprendere un concetto di base: investire nelle materie prime può essere molto conveniente e il ventaglio molto vasto ed eterogeneo di commodities su cui oggi puoi fare trading da casa lo rende un utile bacino per la costruzione di qualsiasi portafoglio.
Quali sono le migliori materie prime del 2024?
Fin qui abbiamo cercato di condividere due aspetti fondamentali della guida:
- le materie prime sono tante e tra di esse troverai certamente quel che fa per te e per la tua strategia finanziaria
- puoi investire in materie prime in tantissimi modi diversi, stando comodamente a casa.
A questo punto, prima di entrare nella fase più pratica e tecnica del nostro odierno approfondimento, probabilmente ti starai anche domandando quali sono le migliori materie prime del 2024.
Purtroppo per te, però, la risposta sarà molto meno diretta di quanto potresti desiderare.
Ti invitiamo infatti a ricordare che:
- devi prima di tutto capire che cosa intendi per “migliori materie prime”. Ogni trader ha un obiettivo diverso, e se per alcuni l’oro potrebbe essere la migliore commodity su cui investire, perché in grado di ergersi a safe haven preferenziale, per altri potrebbe invece essere una materia prima da trascurare
- molte materie prime sono fortemente volatili e, proprio per questo motivo, il loro valore di mercato potrebbe subire decise oscillazioni anche nel breve termine. Valuta pertanto che cosa vorresti dalle materie prime, in relazione al tuo orizzonte temporale.
Insomma, non esiste una ricetta che possa permetterci di comprendere quali siano le migliori materie prime del 2022 per tutti gli investitori. Tuttavia, e promettendoti di tornare su questo argomento con specifici focus sulle singole commodities, abbiamo individuato 5 risorse su cui potrebbe valer la pena concentrare la propria attenzione nei prossimi giorni.
Oro
L’oro è tra le materie prime e i metalli preziosi più gettonati dagli investitori. Considerato un bene rifugio a cui rivolgersi soprattutto in tempi di crisi, le sue quotazioni tendono a rimanere stabili nei momenti di maggiore serenità economica e politica. Valutate le difficoltà di questi frangenti temporali (dalle varianti COVID-19 alla crisi geopolitica in Ucraina), l’oro dovrebbe costituire una parte fondamentale del proprio portafoglio, anche al fine di tutelare la propria esposizione su altri mercati. Se sei interessato agli investimenti sul gold rimandiamo alla guida su come investire in oro (strumenti disponibili).
Petrolio
Una delle commodities che sarà maggiormente oggetto delle attenzioni degli analisti nel 2022 è certamente costituita dal petrolio. Anche in questo caso, non possiamo non rammentare come la recete crisi energetica abbia fatto impennare le quotazioni del greggio, e come le stesse siano particolarmente suscettibili sulla base delle previsioni delle politiche OPEC e degli shock geopolitici.
Nichel
Il nichel è certamente una delle materie prime di maggiore rilievo su cui investire nei prossimi mesi. Utilizzato in numerosi settori in rapida espansione (si pensi a quello delle auto elettriche), il nichel garantisce utili opportunità di profitto nel breve e nel medio termine.
Argento
Spesso considerato come un fratello minore dell’oro, l’argento è in realtà un investimento autonomo e non troppo correlato rispetto al lingotto. Sta inoltre godendo di una crescente considerazione sui mercati, grazie al suo ampio impiego nel comparto elettronico. Per maggiori informazioni leggi come investire in argento.
Rame
Negli ultimi due anni il rame ha costituito una materia prima in buone condizioni di forma. Dopo un lungo periodo di affaticamento, infatti, le sue quotazioni sono cresciute in modo piuttosto dinamico, sebbene in rallentamento nei tempi più recenti.
Come investire sulle materie prime?
Oggi per investire finanziariamente sulle materie prime hai la possibilità di ricorrere a numerosi strumenti di particolare convenienza, in grado di garantirti un posizionamento sulle commodities molto competitivo e versatile.
Cerchiamo dunque di comprendere come investire sulle materie prima attraverso gli strumenti migliori a disposizione online, e come creare un portafoglio di commodities in maniera innovativa e personalizzata.
Come investire sulle materie prime con gli ETF
La prima strada che ti consigliamo di seguire per investire sulle materie prime è quella di usare gli ETF.
A beneficio dei neofiti di questo ambito, ricordiamo che gli ETF sono fondi che replicano un benchmark, un punto di riferimento da cui cercano di ricalcare il valore. Nel caso di ETF sulle materie prime, il fondo potrebbe replicare un indice sulle materie prime, o il valore di uno di esse.
Ciò premesso, l’ETF è pertanto uno strumento molto utile per prendere posizione sulle materie prime senza possedere direttamente la risorsa di base, e con tutti i vantaggi tipici della gestione passiva di questo strumento.
La scelta di ETF su cui puoi investire è peraltro molto ampia. Puoi ad esempio scegliere fondi che escludono alcune materie prime che non ritieni particolarmente utili, oppure puntare su ETF che sono dedicati a una specifica materia prima. Ancora, puoi adottare un posizionamento sugli ETF che privilegiano un’esposizione di brevissimo termine, o quelli più bilanciati sul lungo termine.
Come investire sulle materie prime con i fondi comuni
Una seconda strada per investire sulle materie prime è quella di usare i fondi comuni di investimento. Così come avviene per gli ETF, anche l’investimento tramite fondi comuni è una presa di posizione indiretta sulle materie prime: non comprerai cioè direttamente la materia prima, ma investirai i tuoi risparmi su strumenti che sono collegate alle materie prime (ad esempio, azioni di società che gestiscono miniere aurifere nell’ipotesi di un fondo comune di investimento sull’oro).
Contrariamente agli ETF, che sono fondi a gestione passiva quotati sui mercati regolamentati, i fondi sono strumenti finanziari contraddistinti da una gestione attiva. In altri termini, il gestore del fondo non si limita solamente a replicare i valori dei benchmark a cui fa riferimento, ma cerca di “battere” il mercato grazie a una gestione più dinamica.
Di conseguenza, le prestazioni di valore del fondo comune di investimento non dipendono esclusivamente dal valore dell’asset di riferimento, quanto anche della politica del fondo e dell’abilità del gestore.
Come creare un portafoglio di materie prime
Se vuoi investire in materie prime, una delle prime regole che dovresti seguire è quella della diversificazione del portafoglio sulla base del tuo profilo di investitore e degli obiettivi che ti sei preposto. In altri termini, la soluzione più efficace non è mai quella di investire in un’unica materia prima, ma destinare al tuo portafoglio una quota da impiegare nelle commodities, da suddividere a sua volta su diversi asset e strumenti finanziari.
Ebbene, per aiutarti a costruire un buon portafoglio di materie prime, personalizzato e su misura delle tue ambizioni, esistono oggi diversi servizi innovativi che ti permetteranno di fare proprio questo.
In tale ambito, tra i migliori non possiamo che annoverare Moneyfarm (qui la nostra recensione): la piattaforma, dopo aver coinvolto l’iscritto in una serie di questionari che permetteranno di profilare l’investitore, attribuirà ad ogni cliente un diverso livello di rischio e, sulla base di ciò, suggerirà dei portafogli personalizzati che potranno poggiare anche sulla presenza delle materie prime.
La facilità di utilizzo del servizio, la sua sicurezza e la trasparenza sui costi – molto competitivi, hanno consentito a migliaia di investitori italiani di usufruire di una proposta di consulenza innovativa e concreta.
Investimenti materie prime: quando convengono?
A margine di questo approfondimento sugli investimenti in materie prime, potresti ben domandarti se – in fin dei conti – investire in materie prime conviene o no.
Iniziamo subito con il ricordare che questo tipo di impiego è sufficientemente volatile da poterlo considerare rischioso, e che la scarsa correlazione tra molte materie prime e gli investimenti in azioni e in bond può essere utile in certi momenti, e gravare di ulteriori rischi in altri.
Di contro, se è pur vero che gli investimenti in materie prime rivestono delle caratteristiche comuni (come la tendenziale prevedibile ciclicità), è anche vero che all’interno del mondo delle commodity esistono tantissime diverse alternative. E che, insomma, investire in palladio non è certo equivalente a investire in alluminio, così come investire nel mais non è equivalente a investire in oro.
Proprio per i motivi di cui sopra ti consigliamo di:
- investire in materie prime all’interno di una strategia di diversificazione del portafoglio ampia ed articolata
- destinare alle commodity solamente una parte minoritaria del tuo portafoglio
- riservare una parte degli investimenti nelle materie prime ai principali safe haven come l’oro, al fine di compensare la volatilità delle azioni e delle obbligazioni
- sfruttare i servizi di investimento in materie prime in fondi o ETF per mitigare i rischi e fruire di una professionalità dedicata
- valutare la costruzione di un portafoglio personalizzato usando i servizi di roboadvisor.
Buon investimento!