Mutui più cari da gennaio a oggi? Se hai fatto delle simulazioni di mutuo a inizio anno e ne hai fatte altre oggi, ti sarai accorto che il risultato della tua comparazione mostra una rata più cara. Lo rivela uno studio condotto dal centro ricerca Alma Laboris Business School, specializzata in corsi di alta formazione e specializzazione e master per professionisti. Stando al report il rincaro sui tassi di interesse applicati sui mutuo è dello 0,2% da gennaio scorso a oggi, passando così dallo 0,8% all’1%, che si traduce in un aumento di 50 euro a rata.
La simulazione di Alma Laboris Business School
Per arrivare a questo esito, Alma Laboris ha condotto una simulazione prendendo come riferimento un 37enne che richiede un mutuo a tasso fisso di 100 mila euro per l’acquisto di una casa a Roma. Il Tan, nel differenziale da gennaio a oggi, risulta più caro. Più è elevata la durata, inoltre, più l’importo della rata è caro: si passa dai 38 euro di rata mensile per un mutuo di durata ventennale ai 40 euro per un mutuo di 25 anni, fino ai 50 euro per un mutuo di durata trentennale. L’aumento del costo, considerando anche la spesa delle perizie e degli altri costi, varia così da un minimo di 9.099 euro (20 anni) a un massimo di 17.640 euro (30 anni).
Quale mutuo conviene aprire oggi (con la guerra in corso)?
Perché i mutui sono più cari rispetto a inizio anno? La principale motivazione, stando a quanto riporta Dario Numeroso (Alma Laboris) sta nella guerra in Ucraina, che genera grande instabilità e incertezza per il momento. Tuttavia, chi ha acceso un mutuo a tasso fisso entro gennaio 2022 non dovrebbe correre problemi. I rischi sono per chi vuole o deve accenderlo adesso. Per questo sono disponibili in rete diversi simulatori online che aiutano a scoprire quale sia l’offerta più conveniente, sia per quanto riguarda il mutuo a tasso fisso, sia per quanto riguarda il mutuo a tasso variabile.
Da questo punto di vista, Guido Bertolini di MutuiSupermarket (qui il sito ufficiale), consiglia di gettare un occhio sui mutui a tasso variabile con CAP, poiché proteggono dai rincari elevati del costo del denaro.