2024 anno dell’IPO di Plenitude dopo lo stop alla quotazione degli ultimi due anni. E’ questa la prospettiva su cui convergono diversi analisti a dimostrazione di come il dossier sembri essere davvero fattibile.
Plenitude è la società controllata da Eni che combina impegno green e commercializzazione di gas ed energia a famiglie e imprese. Un modello di business molto particolare e tutto orientato al futuro che vede Plenitude vendere gas e luce e al tempo stesso produrre energia rinnovabile e gestire punti di ricarica per veicoli elettrici.
Due anni fa Eni era pronta a procedere con l’IPO Plenitude ma poi l’operazione venne stoppata per condizioni di mercato non favorevoli. Dopo il fallimento del tentativo il Cane a Sei Zampe effettuò una virata nell’implementazione dell’operazione annunciando che prima della quotazione in borsa ci sarebbero stati una serie di ingressi nel capitale della società e che solo al termine di queste operazioni e in presenza di condizioni di mercato favorevoli, si sarebbe proceduto con l’Offerta pubblica iniziale della controllata.
Considerando che i nuovi ingressi nel capitale sono avvenuti (l’ultimo molto recentemente) e che la view sui mercati azionari è positiva, nel 2024 l’IPO Plenitude potrebbe davvero esserci.
Borsa Italiana ha una capitalizzazione piccola rispetto ad altri mercati anche europei e visto che una eventuale IPO di Plenitude avverrebbe ad una market cap considerevole, gli investitori dovrebbero seguire le evoluzioni del dossier.
Il segnale anticipatorio dell’IPO di Plenitude
Negli ultimi mesi dal Cane a Sei Zampe non sono giunte novità ufficiali sull’eventuale quotazione di Plenitude. Sono però i fatti a rendere percorribile questa eventualità:
- Eni ha reso noto di aver raggiunto un accordo per l’ingresso di EIP (Energy Infrastructure Partners) nel capitale sociale di Plenitude.
- L’operazione avverrà tramite ricapitalizzazione: è previsto un aumento di capitale fino a 500 milioni di euro con possibilità per EIP di salire fino a 700 milioni ossia al 9% del capitale di Plenitude
- L’ingresso di EIP impatterà sul profilo finanziario di Plenitude: previsto Equity value di Plenitude intorno agli 8 miliardi di euro e a un Entrprise value sui 10 miliardi.
I numeri sono pesanti e potrebbero garantire ad Eni quello che il management attendeva da tempo: soci pesati in Plenitude per poi procedere all’IPO della società.
Chi volesse conoscere i meccanismi dell’Offerta Pubblica di Acquisto e capire come sfruttare questo evento in ottica investimento può rifarsi a queste risorse:
- Come partecipare alle IPO: guida rapida per principianti
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Cosa pensano gli analisti dell’IPO di Plenitude
Se dal Cane a Sei Zampe nulla trapela sui piani e le tempistiche dell’IPO Plenitude, gli analisti si sono invece fatti una loro idea proprio commentando il recente ingresso di EIP nel capitale della controllata:
- Equita Sim ha rating buy e target price a 19,5 euro sulle azioni Eni: ritiene che la vendita della quota di minoranza di Plenitude possa facilitare la quotazione della controllata che era stata stoppata per avverse condizioni di mercato.
- Jefferies ha rating buy con target a 18 euro sulle azioni Eni: reputa che la valutazione attribuita a Plenitude nell’operazione con EIP sia allineata alle attese e che essa offra un valore base nell’ambito della potenziale IPO di Plenitude nel 2024.
- Banca Akros ha rating buy e a target price di 18,5 euro su Eni: vede l’intesa siglata con EIP fondamentale per supportare la crescita di Plenitude. Inoltre gli stessi multipli impliciti sono positivi.
Ci sono quindi due analisti su tre che fanno riferimento nel loro commento ad una eventuale IPO di Plenitude nel 2024. Anche loro, quindi, sembrano aver colto un segnale.