Il 14 settembre era attesa la decisione della BCE sull’aumento o meno dei tassi di interesse europei: la BCE ha infine deciso per un aumento di un quarto di punto. Questo movimento, com’è facile immaginare, ha avuto effetti tangibili sui detentori di mutui, con particolare incidenza per coloro con mutui a tasso variabile. Negli ultimi due anni, alcune persone hanno visto le loro rate mensili quasi raddoppiare.
Mutui a tasso variabile: sono convenienti oggi?
In questa fase di mutamenti continui dei tassi, emerge una domanda: è ancora consigliabile scegliere un mutuo a tasso variabile? Se guardiamo ai dati correnti, i tassi fissi sono sorprendentemente più bassi dei variabili. L’Euribor, che solitamente influisce sui mutui variabili, non sta più seguendo precisamente l’andamento del tasso Bce. Questo, dicono gli esperti, potrebbe far pensare che il mercato potrebbe non credere in una consolidazione di questi alti costi del denaro.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che il tasso variabile potrebbe non essere la scelta ideale per coloro che temono l’instabilità futura dei tassi.
La situazione attuale dei tassi
Il recente rapporto dell’Associazione bancaria italiana evidenzia che il tasso medio per i nuovi mutui ha raggiunto il suo picco più alto dal 2012, attestandosi al 4,29%. Questo è un incremento rispetto al precedente 4,19%. Anche i tassi sui prestiti hanno visto un incremento.
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Attenzione ai mutui a tasso variabile: perché potrebbero essere più vantaggiosi?
Proiettandoci nel futuro, prendiamo in considerazione due possibili scenari per mutui da 150.000 euro con durate di 20 e 30 anni. Alla luce dei recenti aumenti dei tassi da parte della Bce, la questione centrale rimane: tasso fisso o variabile?
Al momento, il tasso fisso sembra avere il sopravvento, rappresentando la maggioranza delle nuove sottoscrizioni. Questo perché protegge il mutuatario dalle fluttuazioni dei tassi di interesse. Tuttavia, se la Bce indica che siamo al picco dei tassi, il tasso variabile potrebbe tornare ad essere appetibile nel medio-lungo termine.
Come calcolare le rate dei mutui
Per chi desidera calcolare le proprie rate mensili, è essenziale avere a disposizione il piano di ammortamento fornito dalle banche. Questo documento fornisce dettagli cruciali come il debito residuo, la quota capitale e la quota interessi. Utilizzando queste informazioni, è possibile calcolare con precisione la futura rata mensile.
Richieste mutuo in flessione
Con l’aumento dei tassi, le richieste di mutui hanno subito una flessione. Secondo dati del Crif, nel primo semestre 2023 le richieste di mutuo sono diminuite del 22,4% rispetto al 2022.
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Fondo Mutui Prima Casa in scadenza
Il 30 settembre è una data cruciale: si esaurisce il Fondo mutui prima casa. Questo fondo, precedentemente esteso, ha fornito supporto, in particolare alle giovani coppie. L’associazione Adiconsum ha chiesto al Governo ulteriori interventi per estendere e potenziare questo sostegno.