mutuo passare da tasso variabile a tasso fisso

Se hai sottoscritto un mutuo a tasso variabile e intendi passare a un mutuo a tasso fisso, puoi farlo. Esistono infatti diverse soluzioni che consentono questo passaggio e sarai libera di scegliere quella che più ti conviene e che ti risulta possibile.

Tasso variabile o fisso? La situazione

Come ben saprai, con il mutuo a tasso variabile non paghi sempre lo stesso importo. A seconda di come va il mercato, potresti pagare di meno, ed essere soggetti a condizioni più favorevoli e vantaggiose, oppure di più, e pentirti di non aver scelto il tasso fisso.

Il tasso fisso, infatti, ti permette di pagare sempre lo stesso importo della rata, a seconda di quello che succede “nel mondo esterno”.

A oggi (agosto 2022) il mutuo a tasso variabile è ancora più conveniente di quello a tasso fisso. Facendo una rapida simulazione sul portale MutuiSupermarket, infatti si vede chiaramente come con il mutuo a tasso variabile oggi si possono risparmiare ancora 100 euro al mese di rata. Puntualizziamo: oggi. Perché le cose potrebbero cambiare nel corso del tempo e, improvvisamente, mutare in peggio.

Per questo motivo potresti essere interessato a convertire il tuo mutuo a tasso variabile in un mutuo a tasso fisso. Ecco come fare.

Passare da mutuo a tasso variabile a un mutuo a tasso fisso: 3 opzioni

Esistono 3 soluzioni che ti consentono di effettuare questo passaggio:

  • Rinegoziazione;
  • Surroga;
  • Sostituzione.

Tramite la rinegoziazione, non dovrai cambiare banca: com’è facile intuire dal nome, dovrai semplicemente parlare con la tua banca e valutare se sia possibile modificare le condizioni vigenti, pertanto il numero delle rate (e conseguentemente l’importo), la durata e il tasso, ovviamente.

Tramite la surroga, invece, potrai cambiare banca. Con la vecchia estinguerai il mutuo in corso, che passerà così alla nuova: il vantaggio è che tramite la surroga potresti ottenere condizioni per te più favorevoli e vantaggiose. A tal proposito, questo articolo può esserti utile.

Infine la sostituzione, che però è anche l’opzione più costosa, perché dovresti cancellare il vecchio mutuo e contrarne uno nuovo, sostenendo i costi dovuti per l’accensione di un mutuo, quindi la polizza assicurativa, l’istruttoria, la perizia e il notaio.