Chi tra i nostri lettori non conosce i famosi sandali Birkenstock made in Deutschland? Si tratta di una referenza storica del calzaturiero tedesco che è presente sul mercato da centinaia di anni. L’anno di nascita dall’intramontabile sandalo di sughero è il 1744. Da allora il prodotto è stato progressivamente perfezionato riuscendo a restare sempre competitivo.
In centinaia di anni di vendite sono arrivati tantissimi concorrenti, pochi sono rimasti e tanti altri hanno chiuso i battenti dopo periodi più o meno lunghi. Il sandalo in sughero Birkenstock è rimasto invece lì nonostante la trasformazione degli usi e dei costumi.
Per quale motivo su in sito come RisparmiOggi che è dedicato agli investimenti stiamo parlando di sandali? Ovviamente non per ragioni di moda ma perchè è notizia proprio di oggi che ci potrebbe essere l’IPO di Birkenstock. L’ipotesi sbarco in borsa della società tedesca che produce i famosi sandali di sughero è quindi il tema di questo post.
Cosa sappiamo ad oggi? Come dovrebbe avvenire l’IPO di Birkenstock?
IPO Birkenstock finalizzata alla quotazione a Wall Street
Tanto per iniziare va precisato che la Birkenstock resta si un’azienda tedesca ma è da tempo inserita in un conglomerato più grandi. La società, infatti, è di proprietà della L Catterton e di Financière Agache, due holding che sono riconducibili al colosso del lusso LVMH.
Più nel dettaglio, L Catterton è il ramo di investimenti di LVMH (precisamente si tratta di un private equity con sede in Usa) mentre Financière Agache fa direttamente capo alla famiglia Arnault che di LVMH è proprietaria. Per semplificare si può quindi affermare che il brand Birkenstock è una delle tante stelle della galassia LVMH assieme a tantissimi altri marchi del lusso come Christian Dior, Bulgari, Fendi, Givenchy, Loro Piana, TAG Heuer, Tiffany., Moët & Chandon, Veuve Clicquot.
L’IPO di Birkenstock si configurerebbe quindi come la classica operazione finalizzata a far sbarcare in borsa un nome di peso del settore lusso.
Considerando che il mercato europeo ha fame di IPO (dopo l’andamento disastroso del 2022, i segnali di ripresa nel 2023 restano deboli), l’eventuale quotazione di Birkenstock non può che essere valutata positivamente. C’è però un problema: l’IPO avverrebbe non a Francoforte (sede del brand dei sandali di sughero) e neppure a Parigi (sede di LVMH) ma sulla borsa di Wall Street.
Se l’operazione dovesse quindi andare in porto, le azioni Birkenstock sarebbero quotate in Usa.
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IPO Birkenstock: le prime indicazioni
Stando a quanto riportato da Bloomberg, la valutazione dell’aspirante quotata dovrebbe attestarsi in area 6 miliardi di dollari, che al cambio attuale, sono 5,5 miliardi di euro.
Ad occuparsi del dossier sarebbe un team di banche che vede in prima linea, tra le altre, Goldman Sachs e Jp Morgan.
Per quello che riguarda le tempistiche dell’Offerta, laddove le condizioni di mercato dovessero consentirlo, ci potrebbe essere una prima finestra entro fine 2023 o al massimo ad inizio 2024. I tempi quindi non sono brevi ma il dossier ci sarebbe anche se sia L Catterton che gli altri players che verrebbero coinvolti nell’operazione non hanno commentato.
In merito alla scelta della borsa Usa come mercato di quotazione, si può ipotizzare che ciò sia la conseguenza della forte penetrazione del brand tedesco negli Stati Uniti. Recentemente, infatti, la Birkenstock ha ampliato la propria rete retail negli States anche se la produzione resta sempre made in Deutscland.
A prescindere da quello che avverrà realmente, è significativo il fatto che, dopo mesi di silenzio, ora siano sempre più frequenti le notizie sulle possibili nuove IPO. Pochi giorni fa, ad esempio, si è tornati a parlare dell’IPO Yahoo che sancirebbe il ritorno in borsa dello storico motore di ricerca. I dossier aperti, comunque, sono tanti come si può vedere nel post dedicato alle migliori IPO 2023. Staremo a vedere se il sentiment è davvero cambiato.