Il continui aumento dei tassi di interesse sui mutui rappresenta una sfida crescente per chi possiede un’abitazione o sta pianificando di farlo. La Banca Centrale Europea (BCE) ha di recente reso noto un rialzo dei tassi di un quarto, sottolineando l’importanza di controllare l’inflazione.
Mutuo fisso o variabile: i tassi migliori oggi?
Nell’ultimo anno, molti hanno optato per mutui a tasso variabile, rendendoli vulnerabili a questi cambiamenti. Chi ha invece optato per un tasso fisso potrebbe considerarsi più fortunato. Ciò che rende la situazione ancora più delicata è l’andamento dell’Euribor, indicatore fondamentale nel settore.
L’Influenza dell’Euribor
Dal 2022, l’Euribor ha mostrato un trend in aumento, con il tasso dei mutui che ha raggiunto percentuali vicine al 5% a settembre 2023. Questo spinge molte persone a domandarsi se siamo al culmine o se dobbiamo aspettarci ulteriori aumenti.
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La BCE gioca un ruolo cruciale in tutto ciò. Ha incrementato il tasso di riferimento dieci volte consecutivamente dal 2022, passando dallo 0% al 4,5%. Queste decisioni mirano a controllare un’inflazione galoppante, la più alta registrata dagli anni ’80.
Tassi mutuo: le proiezioni per il 2024 e il 2025
Gli analisti prevedono che l’inflazione rallenterà, raggiungendo una media del 3,2% nel 2024 e scendendo ulteriormente al 2,1% nel 2025. Nonostante queste previsioni, la BCE ritiene necessario mantenere i tassi elevati per garantire il ritorno dell’inflazione a livelli sostenibili.
Chi sta valutando di stipulare un mutuo in questo periodo potrebbe trovarsi a pagare cifre sensibilmente superiori rispetto a chi ha stipulato un contratto un anno fa. E, a oggi, le probabilità di una riduzione dei tassi sembrano esigue.
Secondo studi recenti, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile potrebbe vedere un incremento del 66% rispetto all’anno precedente, una differenza significativa per chi sta pianificando il proprio futuro finanziario.
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Aumento tassi verso la fine?
L’Europa potrebbe affrontare ulteriori sfide. Indici come l’Hcob Pmi di Standard & Poor’s evidenziano un rallentamento nell’economia, avvicinandosi alla soglia critica che potrebbe indicare un’assenza di espansione economica. Un’economia stagnante potrebbe avere due implicazioni: potrebbe naturalmente ridurre l’inflazione o potrebbe segnalare alla BCE che ulteriori aumenti dei tassi potrebbero danneggiare ulteriormente l’economia.