In un contesto generale che vede il mercato globale delle IPO continuare a soffrire, la notizia dello scorporo del colosso e-commerce Alibaba in 6 business unit indipendenti ha riacceso l’ottimismo degli investitori.
La ragione dell’euforia (ben rispecchiata dal prezzo delle azioni Alibaba sul NYSE – +12% ieri a cui si aggiunge il +10% di oggi) è da ricercare nella possibilità che ognuna di queste 6 unità in cui verrà scorporata Alibaba potrebbe essere quotata in borsa tramite IPO.
La prudenza è d’obbligo, tutta se davvero dal break-up di Alibaba dovessero arrivare fino 6 nuove IPO, per tutto il mercato delle Offerte Pubbliche Iniziali si aprirebbe una stagione di grande euforia.
Non tutti gli amici investitori lo sanno ma fare trading sulle IPO non solo si può ma può anche dar luogo a guadagni interessanti visto che l’aumento medio del prezzo a seguito al periodo di Lock Up arriva ad oltre il 50%*.
Prima di valutare quali sono le effettive probabilità che dal break-up di Alibaba possano scaturire nuove IPO in borsa, è fondamentale capire come si è arrivati a questo punto. Lo snodo è proprio rappresentato dalla decisione di Alibaba di adottare un’organizzazione e un modello di business che ricorda molto da vicino quello di Tencent ossia una holding e poi vari business unit ad essa legate.
Come sarà lo scorporo di Alibaba
Alibaba è stata fino ad ora una società fortemente verticale e centralizzata. Dopo il ritorno in Cina avvenuto la scorsa settimana (Alibaba è stata a lungo ai ferri corti con Pechino), il management ha deciso di dare una svolta. Il CEO Daniel Zhang ha infiammato gli investitori affermando che il nuovo piano strategico prevede la divisione (break-up) della società in ben 6 differenti unità di business molto diverse tra loro.
Ognuna di queste 6 business unit avrà una sua indipendenza sia nei confronti delle altre unità che nei riguardi della holding Alibaba.
Le sei nuove business unity che nasceranno dallo scorporo di Alibaba sono:
- Cloud Intelligence Group;
- Global Digital Commerce Group;
- Taobao Tmall Commerce Group;
- Cainiao Smart Logistics;
- Digital Media and Entertainment Group;
- Local Services Group.
Le nuove denominazioni fanno capire con sufficiente chiarezza che le aree di lavoro delle varie unità sono molto diverse tra loro.
Grazie alla trasformazione ognuna di queste unità avrà maggiore agilità rispetto alla situazione attuale. Non solo il processo decisionale sarà migliore consentendo così di rispondere in modo rapido alle sfide del mercato (una visione simile sottende che l’attuale organizzazione rende troppo lenta la reazione di Alibaba).
Grazie al break-up, per finire, sarà possibile promuovere la competitività di mercato e al tempo stesso liberare valore agli azionisti.
La notizia dello scorporo ha messo le ali al titolo Alibaba. Grazie al rialzo di ieri e a quello di oggi, negli ultimi giorni giorni le quotazioni hanno guadagnato il 14%. Il rally ha avuto un impatto positivo su tutto il comparto tech europeo che, coincidenza ha voluto, è riuscito a trovare supporto anche nei positivi conti di Micron e Infineon.
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Perchè le nuove IPO dello scorporo di Alibaba sono possibili
Cosa centra la notizia dello scorporo di Alibaba in 6 unità di business con le possibili nuove IPO? Il collegamento non è un’indiscrezione ma un’ipotesi reale visto che è stato lo stesso management di Alibaba a tracciare questa prospettiva.
Le nuove IPO, quindi, come sbocco allo scorporo di Alibaba.
Nel dettaglio, una volta create le unità di business esse, per forza, dovranno puntare ad entrare nel mercato dei capitali e ciò potrebbe significare anche quotazione in borsa e quindi IPO.
Ognuna di queste 6 aziende nate dalle scorporo di Alibaba potrà proseguire in modo del tutto autonomo, la raccolta di fondi. Ognuna delle nuove IPO avverrebbe quindi in modo del tutto indipendente ovviamente quando la stessa società sarà pronta in tal senso.
La speranza per chi è interessato a partecipare alle IPO pur non avendo grandi capitali a disposizione è che, da qui a breve, possano esserci delle novità. Ne beneficerebbe tutto il mercato delle IPO che è già reduce da un 2022 molto negativo.