Il mondo bancario è in continua evoluzione, e la chiave del successo risiede nella capacità di offrire servizi rapidi, convenienti e personalizzati ai propri clienti. L’efficienza, misurata attraverso parametri come il cost income ratio, diventa quindi cruciale nel determinare le banche di riferimento nel panorama europeo. Ecco quali sono le banche più efficienti secondo l’ultimo report di S&P Global Market Intelligence.
Le banche europee più efficienti per S&P Global Market Intelligence: 32 istituti analizzati
Un recente studio condotto da S&P Global Market Intelligence nel 2023 ha messo in evidenza la performance di 32 istituti di credito. Sorprendentemente, 20 di questi hanno mostrato miglioramenti significativi nei loro indici di efficienza. Tra questi, si distinguono le banche italiane, che hanno dimostrato non solo di essere profittevoli ma anche di gestire le risorse in modo ottimale.
Quali sono le banche più efficienti in Italia
Le banche italiane si sono fatte notare per la loro efficienza. Quattro istituti sono riusciti a posizionarsi tra i primi quindici a livello europeo:
- Unicredit ha ottenuto un ottimo quarto posto, con un cost income ratio migliorato del 10,28% rispetto all’anno precedente.
- Intesa Sanpaolo, nonostante alcune fluttuazioni, ha consolidato il suo nono posto grazie a una strategia attenta e all’ottimizzazione dei costi.
- Monte dei Paschi di Siena, un tempo considerato un punto di preoccupazione, ha mostrato una rinascita notevole, posizionandosi tredicesimo e migliorando il suo cost income ratio del 25,9% rispetto all’anno precedente.
- Banco Bpm, nonostante non sia menzionato tra i primi, rimane un punto di riferimento nel panorama italiano.
Le banche più efficienti in Europa
Tuttavia, la palma della banca più efficiente va alla turca Türkiye Cumhuriyeti Ziraat Bankasi, che ha rivoluzionato il suo approccio, riducendo il cost income ratio del 94%. Le seguono da vicino la Dnb Bank norvegese e la Swedbank svedese, entrambe con performance impressionanti.
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Cosa significa banca efficiente?
Scegliere una banca efficiente non è solo una questione di risparmio economico. Una banca efficiente garantisce trasparenza nelle tariffe e nelle commissioni, assicura servizi di alta qualità e risponde in maniera tempestiva alle esigenze dei clienti. Sono banche che offrono supporto online, assistenza telefonica e chat in tempo reale.
Inoltre, la varietà di prodotti e servizi proposti permette ai clienti di centralizzare le proprie operazioni finanziarie, ottenendo così una gestione ottimale delle proprie risorse. Prestiti, investimenti, conti correnti e depositi diventano più accessibili e personalizzati, risparmiando tempo e fatica agli utenti.
Deutsche Bank: credito europeo in difficoltà
Deutsche Bank, il maggiore istituto di credito della Germania in termini di attività, ha mostrato preoccupanti segni di difficoltà nell’ultima analisi. Si è segnalato con un rapporto costi-ricavi del 75,62%, mostrando un incremento di 4,57 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Questi risultati sono ancor più gravi quando si considera che, rispetto all’anno precedente, l’utile della banca per il secondo trimestre ha visto un calo del 27%.
Questo declino si attribuisce principalmente all’aumento dei costi. Le spese non operative hanno subito un drammatico aumento, quintuplicando e raggiungendo i 655 milioni di euro. Ciò è stato causato da significativi oneri legali e costi di ristrutturazione, in particolare per la riduzione del personale e per ottimizzare la piattaforma ipotecaria. Inoltre, le spese non correlate agli interessi sono salite del 15%, attestandosi a 5,6 miliardi di euro.
Unicredit: il primato italiano
Dall’altra parte dello spettro, abbiamo Unicredit, che ha brillato tra le banche italiane. Si è classificata al quarto posto con un cost income ratio del 39%. Ciò rappresenta una diminuzione dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e un’impresa notevole del 10,28% su base annua.
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Questi risultati positivi sono evidenti testimoni della strategia di Andrea Orcel, CEO di Unicredit. Grazie a tagli alle consulenze e a 4.000 partenze volontarie, la banca ha visto significative riduzioni dei costi. Orcel ha anche implementato tagli per mezzo miliardo, cercando di contrastare gli effetti di un’inflazione superiore alle previsioni.